Elisabetta Rosaspina per il “Corriere della Sera”
«In nome della trasparenza e della dignità», il re di Spagna, Felipe VI, rompe i vincoli finanziari con il padre, Juan Carlos di Borbone, divenuto re emerito dopo l' abdicazione del 2014. E cerca di scongiurare, con un atto tragicamente simile a un ripudio, il coinvolgimento della Casa reale nello scandalo economico-sentimentale che sta travolgendo l' anziano monarca. Felipe ha deciso di rinunciare all' intera eredità personale del padre ottantaduenne e di tagliargli la pensione annua di 194 mila euro di denaro pubblico.
La dura risoluzione arriva con un comunicato della Zarzuela, dopo che la magistratura svizzera ha aperto un' inchiesta su una eventuale tangente di cento milioni di dollari, bonificati nel 2008 dal ministero delle Finanze dell' Arabia Saudita su un conto elvetico intestato fino al 2012 alla Fondazione Lucum, di base a Panama. E di cui risultava primo beneficiario Juan Carlos e, secondo, l' inconsapevole Felipe.
La causale parlava di «donazione», senza alcuna contropartita, ma i giudici sospettano che possa esserci un nesso con la costruzione della ferrovia ad alta velocità fra la Medina e La Mecca, un affare da 6,7 miliardi concluso da un gruppo di imprese spagnole (però soltanto un anno dopo), oppure con una onorificenza concessa da Juan Carlos a re Abdullah, allora sul trono saudita, dopo la firma di un accordo di cooperazione economica e culturale tra Madrid e Riad. Otto anni fa, sempre sotto forma di donazione, la somma era passata alla principessa (divorziata) tedesca Corinna zu Sayn-Wittgenstein, «amica intima» dell' allora sovrano in carica.
La Casa reale ha informato che re Felipe VI ha scoperto di essere il secondo intestatario della fondazione dalla lettera di uno studio di avvocati britannici di Corinna, Kobre&Kim, nel marzo 2019, e che ha risposto rigettando qualunque trattativa. Nella nota si sottolinea pure che «Don Juan Carlos ha chiesto alla Casa reale di rendere pubblico di non aver mai informato il re dell' esistenza delle due fondazioni». Già, perché secondo il quotidiano El Pais il re emerito figura come terzo beneficiario anche della Fondazione Zagatka, di proprietà di Álvaro de Orleans-Borbón, creata in Liechtenstein addirittura prima, nel 2003. In questo caso il re padre avrebbe beneficiato di voli privati.
Sullo sfondo, ma non tanto, ci sono le vicende sentimentali dell' inquieto Juan Carlos con la cinquantenne nobildonna che lo accompagnava nell' aprile del 2012 nel disgraziato safari in Botswana durante il quale si ruppe l' anca e si fece fotografare accanto a un elefante ucciso. La storia finì (male) e ora Felipe VI prende le distanze dal padre e dai suoi affari off-shore.
re felipe re felipe leonor il re felipe di spagna con la moglie letizia juan carlos