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(ANSA) - Questa mattina l'unità d'élite della polizia slovacca, la Naka, ha fatto irruzione negli edifici del servizio segreto civile (Sis) e dell'Ufficio per la sicurezza nazionale (Nbu). Sotto accusa cinque persone, tra cui attuali ed ex membri del Sis. Secondo i media, tra loro ci sarebbe anche il capo del Sis. Almeno due persone sono state arrestate. Sono accusati di abuso di potere, ostruzione della giustizia e costituzione di un gruppo criminale. Ne dà notizia il capo della polizia, Stefan Hamran, secondo cui il gruppo avrebbe ostacolato le indagini.
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Secondo l'ex premier e presidente del partito di maggioranza Smer, Robert Fico, è un "colpo di Stato della polizia". Si tratta dell'ultimo capitolo di una 'guerra' tra i corpi di polizia che si accusano reciprocamente di avere favorito anziché combattuto la corruzione dilagante. "Gli investigatori sono arrivati alla conclusione che in questo Paese la corruzione era ai massimi livelli - ha detto il capo della polizia in una conferenza stampa -. La polizia è stata depistata, ci sono state nomine politiche, le forze di polizia di elite non erano gestite da un capo indipendente ma da oligarchi che hanno messo loro incaricati a capo delle strutture.
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Queste ultime hanno servito fedelmente e svolto vari servizi, dimenticando la cosa più importante: vigilare sullïinteresse pubblico nell'esercizio della loro professione", ha dichiarato Hamran. La presidente Zuzana Caputova ha chiesto al premier Ludovit Odor di convocare un Consiglio di sicurezza statale in relazione al blitz della Naka. Odor ha successivamente dichiarato di non voler convocare per ora il consiglio di sicurezza e di attendere ulteriori informazioni.
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