Estratto dell’articolo di Paolo Colonnello per “La Stampa”
IL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA CARLO NORDIO AL SENATO
La notizia non è tanto che anche il governo Meloni sia entrato in rotta di collisione con la magistratura, destino condiviso praticamente con tutti gli esecutivi della Repubblica, ma che sia riuscito a mettere d'accordo per una volta magistratura e avvocati su alcune pessime iniziative del Guardasigilli Nordio.
[…] Ci si riferisce in particolare al caso Artem Uss, l'imprenditore russo sospettato di spionaggio dagli americani e fuggito dall'Italia nell'aprile scorso dopo la decisione del tribunale di Milano di metterlo ai domiciliari.
GIUSTIZIA LA GRANDE FUGA - IL CASO ARTEM USS BY MACONDO
Decisione compiutamente motivata e dunque "intangibile". Ma non per l'attuale esecutivo che invece, con un'iniziativa senza precedenti, ha spedito degli ispettori per un'inchiesta disciplinare conclusasi, come era ovvio, nel nulla. È stata però la prima volta che un ministro ha tentato un intervento a gamba tesa su una sentenza (garantista) facendo sollevare le camere penali di tutt'Italia prima ancora dell'Anm: uniti nella lotta per ribadire l'indipendenza della magistratura […].
Un "vizietto" che si è ripetuto con il pesante affondo della Premier sulla giudice di Catania, Apostolico, rea di aver applicato la giurisprudenza della Cassazione e della Corte Costituzionale in tema di libertà personali, anche di extracomunitari.
CODICE NORDIO - POSTER BY MACONDO
In compenso sono svanite nel nulla la riforma delle intercettazioni, la separazione delle carriere e la discrezionalità dell'azione penale, relegate in fondo all'agenda Meloni. Con il ministro Nordio partito garantista e finito giustizialista. È la giustizia sovranista, tutta chiacchiere e distintivo. Voto: 4.
GIORGIA MELONI CARLO NORDIO ARTEM USS CARLO NORDIO carlo nordio al festival taobuk di taormina carlo nordio foto di bacco (1) giorgia meloni carlo nordio.