CLUB PRIVE DI JESSICA RIZZO - IL MONDO DI ATLANTIS
Mister Greg per “VOI”
Perdersi nelle trasgressioni dei locali di Berlino, eccitarsi con il voyerismo en plein air durante i festival open nel Regno Unito, ammucchiarsi durante la settimana scambista organizzata in un noto albergo della Valle di Susa. E ancora: il ritorno prepotente delle aree di parcheggio e delle piazzole in autostrada dove le automobili danno vita a caroselli per mariti, mogli, singoli. Bentornata strana coppia. Dopo vent’anni di silenzio e di crisi, riecco in copertina le perversioni casarecce degli italiani.
CLUB PRIVE DI JESSICA RIZZO - IL MONDO DI ATLANTIS
Le guide all’eros metropolitano rivelano la seconda giovinezza dei locali dedicati, dopo l’ubriacatura degli anni ’90 quando, nella sola Milano, se ne contavano circa settanta. Tanti hanno chiuso, altri hanno aperto ex novo, alcuni sono usciti indenni dalla crisi: il Fashion privé a Milano, l’Happy Days a Torino, il Garage dell’ex campione di motocross Pierangelo Platini. Ma la vestale della coppia che si sdoppia è sempre lei, l’amazzone del porno casalingo: Jessica Rizzo.
CLUB PRIVE DI JESSICA RIZZO - IL MONDO DI ATLANTIS
Il Mondo di Atlantis, che la famosa pornostar marchigiana aprì nel 2003 con suo marito Marco Toto in via del Prato della Corte, a Roma, resta uno dei più grandi d’Europa. Tra il serio e il faceto, dopo 15 anni ci sono tornato e l’ho (ri)provato per voi. Metti una qualsiasi sera della settimana, dopo le 22, non il lunedì, però, perché la nottata a tema, per un tipo come me, è noiosa: si pratica il sesso tantrico. «Buonasera Jessica, tutto ok?». «Io bene. E tu, Mister Greg? Quanto tempo, dai...». Eh sì, sono volati gli anni. Basta languidi ricordi. Ora il tour, forza. Che ce ne vuole di forza...
A LEZIONE DI SQUIRTING
Ma guarda quel ragazzino timidone, avrà vent’anni. Sta attaccato allo smartphone. E non si schioda dal divanetto. Eppure quella coppia ha lasciato la gabbia degli esibizionisti aperta e continua a fargli cenni affinché entri anche lui. «Oramai», dice Jessica tenendomi a braccetto mentre mi accompagna, «sono tutti leoni dietro la tastiera. Non c’è più dialogo».
Infatti il ragazzotto si dirige deciso verso la glory hall, la stanza con i buchi. Fa scivolare verso il basso i pantaloni e senza saper né leggere né scrivere... «Lo spazio con i fori nelle pareti è il più gettonato dai giovani maschi: garantisce l’anonimato. Fanno tutto senza sapere con chi», racconta la divina Jessica. E lì? Che cos’è tutta quella luce? «È la stanza luminosa per guardare come è contento chi sta giocando».
Proprio a due passi dalla dark room, completamente buia. Non vedi niente e nessuno. Gli auto-guardoni, invece, il massimo della libidine la vivono trasecolando nell’alcova con gli specchi. E poi: le altre stanze con i buchi, il lettone rotondo per le orge nella sala cinema, lo stanzino sadomaso con la croce. In arrivo la Spa erotica: due vasche idromassaggio, sauna e bagno turco per realizzare una delle fantasie più frequenti, come dicono anche gli psicologi.
A questo proposito, una sera al mese al Mondo di Atlantis si tengono brevi lezioni di educazione di pratica sessuale. L’insegnante è la sessuologa Francesca D’Onofrio. Per un quarto d’ora, «non di più», dice a Voi, «perché qui le persone vengono per fare altro, non per studiare». Si parla di tutto: dell’orgasmo femminile, di quello maschile, dell’arte dello squirting, del primo approccio, del piacere anale per lei e per lui, delle defaillances maschili, dell’eiaculazione precoce.
IL LETTONE DELLE ORGE
L’educazione sessuale non è l’unico spazio didattico. In effetti, che ci fa quel gruppetto di persone intorno a una donna con la frusta in mano? «Qui ci sono tante serate a tema, Mr Greg. Oggi, per il ciclo “50 sfumature di Atlantis”, c’è lezione di bondage. Dobbiamo migliorare l’arte di fare sesso, mio caro». La mia amica marchigiana vuole portarmi a vedere una cosa fuori dal locale. Passiamo vicino al lettone delle orge; un tizio, nudo, si erge a torso nudo. Agita il braccio e la mano. Sembra salutarci. «Dai Marco, buttati», dice ridendo Jessica. Non capisco subito. Ma poi mi rendo conto che il tipo non era impegnato a salutarci: mi stava invitando a grandi gesti a unirmi a loro. Non è il caso. A parte che sono molto stanco. Poi sono un uomo sposato.
VIENI IN AUTO A GIOCARE
Siamo fuori dall’Atlantis. Al buio, di notte, Jessica mi porta nel grande parcheggio del mondo di Atlantis. «Qui ci stanno anche 150 automobili». Embè? «Come embè, qui da giugno a settembre facciamo il car sex. Da quattro anni. È gettonatissimo e lo vorrebbero anche durante l’inverno. Ma fa troppo freddo». In effetti è febbraio e, come cantava Goran Kuzminak, stasera l’aria è fresca. Tanto fresca. Fredda. Tutti i mercoledì, per ora, appunto, solo nei mesi estivi, il posto auto diventa parcheggio trasgressivo con bar e piscina all’aperto. «Notti fantastiche. Tutti in macchina a giocare». Dopo tanti cigolii e gridolini, cara la mia Jessica, ora devi svelare il segreto: come avete fatto a non risentire della crisi? «È semplice, siamo scambisti, non macellai».
EH SI’, SIAMO TUTTI SCAMBISTI
Francesca D’Onofrio, psicoterapeuta e sessuologa, tiene work-shop e corsi universitari. Ma è anche una “docente” del Mondo di Atlantis, il locale per scambisti di Jessica Rizzo. Una volta al mese, per un quarto d’ora, incontra coppie, singoli, singole, per spiegare loro come raggiungere il sesso felice e come affrontare i problemi psicologici e fisici che possono creare disagio. Le persone fanno mille domande e lei trova sempre, nel suo carnet di esperienza professionale, le risposte più appropriate.
A Voi racconta la sua esperienza con i trasgressivi visti da vicino: «Oggi si parla poco, il bombardamento della pornografia crea l’illusione che sia sufficiente guardare per imparare. Non è così: i porno sono intrattenimento, non sono informazione. Nello stesso tempo, però, l’hard core aiuta la nostra fantasia e allora, se la coppia ha una buona comunicazione, riesce a far emergere i desideri non espressi. Come lo scambismo. Che, peraltro, aiuta le coppie annoiate da tanti anni di matrimonio. Durante le serate da Jessica incontro persone di ogni fascia sociale e di ogni età». Mi scusi, ma lei...? «Ah, ah, ah, noooo. Non è lo scambio di coppia la mia fantasia. È la prima volta che tengo lezioni in un locale così». Ma poi, sorridendo, ammette: «Siamo tutti scambisti».