Luigi Ferrarella per il “Corriere della Sera”
Quando si dice che chi trova un amico trova un tesoro: anzi due, in altrettanti casi di amicizia declinata in politica.
Nel primo - per la Procura di Milano - alcuni professionisti e avvocati (come Marco Cardia, figlio dell' ex presidente della Consob, Lamberto), mossi dalla speranza dell'«attribuzione di futuri incarichi sfruttando le conoscenze istituzionali» del parlamentare leghista Armando Siri in procinto nel giugno 2018 di diventare sottosegretario al ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture, si diedero da fare per risolvergli un problema: cioè per trovare una finanziaria lussemburghese (la «Npl Opportunities» amministrata da Massimo Mina) che stanziasse senza garanzie e senza interessi 220.000 euro con cui saldare (per interposti assegni circolari di un commercialista romano amico di Cardia) un pari debito del senatore Siri con l' Agenzia delle Entrate, altrimenti imbarazzato dalla pendenza tributaria alla vigilia di assumere l' incarico nel primo governo Conte.
Nel secondo caso la Banca Agricola Commerciale di San Marino, «considerata l' importante posizione dell' interlocutore» Siri, sempre senza garanzie gli erogò tra gennaio e aprile 2019 due mutui di 600.000 euro (tramite la società TF Holding srl riferibile a Siri) e di 750.000 euro (questo per l' acquisto di un immobile a Bresso intestato alla figlia, la quale subito dopo il rogito rilasciò al padre una procura irrevocabile a vendere): e lo fece in una ottica, addirittura dichiarata in un verbale interno dalla banca, di stabilire «scambi per relazioni di lunga durata».
Sono questi i due favori a Siri che i pm Gaetano Ruta e Sergio Spadaro inquadrano nel reato di «finanziamento illecito» per il parlamentare leghista. Siri, che assieme al pure indagato capo della sua segreteria Marco Luca Perini cogestiva l' associazione senza scopo di lucro «SpazioPin» (scuola di formazione politica leghista), è inoltre accusato di «evasione fiscale» per talune spese «scaricate» negli esercizi 2018 e 2019: Perini per i pm non avrebbe pagato 80.000 euro dovuti al Fisco nelle due annualità, Siri 36.000 euro di tasse sull' anno 2018.
Mina, con un manager di Bper International, è infine indiziato di «usura» per i tassi di sconto di fatture di 5 clienti: evidentemente non meritevoli della medesima amicizia (senza interessi bancari, ma per i pm con interessi politici) manifestata invece a Siri.
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