GIULIETTO, FLAGELLO D'EUROPA – LE INTEMERATE ANTI-SISTEMA (E ANTI-BRUXELLES) DI GIULIO TREMONTI NON SEMBRANO SPOSARSI AL MEGLIO CON L'OPERAZIONE “AFFIDABILITA'” CHE GIORGIA MELONI STA PORTANDO AVANTI PER ACCREDITARSI AGLI OCCHI DELL'EUROPA – MA IL PROBLEMA VERO PER LA “DUCETTA” SI PRESENTERA' A SETTEMBRE QUANDO, IN CASO DI VITTORIA ALLE ELEZIONI, DOVRA' SCEGLIERE TRA LA LINEA FILO-DRAGHIANA DELL'EX DG DI BANKITALIA PANETTA O QUELLA DELL'EX MINISTRO DELL'ECONOMIA (CHE DI MARIOPIO DICE PESTE E CORNA)

-

Condividi questo articolo


Estratto dall'articolo di Valentino Valentini per “Il Foglio”

 

GIULIO TREMONTI GIORGIA MELONI GIULIO TREMONTI GIORGIA MELONI

E’ il valore aggiunto che rischia di diventare zavorra, la risorsa che appare un ingombro. “Ma davvero ci conviene farci rappresentare da lui?”. La domanda, tra i consiglieri di Giorgia Meloni, cominciano a farsela. Perché lui, cioè Giulio Tremonti, sembra richiamare alla memoria un passato non proprio roseo.

 

E siccome a pompare i candidati anti euro ci pensa già Matteo Salvini, in FdI c’è chi ritiene poco saggio battere quella strada. Non che sia facile controllarlo, certo. Anzi, da tutti Tremonti viene considerato un battitore libero, renitente a qualsiasi ordine di scuderia.

 

L’avvicinamento andava avanti da tempo: da quando, cioè, la Meloni ha capito che va bene, sì, dagli all’immigrato, però poi bisogna anche mostrarsi affidabile agli occhi di quei sedicenti poteri forti contro cui pure tanti insulti ha scagliato negli anni.

 

mario draghi giulio tremonti mario draghi giulio tremonti

Altrimenti, la leader coriacea che ha iniziato la sua legislatura assecondando l’agenda Di Battista, chiedendo l’impeachment di Mattarella e scagliandosi contro il franco africano di Macron, non si premurerebbe di chiedere al prof. Sabino Cassese consigli su nomi di possibili futuri ministri.

 

Tra i quali non sembra, va detto, esserci Tremonti, che pure la riconoscenza della Meloni ha saputo meritarsela introducendola nei salotti buoni del suo Aspen Institute. Candidarlo nel cuore produttivo della Lombardia, con le stimmate del tecnico e il piglio di chi la sa lunga, significa lanciare un messaggio rassicurante agli imprenditori e ai ceti moderati. O, almeno, questa era la volontà.

 

fabio panetta foto di bacco fabio panetta foto di bacco

Nel senso che poi, siccome l’uomo è fatto a modo suo, Tremonti ha iniziato a condire la sua personalissima campagna con rivendicazioni un poco discutibili sul ben fatto del governo Berlusconi nel 2011 e sul conseguente “colpo di stato” (ipse dixit, et dicit tuttavia) attuato alla finanza internazionale, senza contare le intemerate contro il globalismo e il lungo elenco dei supposti errori di Draghi.

 

E insomma, tra gli storici consiglieri di Donna Giorgia, c’è chi si chiede, e le chiede, se non si corra il rischio di avvicinare troppo il logo del partito al ricordo di una stagione – quella dello spread impazzito, della Troika e dell’austerity – sul cui ritorno la Meloni dovrebbe invece dare garanzie: con noi al governo, i conti non si sfasceranno.

 

giulio tremonti giulio tremonti

E siccome il primo atto del prossimo governo di centrodestra sarebbe il rimangiarsi promesse e propaganda e varare una legge di Bilancio alquanto restrittiva, perché correre questo rischio? Le ambiguità andranno sciolte: non si potrà vezzeggiare Fabio Panetta, uomo di fiducia di Draghi nel board della Bce, e al tempo stesso promuovere chi, come Tremonti, la politica economica dell’ex capo dell’Eurotower la considera “devastante”. [...]

 

 

giulio tremonti giancarlo giorgetti 3 giulio tremonti giancarlo giorgetti 3 giulio tremonti silvio berlusconi 1 giulio tremonti silvio berlusconi 1 silvio berlusconi giulio tremonti1 silvio berlusconi giulio tremonti1 fabio panetta fabio panetta il banchiere fabio panetta il banchiere fabio panetta giulio tremonti giulio tremonti giulio tremonti giulio tremonti

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - L’IPOTESI DI (CON)FUSIONE TRA F2I E IL GRUPPO VENETO DI MARCHI INDISPETTISCE CDP E IL GOVERNO. RAVANELLI RESTA ALLA FINESTRA? E FRENI FRENA – IL PATRON DI SAVE, SOCIETÀ DEGLI AEROPORTI DI VENEZIA, VERONA E BRESCIA, SI SAREBBE MESSO IN TESTA DI FONDERE LA SUA SGR FININT INFRASTRUTTURE NIENTEPOPODIMENO CHE CON LA SOCIETÀ F2I. MARCHI HA GIÀ PRESENTATO IL PROGETTO A PALAZZO CHIGI E AL MEF, ED È PROSSIMO A UN INCONTRO ANCHE CON GIUSEPEP GUZZETTI, MA NELLE STANZE DEI BOTTONI MELONIANI SONO DUE GLI ARGOMENTI IN DISCUSSIONE…

ULTIME DAI PALAZZI: GIORGIA MELONI E L'OSSESSIONE DI "NON TRADIRE": AL CAPO DEL PARTITO POPOLARE SPAGNOLO, FEIJOO, RICORDA IL SUO RAPPORTO D'AMICIZIA CON SANTIAGO ABASCAL (NONOSTANTE VOX SIA PASSATO CON I “PATRIOTI”) – LA DUCETTA TEME LE AUDIZIONI AL COPASIR DI CROSETTO, CARAVELLI E MELILLO: RESTERANNO SEGRETE? - MOLLATO DA MARINE LE PEN, SALVINI IN GINOCCHIO DA ORBAN PER AVERLO A PONTIDA – TAJANI FACCE RIDE': “NON SONO UNO STRUMENTO NELLE MANI DI MARINA”. MA SE LA CAVALIERA GLI TOGLIE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO E CHIEDE INDIETRO I 90 MILIONI DI CREDITO, CHE FINE FA FORZA ITALIA? - LE MANCATE CRITICHE A BONACCINI PER L'ALLUVIONE E LA GITA A ORTIGIA PRO-LOLLO DELLA SORA GIORGIA 

PRIMO ATTO DOPO LA DENUNCIA DI GENNARO SANGIULIANO: LA PROCURA DI ROMA HA PERQUISITO L’ABITAZIONE E SEQUESTRATO IL TELEFONINO DI MARIA ROSARIA BOCCIA. NELLA SUA CASA TROVATI ANCHE GLI "OCCHIALI-SPIA" - LA "POMPEIANA ESPERTA" E' INDAGATA PER LESIONI E VIOLAZIONE DELLA PRIVACY - L'EX MINISTRO "GENNY DELON", SOTTO INDAGINE PER PECULATO E RIVELAZIONE DEL SEGRETO D'UFFICIO, AVEVA ALLEGATO NELLA DENUNCIA MESSAGGI E FOTO CON L'EX AMANTE, DAL GRAFFIO IN TESTA ALLA FEDE SCOMPARSA: "MI HAI SFREGIATO" – L'IRONIA DI SELVAGGIA E IL MESSAGGIO (A GENNY?) DELLA "BAMBOLONA DI POMPEI" CHE DURANTE IL G7 DELLA CULTURA POSTA UNA FOTO DA…