1 - DALL’ACCOUNT TWITTER DI VITTORIO FELTRI
La vocazione delle masse è da sempre quella di dare retta ai pazzi, meglio se criminali come Stalin e Hitler. Quindi non stupiamoci se oggi ha molto seguito una ragazzina goffa che ha finito a malapena la terza media.
2 - SCIOPERO CLIMA, MASSIMO CACCIARI: «SE CONTINUIAMO AD AFFRONTARE I PROBLEMI ALLA GRETA SIAMO FRITTI»
Virginia Piccolillo per www.corriere.it
«Se continuiamo ad affrontare i problemi alla Greta siamo fritti. Siamo all’ideologia dell’incompetenza».
Massimo Cacciari, lei non apprezza il via libera del ministro Fioramonti agli studenti che vogliono partecipare al #Fridayforfuture?
«Mica il ministro può giustificare i ragazzi. O è diventato un suo potere?».
Non lo impone.
«Ecco. Allora sarà una manifestazione autorizzata. Come il “Giorno della memoria”. Solo che è di un’assurdità pazzesca».
Perché?
«I problemi non si affrontano in termini ideologico-sentimental-patetico».
Allora come?
«In termini scientifici. Userei le ore di queste manifestazioni per fare seminari autogestiti ai quali far partecipare lo scienziato che racconta come va il clima».
Alcuni forse lo sanno solo grazie a Greta.
«C’era bisogno di lei? Lo avevano già detto fior fior di scienziati. Forse non avevano l’eco di questa bambina».
Appunto, se serve a moltiplicarne l’eco non può essere utile?
«Ma non è dicendo “mi avete rubato i sogni” che si affrontano i problemi».
Piuttosto?
«Capendo problemini che sfuggono totalmente alla bambina. Bisogna porsi il problema delle risorse disponibili. Se uno sviluppo economico è compatibile con l’ambiente».
Non le sembra che comunque Greta stimoli la nascita di una coscienza critica tra i suoi coetanei?
«Ma non nascono così le coscienze critiche!».
Invece?
«Lentamente, faticosamente, con la formazione. Greta dovrebbe andarci a scuola. Forse si renderebbe conto che lei è svedese, i ragazzi che scioperano sono europei, ma in piazza non ci sono né indiani, né cinesi, né brasiliani. Non mi pare un problemino da poco».
C’è chi accosta questo risveglio di impegno politico nei ragazzi ad un nuovo ‘68. È così?
«Ma cosa c’entra? Nel ‘68 si scendeva in piazza per la riforma della scuola e per una questione politica generale... E comunque ho sbagliato strada, la linea è disturbata, la saluto». Clic.