Estratto dell’articolo di Marco Gasperetti per il “Corriere della Sera”
Si candida o non si candida alle prossime elezioni il generale Roberto Vannacci? La risposta è sempre la stessa: «Sono un soldato, voglio continuare a fare con dedizione il mio lavoro, e non ho all’orizzonte nessun obiettivo politico». Ma poi precisa: «Non lo escludo in futuro, ma sarò io a dare per primo la notizia».
il mondo al contrario roberto vannacci
Che però stavolta arriva da Report su RaiTre. Una fonte, che nel servizio si afferma essere interna alla Lega, parla di un possibile accordo tra Vannacci e il partito nel quale ci sarebbe anche una sorta di clausola di salvaguarda per il generale nel caso non fosse eletto.
«Credo che Salvini abbia promesso la candidatura certa a Vannacci, e se ciò non si verifica Salvini dovrà pagare dei gran soldi a Vannacci», rivela la misteriosa fonte. Quanto? Circa 200-300 mila euro. E quando Report chiede a Vannacci se esiste davvero una trattativa, la prima risposta è una domanda: «E lei come fa a sapere questa cosa», dice l’alto ufficiale che però, subito dopo, smentisce ogni illazione: «Sono fantasie giornalistiche».
Anche la Lega, con il vice segretario federale Andrea Crippa, parla di invenzioni. […] Persone vicine al generale parlano di una sua molto probabile scesa in campo. Ma prima di decidere, l’autore del saggio Il mondo al contrario starebbe aspettando l’esito dell’inchiesta disciplinare che gli è stata comunicata lo stesso giorno della designazione a capo di Stato maggiore delle forze terrestri. «Vuole dimostrare di non aver violato i regolamenti e a questo punto potrebbe dimettersi dall’esercito e affrontare una scesa in politica a testa alta», spiegano le fonti. […]
Che il generale sia interessato all’agone politico lo testimonia anche uno dei suoi principali estimatori Gianni Alemanno, fondatore del nuovo partito Indipendenza!. Secondo l’ex sindaco Vannacci avrebbe voluto candidarsi con FdI ma poi, dopo la rottura con il ministro Guido Crosetto (che ha definito i contenuti del pamphlet «farneticazioni personali»), avrebbe fatto marcia indietro. Intanto il generale, in licenza per motivi personali, tornerà a Roma il 27 dicembre per iniziare l’avvicendamento con l’attuale capo di Stato maggiore delle forze operative terrestri.