Da “il Giornale”
Il primo ministro spagnolo Pedro Sànchez, socialista, ha annunciato di volere abolire la prostituzione, attualmente non regolamentata, perché «schiavizza le donne». Alla fine del congresso del Psoe di Valencia, Sànchez ha sottolineato le politiche avanzate introdotte dal suo governo, come le leggi più severe sulla violenza domestica e gli aumenti del salario minimo. E vorrebbe completare l'opera mettendo fuori legge la vendita del proprio corpo da parte delle donne.
«Un impegno che realizzerò. Avanzeremo abolendo la prostituzione, che schiavizza le donne». Il premier però non ha fornito dettagli su come intenderebbe procedere. Attualmente la legge spagnola non prevede condanne per chi fornisce o utilizza servizi sessuali senza esservi costretto a meno che questo non avvenga in pubblico.
Ciò che ha favorito il proliferare di case di appuntamento in tutto il Paese, molte delle quali operano come alberghi o comunque come strutture ricettive. Gli attivisti sostengono che questa zona grigia intorno alla prostituzione alimenta il business.
Un business piuttosto fiorente, se è vero che secondo un sondaggio del 2009 condotto del Centro statale di investigazione sociale (CSI), all'incirca uno spagnolo su tre ha ammesso di aver pagato almeno una volta nella propria vita per fare sesso.
Il Psoe ha pubblicato un manifesto incentrato sui diritti delle donne prima delle elezioni generali tenutesi nell'aprile 2019, una mossa chiaramente intesa a conquistare l'elettorato femminile. Ma ora forse alle parole seguiranno i fatti.