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Spesso si fatica a capire cosa succede a Bruxelles. Viene vista dal pubblico come un'entità' unica e nebulosa. Proviamo ad entrare nel palazzo a forma di vela che vediamo nei Tg, quello con le bandierine blu fuori, il Berlaymont, e cerchiamo di capire chi si aggira per quei corridoi. Chi ha potere decisionale e chi non ne ha.
Ieri malumori serpeggiano da più' parti, sussurrati appena, lontano dalla luce dei riflettori. Il motivo?
Ieri s'è tenuta una importante riunione a livello di sherpa (cioè i tecnici dei ministeri economici degli Stati Membri), per preparare le raccomandazioni finanziarie che la Commissione Europea consegnerà agli Stati membri.
paolo gentiloni ursula von der leyen
La Germania ha un surplus, che dovrebbe spendere, a norma di trattati. Quattro Paesi, tra cui Spagna e Italia, cercano di inserirlo tra le raccomandazioni. La richiesta cade nel vuoto, la Commissione semplicemente li ignora. La Commissione Europea tutta, in barba ai trattati, si è schierata a favore della Germania.
Ma il Commissario agli affari economici non è l'italiano Paolo Gentiloni Viendalmare? Sappiamo che il prode Conte l'anno scorso riuscì ad acchiappare la prestigiosa poltrona di commissario all'Economia. Ma per farci che cosa?
Che la guida europea sia a trazione tedesca già lo sappiamo. Quello che non sappiamo è in che modo, e fino a che punto. Quando Gentiloni è stato nominato Commissario, il direttore generale di ECFIN - la direzione europea agli affari finanziari - era Marco Buti. Prodiano di ferro, preparatissimo, uno con un phd in economia a Oxford.
Gentiloni, che e' personcina garbata ma priva del bagaglio economico necessario per il suo incarico, lo ha preso come Capo di Gabinetto, lasciando così libera la potentissima poltrona di direttore generale. Poltrona che è stata pappata dall'olandese Maarten Verwey. Si vocifera nei corridoi che il super-mega-direttore risponda direttamente alla Von der Leyen, saltando a pie' pari il prode Gentiloni.
Il risultato è che Gentiloni sulle faccende economiche non tocca palla, accerchiato da una parte dal falco Dombrovskis e dall'altro dal potentissimo direttore generale. Avvolto e circondato come una fetta di prosciutto dentro un panino. Aveva fatto forse meglio il puzzone di Arcore, a prendere per Tajani una poltrona con dei soldi da spendere?
https://ec.europa.eu/info/sites/info/files/cv-maarten-verwey_en.pdf
https://ec.europa.eu/commission/commissioners/2019-2024/gentiloni/team_en