Estratto dell’articolo di Giuseppe Colombo per “la Repubblica”
giancarlo giorgetti - foto lapresse
Neppure ventiquattr’ore. Neanche il tempo di un appello ufficiale, dopo quello informale che il ministro dei Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, ha rivolto alla maggioranza. La manovra degli «emendamenti limitati» non esiste più. «O forse non è mai esistita», sghignazza un deputato di Forza Italia nel Transatlantico deserto all’indomani dell’arrivo a Montecitorio della legge di bilancio.
[...] c’è invece chi, nel suo partito, ha esaminato così bene i 144 articoli da arrivare a tirare giù una lista con le prime richieste di modifica. In testa c’è lo slittamento della sugar tax: dopo anni di rinvii, la Finanziaria non interviene per posticipare ulteriormente l’introduzione dell’imposta sulle bevande zuccherate. Nei mesi scorsi, i forzisti avevano fatto una promessa ad Assobibe, l’associazione di categoria di Confindustria: un altro posticipo dell’introduzione della tassa.
antonio tajani matteo salvini giorgia meloni
[...] «Stiamo leggendo bene il testo per capire l’impatto che la revisione delle detrazioni avrà sul ceto medio», spiegano dal partito. La soglia che farà scattare il taglio delle agevolazioni fiscali è stata fissata a 75 mila euro: l’idea è limitare l’impatto delle forbici. Come? «Vedremo», è la risposta.
Intanto la questione è stata messa all’attenzione del leader del partito, Antonio Tajani. Insieme a un’altra richiesta, che riguarda sempre le tasse: il taglio dell’Irpef proprio per il ceto medio. Le speranze sono sempre affidate all’incasso del concordato preventivo biennale, il patto tra l’Agenzia delle Entrate e le partite Iva che però potrebbe rivelarsi assai avaro.
GIUSEPPE VALDITARA - MATTEO SALVINI
E per questo l’obiettivo iniziale è stato già ridimensionato. Non più un taglio di due punti percentuali, dal 35% al 33%, dell’aliquota di riferimento del secondo scaglione, esteso da 50 a 60 mila euro: ora Forza Italia punta a un punto in meno e a soglia invariata. Nel pacchetto degli azzurri potrebbe trovare spazio anche il ripescaggio della proposta che punta a far pagare ai giganti del digitale un contributo per l’utilizzo della rete. Il primo tentativo è fallito: l’emendamento non ha superato la tagliola dell’ammissibilità alla Camera. Ma ora è pronto a risorgere.
Anche la Lega sarà della partita: i deputati del Carroccio sono pronti a farsi intestatari della proposta che, come quella di Forza Italia, non ha avuto una sorte propizia. ll balzello alle Big Tech non sarà l’unico tema “condiviso”. I leghisti, infatti, stanno riflettendo sulla sugar tax. Fin qui le similitudini con i colleghi di governo.
Poi ci sono le proposte di casa propria. Il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, punta a un correttivo per specificare che i tagli al personale saranno temporanei. Le riduzioni dell’organico previste per il 2025 (5.660 docenti e 2.174 componenti del personale Ata) verrebbero agganciate a una definizione più puntuale della norma, che a viale Trastevere viene definita «misura transitoria di riduzione del turn over».
Tra gli emendamenti leghisti anche un intervento per ridurre l’aumento della tassazione sui bitcoin, che la manovra alza dal 26% al 42%. Spazio anche alla richiesta di allargare la platea delle partite Iva che potranno pagare le tasse a rate, evitando il maxi acconto di novembre. [...]
giancarlo giorgetti - foto lapresse