Estratto dell’articolo di Francesco Boezi per “il Giornale”
Intervista al professor Giulio Sapelli
[…] Il ministro Luigi Di Maio, nel suo libro, sostiene che lei sarebbe dovuto divenire premier al posto di Conte ma che si sia bruciato con un'intervista...
(Sapelli ride in maniera fragorosa)
Com'è andata quella volta?
"Io sono andato da Di Maio perché invitato dal mio ex allievo Matteo Salvini e dall'onorevole Giancarlo Giorgetti. Sono andato lì con delle posizioni molto chiare. Ho anche comunicato chi avrei voluto come ministro del Tesoro, ma non svelo chi sarebbe stato. I grillini, dopo due ore, si misero a urlare "onestà, onestà, onestà".
A quel punto, gli ho detto: "Siete dei pazzi lombrosiani". E me ne sono andato. Poi sì, è vero, il giorno dopo mi fecero un'intervista. Io sono un vecchio piemontese: mi chiesero di fare un tentativo affinché Di Maio non facesse il primo ministro. Pensi però alla forza delle istituzioni: Di Maio ora legge bene quello che gli preparano, indossa sempre la cravatta... . La forza della democrazia parlamentare è immensa!".