Estratto dell’articolo di Valentina Santarpia per www.corriere.it
Dopo il flop di iscrizioni, il Consiglio di Stato frena sul liceo Made in Italy. La Sezione Consultiva per gli Atti Normativi del Consiglio di Stato esprime alcune perplessità e sospende il parere sul regolamento che definisce il quadro orario degli insegnamenti e degli specifici risultati di apprendimento del nuovo liceo del Made in Italy.
[…] la Sezione ha posto in rilievo l'incompleta attuazione della procedura istruttoria perché il ministero non ha prodotto il preventivo parere della Conferenza unificata. Inoltre, la Sezione Consultiva esprime perplessità in relazione all' introduzione del nuovo regolamento relativo proprio all'assetto ordinamentale, organizzativo e didattico del liceo del Made in Italy e chiede di rivedere la formulazione relativa al rapporto tra approfondimento e sviluppo di conoscenze e abilità.
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Perplessità emergono anche in merito alla Fondazione «Imprese e competenze per il Made in Italy», incaricata di supportare il potenziamento e l'ampliamento dell'offerta formativa. Il Consiglio di Stato chiede maggiore chiarezza sui significati di «potenziamento» e «ampliamento».
Il Consiglio di Stato si mostra inoltre preoccupato sui costi di questo liceo constatando che su questo punto nella relazione tecnica di accompagnamento non viene specificamente precisato che «tale disposizione non comporta nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica». Alla luce di queste perplessità la Sezione, in attesa che l'Amministrazione acquisisca e trasmetta il preventivo parere della Conferenza unificata, ha intanto sospeso l'emissione del parere.
giuseppe valditara foto mezzelani gmt 275
«Ancora una volta, la fretta è cattiva consigliera per un ministro che, con fervore ideologico, sta provando a cambiare gli ordinamenti della nostra scuola sulla testa di docenti e personale che ci lavorano, ignorando sistematicamente i pareri degli organismi di rappresentanza a partire dal Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione», critica la Flc Cgil.
adolfo urso giorgia meloni question time alla camera