ENNESIMO SCIOCCANTE VIDEO DELL’ISIS - DECAPITATI TRE IRACHENI ACCUSATI DI SPIONAGGIO - VENGONO PRIMA FATTI INGINOCCHIARE, POI I BOIA TAGLIANO LE LORO GOLE CON GROSSI COLTELLI. COME SEMPRE, LE TESTE VENGONO BEN ESIBITE DAVANTI ALLA TELECAMERA - IL FILMATO DURA CINQUE MINUTI (VIDEO)

Il video, realizzato professionalmente, mostra prima la vita felice nello Stato Islamico: impiegati che contano mazzette di soldi, strade affollate, supermercati riforniti e bambini con divisa militare che giocano allegramente nei prati.....

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Sara Malm per “Mail On Line”

 

VIDEO “DECAPITAZIONE ISIS”

 

 

le presunte spie vengono fatte inginocchiare le presunte spie vengono fatte inginocchiare

L’ISIS ha pubblicato l’ennesimo scioccante video, in cui decapita tre iracheni accusati di spiare per conto del nemico. Il filmato dura cinque minuti e mostra i prigionieri con tuniche arancioni e mani legate dietro la schiena. Per ognuno c’è un giustiziere, a cavallo, con passamontagna e tanto di frusta. Ogni cavallo (uno nero, uno bianco e uno marrone) è decorato.

 

i tre iracheni assucati di essere spie i tre iracheni assucati di essere spie ennesima decapitazione isis ennesima decapitazione isis bombe della coalizione bombe della coalizione i tre boia decapitano i tre prigionieri i tre boia decapitano i tre prigionieri boia isis boia isis boia a cavallo con i prigionieri iracheni boia a cavallo con i prigionieri iracheni i tre iracheni in cella i tre iracheni in cella

La voce narrante parla dei bombardamenti della Coalizione che uccidono civili e avvisa che Dio punirà gli infedeli. I tre prigionieri vengono puniti in quanto spie della Coalizione. Vengono prima fatti inginocchiare, poi i boia tagliano le loro gole con grossi coltelli. Come sempre, le teste vengono ben esibite davanti alla telecamera.

 

Il video, realizzato professionalmente, mostra prima la vita felice nello Stato Islamico: impiegati che contano mazzette di soldi, strade affollate, supermercati riforniti e bambini con divisa militare che giocano allegramente nei prati.

 

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