GONG! SALVINI, IN MODALITA’ PAPEETE, VA ALLA RESA DEI CONTI CON MELONI SU SANITÀ, NOMINE RAI E ARMI A KIEV –  IL LEADER LEGHISTA FILO-PUTIN NON HA DIGERITO LE DICHIARAZIONI DELL’ATLANTISTA MELONI SUGLI AIUTI MILITARI ALL’UCRAINA E HA CHIESTO UN VERTICE DI COALIZIONE MANDANDO IN AVANSCOPERTA IL VICESEGRETARIO CRIPPA (“NO A OGNI TIPO DI FORNITURA DI ARMI”) - A PALAZZO CHIGI SOSPETTANO CHE IL CAPITONE, PRONTO A UN’OFFENSIVA CONTRO LA SORA GIORGIA ANCHE SULLA MANOVRA, SI MUOVA COME BRACCIO OPERATIVO DI TRUMP PER MINARE IL GOVERNO SALDO SULLA POSIZIONE ATLANTISTA - LA DUCETTA NON VUOLE FARSI LOGORARE MA SALVINI L'ATTENDE AL VARCO SUL VOTO A URSULA: DAGOREPORT

Condividi questo articolo


DAGOREPORT

https://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/dagoreport-nascita-gruppo-patrioti-europa-situazione-401282.htm

 

 

 

Lorenzo De Cicco per la Repubblica - Estratti

 

GIORGIA MELONI MATTEO SALVINI BY EDOARDO BARALDI GIORGIA MELONI MATTEO SALVINI BY EDOARDO BARALDI

È sulle armi che il centrodestra rischia il testacoda. La Lega è in modalità guastafeste da tempo, vedi gli ultimi scorni con FdI su vaccini, liste d’attesa e Rai, tanto che i salviniani hanno chiesto un vertice di maggioranza per discutere la linea nei prossimi mesi.

 

Ma alla fine si torna sempre lì: agli aiuti militari alla resistenza di Kiev. A via Bellerio non hanno preso benissimo (eufemismo) le dichiarazioni da Washington della premier Giorgia Meloni. Che l’altro ieri, di notte, ha replicato ruvidamente a Matteo Salvini che, a vertice Nato in corso, aveva sentenziato: più si inviano armi, più si prolunga la guerra. Una linea opposta a quella ribadita nel summit del patto atlantico.

 

giorgia meloni e matteo salvini alla camera giorgia meloni e matteo salvini alla camera

Ecco perché la leader di Fratelli d’Italia ha sentito il bisogno di intervenire. Dicendosi «fiera» di aver spedito a Zelensky i sistemi di difesa aerea e rivolgendosi «a chi dice che se si continuano a inviare armi all’Ucraina si alimenta la guerra». 

 

(...)

 

 

Dopo un giro di consultazioni coi fedelissimi, Salvini ha deciso che la sortita della socia di governo meritava una replica. Dura. Affidata, come capita spesso quando non bisogna andare per il sottile, al vicesegretario Andrea Crippa. Il quale prima se l’è presa coi «missili, che dal mio punto di vista ammazzano le persone», altro che «armi difensive». Poi ha allargato il suo no addirittura a qualsiasi tipo di fornitura militare. Crippa testuale: «Io sono contro l’invio di ogni tipo di armi all’Ucraina, perché sono favorevole a un processo negoziale. Finché inviamo armi, alimentiamo le guerre».

 

(...)

 

giorgia meloni e matteo salvini alla camera giorgia meloni e matteo salvini alla camera

 

Al di là del capitolo armi, che resta il dossier più spinoso e grave, i leghisti vorrebbero chiarire con gli alleati le priorità dei prossimi mesi. Nei giorni scorsi sempre Romeo, come confermano a Repubblica fonti a conoscenza dei colloqui, ha chiesto ai capigruppo di FI, Maurizio Gasparri, e di FdI, Lucio Malan, un vertice di maggioranza. Una riunione tra i presidenti di gruppo del centrodestra, magari da allargare ai leader, per definire l’agenda da qui a fine anno. A

 

nche per evitare che il Parlamento resti un decretificio del governo. Di che vorrebbe discutere la Lega? Della riforma dei ballottaggi, per sforbiciarli e abbassare al 40% la soglia di vittoria al primo turno. Del ritorno delle Province.

 

matteo salvini giorgia meloni matteo salvini giorgia meloni

Ma anche della manovra, della riforma della giustizia a cui FI vorrebbe mettere il turbo. E dell’autonomia, visto che il vicesegretario forzista, Roberto Occhiuto, ha chiesto ai deputati azzurri di non votare le intese con le Regioni fino al momento in cui saranno finanziati i Lep, i livelli essenziali di prestazione. Cioè tra diversi anni. Significherebbe congelare le ambizioni del governatore veneto Luca Zaia, che vorrebbe incassare subito le materie “non Lep”.

 

 

E poi c’è la Rai. A breve saranno nominati i nuovi vertici e il Carroccio teme di restare fuori dai “top jobs”, perché FdI intende promuovere Giampaolo Rossi come ad e affidare la presidenza a Simona Agnes, gradita a FI. Nervosismo a via Bellerio, che vorrebbe almeno un posto da dg. Per dare un segnale, la Lega ieri ha presentato un’interrogazione per fare chiarezza «sui costi della direzione Approfondimento», capitanata da Paolo Corsini, meloniano di ferro. E ha difeso l’ad uscente, Roberto Sergio, che i Fratelli vorrebbero accompagnare alla porta. Servirà un vertice tra i leader, forse la prossima settimana. Intanto ci si azzuffa. Per Meloni però la maggioranza «è compatta».

crippa salvini crippa salvini salvini meloni salvini meloni antonio tajani matteo salvini giorgia meloni antonio tajani matteo salvini giorgia meloni andrea crippa salvini andrea crippa salvini salvini meloni salvini meloni antonio tajani giorgia meloni matteo salvini antonio tajani giorgia meloni matteo salvini

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – AVVISATE LA MELONA CHE URSULA LE HA RIFILATO UNA SOLA: DA’ A FITTO LA VICEPRESIDENZA ESECUTIVA MA GLI CONCEDE UN PORTAFOGLIO DI SERIE B (E SULLA GESTIONE DEL PNRR LO HA “COMMISSARIATO” METTENDOGLI VICINO IL MASTINO LETTONE DOMBROVSKIS) - LE FORCHE CAUDINE PER IL PENNELLONE SALENTINO SARA' L’AUDIZIONE CON LA COMMISSIONE PARLAMENTARE CHE DOVRA’ VALUTARLO: IL COLLOQUIO E' IN INGLESE, LINGUA CHE FITTO PARLA A SPIZZICHI E BOCCONI - PER PASSARE L'ESAME, SERVIRA’ L’OK DEL PD (GRUPPO PIU' NUMEROSO TRA I SOCIALISTI DEL PSE) - MA I DEM SONO SPACCATI: ALCUNI SPINGONO PER IL NO, DECARO-ZINGARETTI PER IL SÌ, ELLY SCHLEIN TRACCHEGGIA MA SPERA CHE FITTO SI SCHIANTI IN AUDIZIONE PER FARLO SILURARE - IL CONTENTINO AI VERDI CON LE DELEGHE ALLA SPAGNOLA RIBERA E LA CACCIATA DEL “MAESTRINO” BRETON CHE STAVA SULLE PALLE A TUTTI, DA MACRON A URSULA...

CHI FERMERÀ ORCEL NELLA SCALATA A COMMERZBANK? UNICREDIT VUOLE CHIEDERE ALLA BCE IL VIA LIBERA PER PORTARE IL SUO CAPITALE DELL'ISTITUTO TEDESCO AL 30%, SOGLIA LIMITE PER LANCIARE L'OPA – DEUTSCHE BANK POTREBBE RILANCIARE MA HA I CAPITALI PER UNA FAIDA BANCARIA? – IL VERO OSTACOLO PER ORCEL SONO I SINDACATI TEDESCHI, CHE TEMONO UNA PESANTE SFORBICIATA AI POSTI DI LAVORO. ANCHE PERCHÉ LA GERMANIA VIVE UNA CRISI ECONOMICA PESANTE, COME DIMOSTRA IL CASO VOLKSWAGEN, CHE MINACCIA DI FARE FUORI 15 MILA DIPENDENTI…

DAGOREPORT - TUTTI A BACIARE LA PANTOFOLA DEL PRIMO PORTANTINO D'ITALIA, OGGI “RE DELLE CLINICHE” ED EDITORE DEL MELONISMO MEDIATICO, ANTONIO ANGELUCCI: CENA PLACÉE CON OLTRE 200 INVITATI NELLA SUA VILLONA SULL’APPIA ANTICA - LA PRIMA A FESTEGGIARE I PRIMI 80 ANNI È STATA GIORGIA MELONI - SALVINI COCCOLATO DA TUTTI DOPO LA RICHIESTA DI CONDANNA PER IL CASO "OPEN ARMS" - PRESENTI I MINISTRI CROSETTO, SCHILLACI, TAJANI E PIANTEDOSI, ASSENTI INVECE SANTANCHE’ E LOLLOBRIGIDA - PIU' GARRULO CHE MAI MATTEO RENZI. NESSUNO HA AVVISTATO BELPIETRO, CLAUDIO LOTITO E ANDREA GIAMBRUNO - CARFAGNA, SALLUSTI, CERNO, CHIOCCI, RONZULLI, BISIGNANI, LUPI, MALAGO', LUZI ETC.: ECCO CHI C'ERA - FUOCHI D’ARTIFICIO, SIGARI FATTI A MANO E SHOW DELL’ELVIS AL TORTELLO, ALESSANDRO RISTORI, STAR DEL TWIGA

DAGOREPORT - SE LA MELONA NON L'HA PRESO BENE, TAJANI L'HA PRESO MALISSIMO L’INCONTRO TRA MARIO DRAGHI E MARINA BERLUSCONI, ORGANIZZATO DA GIANNI LETTA: NON SOLO NON ERA STATO INVITATO MA ERA STATO TENUTO COMPLETAMENTE ALL'OSCURO - L’EX MONARCHICO DELLA CIOCIARIA TREMA PER I SUOI ORTICELLI, PRESENTI E FUTURI: SE PIER SILVIO ALLE PROSSIME POLITICHE DECIDERA' DI SCENDERE IN CAMPO E PRENDERSI FORZA ITALIA, A LUI NON RESTERA' CHE ANDARE AI GIARDINETTI - E NEL 2029 PIO DESIDERIO DI ESSERE IL PRIMO PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA DI CENTRODESTRA (ALMENO QUESTA E’ LA PROMESSA CHE GLI HA FATTO LA DUCETTA, IN CAMBIO DI NON ROMPERE TROPPO I COJONI A PALAZZO CHIGI)

FLASH! - COME MAI TOTI HA PREFERITO IL PATTEGGIAMENTO, QUINDI AMMETTENDO LA FONDATEZZA DELLE ACCUSE, AL MONUMENTO DI MARTIRE DELLA MAGISTRATURA CRUDELE, CHE ERA L'ASSO NELLA MANICA DEL CENTRODESTRA PER SPERARE DI MANTENERE IL POTERE IN LIGURIA? SEMPLICE: QUANDO, ANZICHE' CANDIDARE LA SUA FEDELISSIMA ILARIA CAVO, MELONI HA SCELTO IL SINDACO DI GENOVA, ANDREA BUCCI, LI HA SFANCULATI - E PER FAR VEDERE CHE TOTI CONTA ANCORA, PRESENTERA' LA PROPRIA LISTA CIVICA PER FAR ELEGGERE L'ADORATA CAVO...