Estratto dell’articolo di Ermes Antonucci per “il Foglio”
PROTESTE DEI BALNEARI CONTRO IL GOVERNO
Domani in molte spiagge gli ombrelloni saranno chiusi per protesta dei balneari contro il governo, accusato di non aver adottato interventi chiarificatori sulle concessioni demaniali marittime. “Per noi ha fatto più Draghi di Meloni”, si è spinto a dire al Foglio Antonio Capacchione, presidente del sindacato balneari […]
Quella dei balneari non è l’unica categoria a sentirsi tradita dal governo di centrodestra. Anche i tassisti, ad esempio, sono ancora sul piede di guerra, dopo lo sciopero nazionale tenuto lo scorso 21 maggio a Roma (con annessi scontri con le forze dell’ordine) per protestare contro il rilascio di nuove licenze e l’apertura alle multinazionali.
“Questo governo, come i precedenti, ha dimostrato la sua incapacità a risolvere i problemi del nostro settore”, dice Nicola Di Giacobbe, coordinatore del sindacato Unica Taxi Cgil. […]
Dal governo siamo ancora in attesa dei decreti attuativi sul settore e in particolare sull’uso della tecnologia. Bisogna creare i presupposti affinché l’intermediazione che viene svolta dalle multinazionali, come Uber, non vada a mettere in crisi il sistema del servizio pubblico”. Di Giacobbe prosegue: “Dal governo, in particolare dai ministri Salvini e Urso, ci aspettiamo delle risposte, che però non arrivano. A settembre avanzeremo di nuovo le nostre richieste con l’indicazione di un fermo nazionale. Salvini e Urso sono come due pifferai magici, ma dopo due anni di governo hanno perso pure il fiato per il piffero”.
Ci sono poi i costruttori edili. “Siamo pronti a tutelare i diritti del Superbonus”, disse Meloni in campagna elettorale. Giunta a Palazzo Chigi, la leader di FdI ha stoppato la cessione del credito. “Il 99 per cento delle forze politiche sono sempre state favorevoli al Superbonus e anche alle proroghe. Poi lungo la via si sono resi conto che la spesa non era sotto controllo, un rischio che noi avevamo denunciato”, dice Federica Brancaccio, presidente di Ance.
“Poi c’è stata una chiusura disordinata. Nel corso del tempo sono intervenute innumerevoli modifiche per arginare le spese, che però di fatto hanno colpito anche imprese e famiglie che avevano affrontato in maniera seria questa misura”, denuncia Brancaccio.
“Chiusa questa pagina, bisogna aprirne un’altra, su cui da tempo chiediamo un confronto: una riorganizzazione dei bonus edilizi e una politica di ampio respiro e sostenibile per rispondere alla direttiva green. Al momento non vediamo questa disponibilità. Speriamo che ci sia dopo l’estate”.
Persino una categoria da sempre ritenuta bacino elettorale di FdI, come quella della polizia penitenziaria, è da mesi in rotta di collisione con l’esecutivo. “Apprezziamo la vicinanza e l’impegno del sottosegretario Delmastro Delle Vedove, ma il recente decreto carceri adottato dal governo è troppo timido. Il governo poteva e doveva fare di più”, afferma Donato Capece, segretario generale del Sappe.
“Il problema vero è ridurre il numero spropositato di detenuti. Noi non siamo favorevoli né all’indulto e né all’amnistia, ma bisogna credere nelle misure alternative. Ci sono 23 mila detenuti con una pena residua da scontare al di sotto dei tre anni che potrebbero essere affidati tranquillamente ai lavori sul territorio”.
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corteo degli esodati del superbonus a roma 1
L’ultima categoria a essere rimasta “scottata” dalle mosse del governo è quella degli albergatori. L’ipotesi di un aumento fino a 25 euro della tassa di soggiorno ha generato allarme tra gli operatori del settore. “La nuova tassa sarebbe una mazzata, i turisti fuggiranno in Croazia”, ha detto al Foglio Claudio Scarpa, direttore di Federalberghi Venezia, avvertendo che l’imposta “penalizzerebbe soprattutto le strutture ricettive più fragili”. […]
giorgia meloni al mare foto oggi sciopero dei tassisti a roma sciopero dei tassisti a roma SCIOPERO BALNEARI BY ANDREA BOZZO - IL GIORNALONE - LA STAMPA