“FAMIGLIA CRISTIANA” E L’ULTIMA CROCIATA! - ASTIOSO EDITORIALE DEL SETTIMANALE DEI PAOLINI (CHE SE NE INFISCHIA DELLA BENEDIZIONE DEL PAPA) CONTRO RIGOR MONTIS, I CIELLINI E IL MEETING - “A RIMINI SI APPLAUDE CHI RAPPRESENTA IL POTERE. LE PAROLE DI MONTI, COME DEI SUOI PREDECESSORI, SONO LONTANE DALLA REALTÀ” - REPLICANO I PII DI COMUNIONE E FATTURAZIONE: “NEMMENO UNA PAROLA SU MOSTRE, INCONTRI E SPETTACOLI…

Condividi questo articolo


Fabrizio De Feo per "il Giornale"

Troppi applausi agli uomini di potere. Famiglia Cristiana sale sul pulpito e prova a mettere in croce il Meeting, impartendo la sua lezione al popolo ciellino, accusato di conformismo e omologazione. Un affondo strategico dal punto di vista mediatico - della serie «piatto ricco mi ci ficco» - visto che consente al settimanale di don Sciortino di entrare nel cono di luce dei riflettori, sfruttare l'onda della kermesse riminese e strappare titoli sui giornali, inesorabilmente attratti dal derby cattolico e dallo scontro tra opposte parrocchie.

passera al meeting corr_B1passera al meeting corr_B1 MEETING COMUNIONE E LIBERAZIONEMEETING COMUNIONE E LIBERAZIONE

«C'è il sospetto che a Rimini si applauda non per ciò che viene detto. Ma solo perché chi rappresenta il potere è lì, a rendere omaggio al popolo di Comunione e Liberazione. Non ci sembra garanzia di senso critico, ma di omologazione», scrive Famiglia Cristiana nel numero in edicola, dopo gli applausi riservati sia a Mario Monti che a Corrado Passera. «Omologazione senza senso critico. Tutti gli ospiti a ogni edizione, sono stati sempre accolti così: da Cossiga a Formigoni, da Andreotti a Craxi, da Forlani a Berlusconi. Qualunque cosa dicessero. Non ci sembra garanzia di senso critico ma di omologazione. Quell'omologazione da cui dovrebbe rifuggere ogni giovane. E che rischia di trasformare il Meeting in una vetrina: attraente, ma autoreferenziale».

monti al meeting di comunione e liberazionemonti al meeting di comunione e liberazione

Qualche graffio Famiglia Cristiana lo infligge anche a Mario Monti, per un «discorso di speranza ma in contrasto con la realtà di un Paese stremato».I vertici sia di Cielle sia della Compagnia delle Opere si lasciano scivolare addosso le stoccate del settimanale cattolico. Al massimo si concedono una scrollata di spalle o magari un sorriso accennato nel frenetico affastellarsi di eventi, distanti almeno per un giorno dalla bagarre e dal focus politico-economico. Qualcuno, però, ricorda che pur nella rigorosa regola del rispetto riservato a tutti gli ospiti del Meeting, qualche «eccezione» c'è stata, ad esempio quando scattarono i fischi per Massimo D'Alema, Gianfranco Fini o Paola Binetti.Parole affilate arrivano, invece, dagli esponenti del movimento cattolico impegnati in politica.

monti al meeting di clmonti al meeting di cl

«Chi giudica dall'esterno spesso dice stupidaggini», commenta il vicepresidente della Camera Maurizio Lupi. «C'è anche chi viene al Meeting con qualche pregiudizio  fa notare il deputato di militanza ciellina - ma poi si ricrede. Mi auguro che possa farlo anche Famiglia Cristiana. Al Meeting io ci vengo per ascoltare e continuo ad essere stupito dalla grande voglia di essere protagonisti e testimoniare gli ideali in cui si crede». Una replica arriva anche da Raffaello Vignali, deputato del Pdl ed ex presidente della Compagnia delle Opere.

FORMIGONI AL MEETING DI CL DEL jpegFORMIGONI AL MEETING DI CL DEL jpeg

«Evidentemente a Famiglia Cristiana non si ha una grande opinione delle capacità intellettuali e critiche delle centinaia di migliaia di persone che ogni anno da 33 anni vengono al Meeting di Cl». E ancora: «Invece di sputare sentenze da lontano venissero a vedere quello che accade a Rimini. Così forse si renderebbero conto del livello dei contenuti e delle domande molto spesso provocatorie che il Meeting pone agli invitati. Spiace poi vedere come un settimanale che dichiara valori cristiani riduca il Meeting ai soli incontri di contenuto politico che sono una minima percentuale. Nell'edizione in cui la politica fu più presente non si andò oltre il 15% del programma».

don sciortinodon sciortino

Roberto Formigoni, invece, sottolinea l'attenzione all'accoglienza del popolo ciellino. «Applaude perché è composto di persone educate. L'educazione che abbiamo imparato in Cielle è quella dell'ascolto e del rispetto. I perché dell'attacco? Chiedetelo a loro ma questo non è il momento di rivalità tra movimenti cattolici». In realtà l'eterno contenzioso all'interno dell'associazionismo cattolico, tra focolarini, Acli, Azione Cattolica, ciellini, solo per citarne alcuni, non è mai tramontato, così come la tentazione di autoassegnarsi patenti di ortodossia o di affibbiare ad altri marchi di eresia.

Direttore di Famiglia CristianaDirettore di Famiglia Cristiana

Da quando, con il Concilio Vaticano II, il ruolo dei laici è stato valorizzato e messo sullo stesso piano dei consacrati, l'appartenenza si è spesso trasformata in concorrenza. E quella che Giovanni Paolo II chiamava «la fantasia della carità» è stata esercitata in forme sicuramente originali e di successo. Ma non esattamente ecumeniche.

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

VENETO DI PASSIONE PER SALVINI – IL “CAPITONE” PROVA AD ALZARE LA CRESTA E USCIRE DALL’ANGOLO: “CHIEDEREMO IL VENETO E IL TERZO MANDATO PER ZAIA”. MA SA BENE CHE IL DESTINO DELLA REGIONE, VERO FORTINO E CASSAFORTE DEL CARROCCIO, È SEGNATO: GIORGIA MELONI VUOLE METTERE LE MANI SUL NORD-EST. E COME DARLE TORTO? FORZA ITALIA CON L'8% GOVERNA PIEMONTE, SICILIA, BASILICATA E CALABRIA. LA LEGA, CON UNA PERCENTUALE SIMILE, HA IN MANO VENETO, LOMBARDIA E FRIULI. PERCHE' LEI, CHE GUIDA IL PARTITO DI MAGGIORANZA RELATIVA, DOVREBBE ACCONTENTARSI DI LAZIO, ABRUZZO E MARCHE? - LO PSICODRAMMA NEL CARROCCIO È INIZIATO DOPO CHE IL MITE LUCA ZAIA È USCITO ALLO SCOPERTO (“SE PERDIAMO QUI VA TUTTO A ROTOLI”). A VENEZIA SI PREPARA LA SCISSIONE, CON UNA “LISTA ZAIA”...

DAGOREPORT! MONTANELLI E FALLACI SCANSATEVE! AI GIORNALISTI DEL “CORRIERE DELLA SERA” SI INSEGNA A SCRIVERE IN MODO “INCLUSIVO” CON UN CORSO ON-LINE - L’ULTIMA FOLLIA DEL POLITICAMENTE CORRETTO APPLICATA ALL’EDITORIA SERVIRA’ PER APPRENDERE UN “USO NON SESSISTA DELLA LINGUA ITALIANA” E PER “EVITARE L’USO DEL MASCHILE SOVRAESTESO”: IN PRATICA, IL MATTINALE DEI CARABINIERI RISULTERÀ IN FUTURO MOLTO PIÙ ACCATTIVANTE DEI TITOLI INCLUSIVI - SUL LAVORO BISOGNA EVITARE LE MICRO-AGGRESSIONI, TIPO L’UOMO CHE SIEDE A GAMBE SPALANCATE (LA DONNA MAI?) - PER NON FARSI MANCARE NULLA ARRIVANO LE INDICAZIONI SU COME CHIAMARE I NERI E I TRANS -INSOMMA, CONTINUANDO CON QUESTA FINTA E IPOCRITA “ECOLOGIA DEL LINGUAGGIO” POI NON LAMENTATEVI SE TRIONFA TRUMP!