Estratto dell’articolo di Francesca Basso per il “Corriere della Sera”
Il nuovo Patto di stabilità è stato approvato definitivamente. Ora manca solo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’Ue […], […] prevista per oggi. Il pacchetto è stato approvato dai Paesi Ue all’unanimità anche se solo uno dei tre testi la richiedeva: il regolamento sulla parte correttiva dei deficit. Solo il Belgio si è astenuto sul regolamento sulla parte preventiva del Patto, per il quale bastava la maggioranza qualificata.
L’Italia ha votato a favore dei tre testi. Ma martedì scorso al Parlamento europeo, fatta eccezione per tre voti italiani a favore, il M5s ha votato contro e gli altri si sono astenuti, compreso il Pd e gli eurodeputati dei partiti di governo: Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega.
Il via libera formale è stato dato dal Consiglio Agricoltura riunito a Lussemburgo.
Le nuove regole prevedono che i Paesi Ue con un debito pubblico superiore al 60% del Pil dovranno presentare entro il 20 settembre dei piani di riduzione in 4 anni che possono essere estesi a 7 in cambio di riforme e investimenti. I piani saranno nazionali e il parametro di riferimento sarà la spesa primaria netta (la spesa pubblica esclusa quella per interessi, per la disoccupazione e le spese finanziate da sovvenzioni Ue).
PAOLO GENTILONI GIANCARLO GIORGETTI
[…] Il 19 giugno […], dopo le Europee, la Commissione Ue intende proporre al Consiglio di lanciare procedure per deficit eccessivo sulla base dei dati relativi al 2023 diffusi da Eurostat la settimana scorsa. Hanno registrato un deficit sul Pil superiore al 3% (la soglia massima ammessa) 11 Paesi Ue, tra cui l’Italia che con il 7,4% ha il disavanzo più alto nell’Unione.
[…] In base al nuovo Patto, se Roma sarà in procedura i saldi andranno corretti «almeno» dello 0,5% del Pil all’anno: circa 10 miliardi, potenzialmente con uno sconto di 2 per compensare l’aumento del costo da interessi, flessibilità che però vale solo dal 2025 al 2027. Il 19 giugno la Commissione presenterà il rapporto che esamina le ragioni del superamento della soglia del 3% nel rapporto deficit/Pil nel contesto del pacchetto di primavera.
IL PACCO DI STABILITA - MEME SU GIORGIA MELONI BY DAGOSPIA
Se ritiene che esista un deficit eccessivo in un Paese, propone al Consiglio di adottare delle «decisioni» in merito. Non è chiaro se avverrà lo stesso giorno: «Stiamo ancora riflettendo sul calendario», ha precisato una portavoce. La Commissione comunicherà agli Stati anche le «traiettorie di riferimento» per porre il debito su un percorso discendente.
PAOLO GENTILONI GIANCARLO GIORGETTI
GIORGIA MELONI - VIGNETTA DI MANNELLI PER IL FATTO QUOTIDIANO