Francesca Pierantozzi per “il Messaggero”
luigi di maio christian masset da sorbillo
Il pizzagate che ha rischiato di avvelenare le relazioni tra Francia e Italia ai tempi del Covid-19 è finito in meno di 24 ore, con una pizza della pace offerta ieri sera dall'ambasciatrice italiana a Parigi Teresa Castaldo da Eataly a un gruppo di senatori del gruppo di amicizia italo-francese. E con tante scuse dalla Francia.
luigi di maio da sorbillo con l'ambasciatore francese masset 3
Era stata Giorgia Meloni a individuare per prima il video responsabile dell'incidente diplomatico, andato in onda il 28 febbraio su Canal Plus, durante il programma umoristico Groland Le Zapoi, una sorta di parodia di tg che non risparmia niente e nessuno, dal femminicidio fino ad arrivare al Coronavirus. Sabato scorso hanno improvvidamente ritenuto di concentrarsi sull'Italia. Nello sketch, si vede un pizzaiolo, baffoni, raffreddore e tosse, che starnutisce senza freni sulla pizza che esce dal forno, inondandola di muco verde sopra il pomodoro e la mozzarella. La pizza diventa pizza Corona e la voce fuori campo esalta: «La nuova pizza italiana che farà il giro del mondo».
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LE REAZIONI
«Disgustoso», ha commentato Giorgia Meloni. «Che dite ha twittato la leader di Fratelli d'Italia qualcuno del Governo o della maggioranza PD-M5S avrà la decenza di far sentire il proprio sdegno?».
gino sorbillo serve la pizza a di maio e masset
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Lo sdegno è arrivato, e molto più ampio del governo o della maggioranza: il video è stato definito «vergognoso» dal ministro degli Esteri Luigi Di Maio, «indecente» dalla ministra delle Politiche Agricole Teresa Bellanova, «irricevibile» dal responsabile Esteri del Pd Emanuele Fiano, e via di seguito con unanime reprobazione da esponenti del governo, del Pd, di Forza Italia, Lega, M5S, Udc e, sul fronte delle aziende, da Coldiretti e perfino dalla città di Napoli, che ha minacciato «azioni legali contro chi ha sporcato l'immagine di un prodotto di eccellenza».
«Napoli e la pizza sono un binomio indissolubile che saranno difesi e tutelati in tutte le sedi ha detto Flavia Sorrentino, delegata del sindaco Luigi De Magistris Lo spot francese è di pessimo gusto e non ha nulla a che fare con la satira o l'ironia». L'ambasciata francese in Italia ha subito riportato la calma sul fronte diplomatico dissociandosi «totalmente» da una satira «che non corrisponde in alcun modo al sentimento delle autorità e del popolo francesi».
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Tempo meno di un'ora, è arrivata anche la lettera formale di scuse del presidente di Canal Plus Maxime Saasa. «A nome della direzione di Canal + teniamo a rivolgere le nostre più sincere scuse all'Italia, agli italiani, alla comunità italiana in Francia e a chiunque si sia sentito ferito da questo video» ha scritto Saada all'ambasciatrice Castaldo.
Saada parla di un video «che voleva essere umoristico e non lo è», «tanto più nel contesto attuale dell'epidemia» e che «è stato immediatamente eliminato da tutti i nostri media».
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Già nel pomeriggio, infatti, il video non era più visibile nei replay di Groland, un programma che esiste dal '92 e che lo stesso Saada ha definito «acido e sarcastico» e che può, come in questo caso, produrre «un testo o uno sketch inutilmente offensivo».
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La tensione è pian piano scemata e la pizza è stata riportata alla sua tradizionale nobiltà. «Ho invitato l'ambasciatore francese a mangiare una pizza insieme» ha detto Luigi Di Maio, sottolineando che «la pizza italiana è la più buona del mondo» e che «continueremo nella nostra opera di difesa del made in Italy, la nostra terra, il nostro orgoglio».
Stesso spirito anche a Parigi, dove l'ambasciatrice Castaldo si trovava ieri al Senato con il gruppo di amicizia italo-francese per discutere dei risultati vertice bilaterale di Napoli quando è scoppiato «il caso diplomatico». Quasi naturale concludere poi la serata davanti a una pizza: «Un'iniziativa semplice ma nata dal cuore che intende chiudere uno spiacevole quanto isolato episodio ed evidenziare l'eccellenza e la qualità dei nostri prodotti alimentari e del made in Italy», ha detto l'ambasciatrice.
luigi di maio da sorbillo con l'ambasciatore francese masset
Il vertice bilaterale di Napoli ha chiuso un periodo di tensioni tra la Francia e l'Italia del governo gialloverde Conte 1, che un anno fa avevano portato addirittura al richiamo dell'ambasciatore francese a Roma Masset. Difficoltà che ha spesso provocato anche il sarcasmo di una certa deprecabile satira francese. Una vignetta di Charlie Hebdo sul terremoto ad Amatrice, con il sangue trasformato in sugo per le lasagne aveva già suscitato incomprensione e sdegno. Pochi avevano riso anche davanti ad un'altra vignetta sul crollo del ponte Morandi.