Francesco Merlo per “la Repubblica” - Estratti
GIORGIA MELONI CON LA SORELLA ARIANNA
Senza inventarsi una bella cospirazione non si costruisce nessuna leadership in Italia, e qui c’è persino la novità del complotto come scudo spaziale. Una sorella non è certo una partner in crime per trasmissione naturale, ma nel caso un giorno davvero Arianna fosse indagata, la denuncia del complotto è come la Strategic Defense Initiative (Sdi) che fu promossa da Reagan sia per intercettare i missili nucleari, sia per scoraggiare il nemico a usarli.
Ecco perché “il complotto delle sorelle” non è stato solo la fregnaccia casalinga di mezza estate, il botto d’ira accaldato delle due Meloni con il sangue caliente delle Contesse di Montecristo. Per le sorelle è stato anche il balletto delle debuttanti nella storia d’Italia, che è storia di crimini e delitti politici, ma anche di finti complotti denunciati, raccontati, favoleggiati, falsi autenticati per coprire l’inadeguatezza, patacche–rifugio svelate con accanimento dai pistaroli che, con la lente di Sherlock Holmes, denunciano i (falsi) complotti subiti dalla parte politica amica e smontano con sarcasmo i (falsi) complotti subiti dagli avversari.
(…) Una volta c’erano la manona della Cia o la manina di Andreotti e ora, nel “complotto delle sorelle”, ci sono le zampette di Renzi, dei pm come categoria, e dei giornalisti di sinistra, tutti. Bisogna accontentarsi di quel che offre lo Spirito del Tempo.
Nella decadenza, invece di “sette sorelle”, a creare l’atmosfera bastano due sorelle, che è la piccola novità che il laboratorio Italia offre al mondo dominato dai fratelli. Si parte da Caino e Abele, e poi Romolo e Remo, i fratelli dei re, soprattutto di Francia e Inghilterra, sino a William contro Harry, e poi i Kennedy e la destra monozigote dei Kaczynski.
Ebbene, invece della fratellanza spesso ostile, Giorgia propone la sorellanza sempre solidale, che è lo ius sanguinis italiano, l’interim per nascita. Bella e pericolosa, la sorellanza ha il sigillo del cognome per fare e disfare, per giudicare e mandare “secondo ch’avvinghia”: in Rai, nelle ferrovie, nel sottogoverno, nel condominio.
Le sorelle sono sempre complici, anche quando si imbrogliano nell’imbroglio dello scudo spaziale.
Come diceva Victor Hugo «sono due dita della stessa mano».
ITALIA S GOT PARENT - ARIANNA E GIORGIA MELONI MEME BY EMILIANO CARLI giorgia arianna meloni