ERA SCOGLIONATO E ORA S’E’ RINGALLUZZITO: DRAGHI VUOLE RESTARE A PALAZZO CHIGI ANCHE DOPO IL 2023? - “IL GIORNALE”: “L'INVASIONE RUSSA DELL'UCRAINA HA CONGELATO QUALUNQUE SCENARIO INTERNO. CIRCOSTANZA DI CUI IERI HA PRESO PUBBLICAMENTE ATTO ANCHE DRAGHI. CHE HA PARLATO NON PIÙ COME UN PREMIER IN USCITA, STANCO DEL SUO RUOLO E POCO DISPOSTO AI COMPROMESSI. HA PROFESSATO OTTIMISMO E RIVENDICANDO I SUCCESSI OTTENUTI SUL FRONTE DEL COVID…”

-

Condividi questo articolo


Adalberto Signore per “il Giornale”

 

mario draghi in conferenza stampa 1 mario draghi in conferenza stampa 1

È la giornata del bicchiere mezzo pieno. Con un Draghi che ieri si è presentato in conferenza stampa così fiducioso e ottimista come non lo si vedeva pubblicamente da mesi. Certamente, da prima del voto sul Quirinale, lo snodo che ha politicamente cambiato le prospettive del premier. Non è un mistero per nessuno, infatti, che l'ex numero uno della Bce ambisse a traslocare direttamente da Palazzo Chigi al Colle. Una scalata mai riuscita nella storia della Repubblica e che anche per Draghi - complici proprio i partiti che lo sostengono- è stato come passare sotto le forche caudine.

 

MARIO DRAGHI MEME MARIO DRAGHI MEME

Una sconfitta che il premier ha incassato con fatica, tanto che per settimane i rumors di Palazzo Chigi raccontavano di un Draghi per nulla disposto a restare premier fino alla scadenza della legislatura, a marzo 2023. Anzi, ci sono state settimane in cui il combinato disposto tra le insofferenze di alcuni pezzi della maggioranza (Salvini in primis) e quelle del premier davano per scontata una crisi di governo entro aprile. Invece, niente. Perché l'invasione russa dell'Ucraina ha congelato qualunque scenario interno. Circostanza di cui ieri ha preso pubblicamente atto anche Draghi.

mario draghi al senato mario draghi al senato

 

Che ha parlato non più come un premier in uscita, stanco del suo ruolo e poco disposto ai compromessi. Era andata così, per dire, tra dicembre e gennaio, quando lasciava sostanzialmente intendere di aver esaurito il suo compito. Ieri, invece, il premier si è presentato come un leader pronto a guidare il suo Paese. Ha professato ottimismo e rivendicando i successi ottenuti sul fronte del Covid. Una guerra, ha lasciato intendere, non solo vinta ma anche archiviata. Al punto dal dire addio a green pass e mascherine e mandare in pensione il Cts e la struttura commissariale guidata da Figliuolo.

 

MARIO DRAGHI MARIO DRAGHI

Un Draghi che non si limita a parlare un linguaggio di ottimistica prudenza, ma che decanta i successi ottenuti come fosse un politico navigato. Sul fronte Covid, infatti, celebrala fine di «quasi tutte le restrizioni» e rivendica la vittoria sulla pandemia (nonostante la curva dei contagi da Omicron faccia registrare un +36% nell'ultima settimana). E poi ringrazia tutti. Ecumenico.

 

Una parola per il coordinatore del Cts Locatelli, un omaggio al presidente dell'Iss Brusaferro. Poi, un ringraziamento ai ministri di Sanità e Affari regionali, Speranza e Gelmini. E a tutti gli italiani: «Bravissimi, li ringrazio per la pazienza e l'altruismo». Ma la summa dell'ecumenismo arriva quando gli chiedono delle critiche del premier spagnolo Sanchez verso Salvini, Le Pen e Abascal. L'ex Bce non si scompone e sorride. Perché, spiega da politico navigato quale è, «tra questi nomi c'è una grossa differenza» visto che «Salvini sostiene un governo europeista».

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – PERCHÉ ENRICO PAZZALI, NONOSTANTE UN RAPPORTO DI “AMICIZIA DI VECCHIA DATA” CON IGNAZIO LA RUSSA, HA CERCATO NOTIZIE "SULLA SITUAZIONE IMMOBILIARE E LE PARTECIPAZIONI SOCIETARIE" DEL PRESIDENTE DEL SENATO E I SUOI FIGLI? A FAR RIZZARE PELI E CAPELLI, È LA DATA DELL'ILLECITA OPERAZIONE: 19 MAGGIO 2023. VALE A DIRE: IL GIORNO DOPO LA NOTTE IN CUI IL FIGLIO DI ‘GNAZIO, LEONARDO APACHE, AVREBBE STUPRATO (SECONDO L’ACCUSA DELLA PRESUNTA VITTIMA) UNA RAGAZZA. MA IL 19 MAGGIO 2023 NESSUNO SAPEVA QUELLO CHE ERA AVVENUTO: SOLO 40 GIORNI DOPO LA RAGAZZA PRESENTA UNA QUERELA. IL 3 LUGLIO LA PROCURA DI MILANO APRE UN FASCICOLO. IL 7 LUGLIO IL "CORRIERE" PUBBLICA LA NOTIZIA - QUALCUNO VOCIFERA CHE DI MEZZO POTREBBE ESSERCI L’ASPRA BATTAGLIA TRA LEGA E FDI, TRA SALVINI-FONTANA E LA RUSSA-SANTACHE' PER LA CONQUISTA DELLA SANITA' LOMBARDA. ALTRI SONO PER LA TESI DELL'ESTORSIONE: MA PER 'GNAZIO ''NON SI TRATTA DI COINCIDENZE" - CHE C’ENTRA UN PREFETTO A CAPO DELLA CYBERSECURITY NAZIONALE? CHIEDETELO A MANTOVANO...

DAGOREPORT - VIVA IL POPOLO, A MORTE I CONTI! IL GOVERNO DUCIONI, NEL SUO CONTINUO TENTATIVO DI STRAVOLGERE L’ASSETTO COSTITUZIONALE, HA PUNTATO ORA LA CORTE DEI CONTI, OVVERO I MAGISTRATI CHE HANNO COME COMPITO PRIMARIO IL CONTROLLO DEI CONTI DEL PAESE – C’È GRANDISSIMA PREOCCUPAZIONE TRA I MAGISTRATI DELLA CORTE PER LA RIFORMA CHE PASSA CON IL NOME DI DDL FOTI, CHE SVUOTA LE FUNZIONI DELLA CORTE - LA DUCETTA NON SI FERMA. E INIZIA UN ALTRO ATTACCO ALLA MAGISTRATURA. CHE COSA FARÀ IL PRESIDENTE MATTARELLA?

DAGOREPORT - LA SCONFITTA IN LIGURIA CONTE PUÒ TATUARSELA SULLA COSCIENZA. UN GIOCO AL MASSACRO, QUELLO DEL M5S, CHE SI TRASFORMA IN FARSA, VISTO CHE ITALIA VIVA, ESCLUSA CON IGNOMINIA DALL’ALLEANZA ELETTORALE IN LIGURIA, SARÀ PRESENTE A SUPPORTO DEL CAMPOLARGO SIA IN UMBRIA CHE IN EMILIA ROMAGNA – LA FORZA CHE MANCHERA’ SEMPRE ALLA SINISTRA SI CHIAMA “FATTORE BERLUSCONI”. OVVERO: PUR NELLA TOTALE DIVERSITÀ DI IDEE, NEL MOMENTO DECISIVO FORZA ITALIA, LEGA E FRATELLI D’ITALIA SI UNISCONO PER INCASSARE LA CUCCAGNA DEL POTERE - LA SOLITA PARACULAGGINE CON CUI GIORGIA MELONI HA PROVATO A GIUSTIFICARE LA PERDITA DI QUASI 100MILA VOTI RISPETTO ALLE EUROPEE - LA LEZIONE PIÙ EVIDENTE DEL VOTO LIGURE È CHE IL PD, CHE ELLY VUOLE FAR TORNARE UN PARTITO DI SINISTRA, SENZA UN SOLIDO ALLEATO DI CENTRO VA A SBATTERE - SE IL GOVERNO DUCIONI PORTA A CASA IL 3 A 0...