Matteo Borgetto per ''La Stampa''
il rottame dell auto di beppe grillo
Non lo cita mai con nome e cognome. Per lei, Beppe Grillo è «l'uomo che guidava la macchina». Un fuoristrada Chevrolet precipitato nel primo tratto dell'Alta Via del Sale a Limone Piemonte, sulle Alpi Marittime del Cuneese, il 7 dicembre 1981, quando il futuro fondatore del Movimento 5 Stelle era conosciuto solo come comico e attore. Nell'incidente, Grillo riuscì a salvarsi lanciandosi nel vuoto, poco prima che l'auto si schiantasse tra le rocce. Morirono sul colpo tre suoi amici: l'ex calciatore del Genoa, Renzo Giberti, 45 anni, la moglie Rossana Quartapelle, 33, e il figlio Francesco, un bambino di nove.
rimosso il rottame dell auto di grillo
A distanza di 39 anni, ieri mattina, e per la prima volta, ha visitato il luogo della tragedia Cristina Giberti, figlia e sorella delle vittime. Ad accoglierla il sindaco, Massimo Riberi, che alcune settimane fa ha deciso di far rimuovere il relitto, sia per motivi di sicurezza (troppi frequentatori della strada si fermavano in quel punto pericoloso, per fotografie e video), ma soprattutto per una questione morale: «Quello non è un trofeo da mostrare ai turisti - così il primo cittadino - bisogna avere rispetto, e pena, per le persone coinvolte». Arrivata da Como con il marito, Cristina ha assistito, più volte in lacrime, alle operazioni di recupero e ha sistemato una targa accanto alla lapide che all'epoca, fu installata dai suoi familiari, sotto un grande sperone di roccia, vicino al burrone della caduta della Chevrolet.
rimosso il rottame dell auto di grillo
«Cari mamma, papà e Francesco - ha scritto -. Il destino vi ha portati via troppo presto. Qui, dove avete passato gli ultimi istanti della vostra vita, lascio un messaggio di amore eterno. Sarete sempre i miei angeli. Proteggeteci. Vi porterò sempre con me. La vostra Cristina». Quel giorno, quando aveva solo 7 anni, si fermò a casa di un'amichetta a Limone, mentre i genitori e il fratellino maggiore erano saliti a bordo della jeep di Grillo. «Il destino ha voluto così, altrimenti ora sarei laggiù con loro - ha detto la donna, accarezzando una parte della fiancata demolita -. Cerchi di creare uno scudo, dimenticare, non l'ho mai raccontato ai miei figli. Ma è una cosa che ti porti dentro il cuore tutta la vita».
Vale anche per «l'uomo che guidava» e che «in tutti questi anni non si è mai fatto vivo. Non voglio dargli una colpa, anche se sicuramente avrà qualche colpa. Gli avrei solo parlato: è stato l'ultimo a vederli». Assolto in primo grado, Grillo fu poi condannato per omicidio plurimo colposo in Appello ('85) e Cassazione ('88), a 14 mesi con sospensione condizionale della pena.
BEPPE GRILLO E L INCIDENTE STRADALE A LIMONE PIEMONTE
Quattro decenni dopo, quel cumulo di lamiere era ancora lì, a ricordare. Artigiani e carrozzieri di Robilante e Roccavione l'hanno recuperato in 5 ore con il verricello di un telescopio. Trasferito a valle, presto andrà in demolizione. Mille euro di spesa. Pagherà Beppe Grillo. «Lo ringrazio - ha concluso il sindaco Riberi -. Oggi abbiamo davvero messo la parola fine a una pagina drammatica della storia di Limone. E ci affidiamo al buon Dio per l'anima delle vittime».
BEPPE GRILLO E L INCIDENTE STRADALE A LIMONE PIEMONTE