Bianca Leonardi per “il Giornale”
Nonostante quel buco nero in cui il Pd sta sprofondando, il gioco delle nomine immorali sembrerebbe restare il vizietto preferito dei dem.
Proprio qualche giorno fa in Regione Puglia è arrivata la nomina a sorpresa, decisa e voluta fortemente dal presidente Michele Emiliano, di Pippo Liscio come nuovo amministratore unico dell'Arca Capitanata.
Sicuramente quello di Liscio non è un nome nuovo: lui ed Emiliano sono stati infatti coinvolti nell'inchiesta sulla sanità che decretò l'assegnazione del servizio a Sanitaservice, di cui proprio Liscio aveva provveduto allo studio di fattibilità, come soddisfacimento di logiche clientelari in quanto prevedeva la possibilità di far lavorare persone indicate dal politico di turno. Liscio è stato condannato infatti per aver assegnato illecitamente 180mila euro a 22 dirigenti dell'Asl di Foggia.
La nomina lampo di Emiliano ha fatto fuori Danny Pescarella, il cui incarico - terminato lo scorso anno - era stato prorogato proprio dal presidente nonostante un bando al quale parteciparono 42 persone. La poltrona di Liscio ha portato infatti non pochi malumori: «Liscio andava allontanato dalla Sanitaservice, ma non poteva rimanere senza stipendio», rivelano fonti interne.
Ma quello di Emiliano non è un caso isolato e infatti anche la Regione Lazio si trova a fare i conti con Alessio D'Amato, assessore alla sanità e candidato del Pd alle regionali. Il dem è però condannato alla restituzione di 275mila euro, soldi affidati dalla Regione a una Onlus, Fondazione Italia-Amazzonia, che sarebbero stati usati - secondo la sentenza - per scopi personali, precisamente per finanziare l'attività politica di due associazioni riconducibili a D'Amato.
Ciliegina sulla torta è però il colpo di testa del sindaco di Napoli, il dem Gaetano Manfredi, che ha deciso di puntare tutto su colui che risulterebbe coinvolto nel Qatargate, Andrea Cozzolino. La nomina è arrivata a novembre e per lui è stata creata una cabina di regia ad hoc per la gestione dei fondi Pnrr.
Sebbene Cozzolino al momento non sia indagato nello scandalo europeo, il suo assistente- arrestato- Francesco Giorgi ha dichiarato alla Procura il coinvolgimento del dem nel piano Panzeri. A Napoli, nonostante l'opposizione e le richieste di chiarimento, il sindaco Manfredi sembrerebbe però non avere nessuna intenzione di fare un passo indietro.
Abderrahim Atmoun Andrea Cozzolino Pier Antonio Panzeri
Sigilli agli uffici degli assistenti dell?eurodeputato Andrea Cozzolino a Strasburgo
ANDREA COZZOLINO - BRANDO BENIFEI - ALESSANDRA MORETTI - MARIA ARENA