IL GRAN POLLAIO DEGLI AZZECCAGARBUGLI - CI SONO 5 SQUADRE CON QUASI DUECENTO ESPERTI AL SERVIZIO DI CONTE PER GESTIRE L’EMERGENZA CORONAVIRUS E LA RIPARTENZA - VIROLOGI E MEDICI SONO I PIÙ ASCOLTATI MA QUANDO SI SARÀ AFFIEVOLITA LA MINACCIA SANITARIA, E AUMENTERANNO LE PRESSIONI SULL’ECONOMIA, CHI GESTIRÀ LE POSSIBILI DIVERGENZE DI VEDUTE TRA I VARI COMITATI?

-

Condividi questo articolo


Federico Capurso per “la Stampa”

 

colao colao

La necessità quasi compulsiva del governo di creare delle task-force per fronteggiare il coronavirus ha già prodotto, in poche settimane, 5 squadre con centinaia di esperti al servizio di Giuseppe Conte. Alcune più "leggere", altre delle dimensioni di un reggimento.

L' ultima, quella che dovrebbe preparare il terreno economico per il lancio della fase 2 dell' emergenza, diretta dal manager Vittorio Colao, sta mettendo però in agitazione chi finora ha oliato a fatica gli ingranaggi del meccanismo provando a portare tutti nella stessa direzione.

 

giuseppe conte intervistato da de telegraaf giuseppe conte intervistato da de telegraaf

La task force di Colao, infatti, lavorerà in parallelo con il Comitato operativo della Protezione civile, all' interno del quale è confluita la task force del ministero della Salute, ma dovrà fare i conti con i pareri del Comitato tecnico scientifico della Protezione civile e, se sarà il caso, con le task force del ministero dell' Istruzione e quello per l' Innovazione. Ognuna con un peso diverso nelle decisioni di palazzo Chigi e «se Conte non avrà polso - sibilano dalla maggioranza, sponda Italia Viva -, questa babele di commissioni creerà confusione e produrrà ritardi dolorosi per il Paese».

 

informativa di giuseppe conte sull'emergenza coronavirus informativa di giuseppe conte sull'emergenza coronavirus

Dalla Protezione civile scommettono che i pareri di medici e virologi «saranno sempre responsabilmente messe al primo posto, perché al primo posto c' è la salute dei cittadini».

Eppure, un dubbio si insinua, anche in quegli ambienti: quando nell' opinione pubblica si sarà affievolita la percezione di una forte minaccia sanitaria - e se anche ci fosse il rischio di un' ondata di ritorno dei contagi -, le pressioni economiche su palazzo Chigi potrebbero spostare gli equilibri verso la squadra di Colao. E le possibili divergenze di vedute tra i vari comitati genererebbero una pericolosa confusione.

 

paola pisano paola pisano

Ecco perché Giuseppe Ruocco, segretario generale del ministero della Salute, che ha coordinato sin dalla prima ora le operazioni della task force ministeriale, avverte: «Sarà importante lasciare alla squadra di Colao alcuni giorni per impostare il lavoro. Poi capiremo come interagire, perché qui, dopo l' assestamento, si è ormai creata una rete di relazioni stabili. Siamo tutti persone di buon senso e c' è una comunione di intenti - prosegue Ruocco -, ma nella pratica si vedrà. Sarà il governo a doverci coordinare».

 

Complicato, anche perché gli obiettivi di alcune squadre sembrano sovrapporsi, come nel caso della task force di impronta socio-economica di Colao e della squadra formata dal ministro dell'Innovazione, Paola Pisano, dove un gruppo di lavoro dovrà redigere un'analisi economica dell'emergenza, entrambe con un forte accento sulle nuove tecnologie. Quanti siano poi gli esperti a disposizione del governo è difficile a dirsi. La squadra di Colao conta 17 membri, contro i 74 di Pisano e circa un centinaio, tra dirigenti e coordinatori, al servizio della ministra dell' Istruzione Lucia Azzolina.

 

lucia azzolina lucia azzolina

C' è poi il comitato tecnico scientifico della Protezione civile che è cresciuto negli ultimi giorni passando da 7 a 12, ma ci sono uomini che fanno parte di più commissioni, consulenti in prestito e task force nate in modo informale, senza un decreto che ne indicasse i componenti, come accaduto al ministero della Salute per la commissione poi confluita all' interno del comitato operativo della Protezione civile. Al governo, il compito - o il miracolo - di fare sintesi.

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

FLASH! - AVVISATE IL VICE PRESIDENTE DEL CSM, FABIO PINELLI, CHE DOPO IL SUO INCONTRO CON MELONI SÌ È PUBBLICAMENTE ALLINEATO AL GOVERNO NELLA SCONTRO CON I MAGISTRATI SUGLI IMMIGRATI, IL CONTRARIO DI CIÒ CHE PREVEDEREBBE IL SUO RUOLO DI GARANTE DELL’AUTONOMIA E DELL’INDIPENDENZA DELL’ORDINE GIUDIZIARIO, L’IRRITAZIONE DI MATTARELLA, PRESIDENTE DEL CSM, È COMPLETA. E AL PROSSIMO CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA, IL CAPO DELLO STATO AVREBBE IN MENTE DI PARTECIPARE DI PERSONA…

FLASH! - LE ROGNE PER SALVINI NON FINISCONO MAI. IL 15 DICEMBRE SI TERRÀ IL CONGRESSO DELLA LEGA LOMBARDA, CHE RACCHIUDE IL MAGGIOR NUMERO DI ISCRITTI AL CARROCCIO: IL CANDIDATO STRAFAVORITO (DATO AL 70%) È L’ANTI-SALVINIANO MASSIMILIANO ROMEO, CAPOGRUPPO AL SENATO. LO SFIDA LUCA TOCCALINI, FEDELE ALL’AMMACCATO CAPITANO. IL PRESIDENTE DELLA REGIONE LOMBARDIA ATTILIO FONTANA, GIUNTO AL SECONDO MANDATO, ORMAI SI SENTE LIBERO DAL GIOGO DI SALVINI E APPOGGIA ROMEO. NON SOLO: SI STA ALLEANDO AL COMPETITOR DEL NUMERO UNO DELLA LEGA, LUCA ZAIA…

VENETO DI PASSIONE PER SALVINI – IL “CAPITONE” PROVA AD ALZARE LA CRESTA E USCIRE DALL’ANGOLO: “CHIEDEREMO IL VENETO E IL TERZO MANDATO PER ZAIA”. MA SA BENE CHE IL DESTINO DELLA REGIONE, VERO FORTINO E CASSAFORTE DEL CARROCCIO, È SEGNATO: GIORGIA MELONI VUOLE METTERE LE MANI SUL NORD-EST. E COME DARLE TORTO? FORZA ITALIA CON L'8% GOVERNA PIEMONTE, SICILIA, BASILICATA E CALABRIA. LA LEGA, CON UNA PERCENTUALE SIMILE, HA IN MANO VENETO, LOMBARDIA E FRIULI. PERCHE' LEI, CHE GUIDA IL PARTITO DI MAGGIORANZA RELATIVA, DOVREBBE ACCONTENTARSI DI LAZIO, ABRUZZO E MARCHE? - LO PSICODRAMMA NEL CARROCCIO È INIZIATO DOPO CHE IL MITE LUCA ZAIA È USCITO ALLO SCOPERTO (“SE PERDIAMO QUI VA TUTTO A ROTOLI”). A VENEZIA SI PREPARA LA SCISSIONE, CON UNA “LISTA ZAIA”...

DAGOREPORT! MONTANELLI E FALLACI SCANSATEVE! AI GIORNALISTI DEL “CORRIERE DELLA SERA” SI INSEGNA A SCRIVERE IN MODO “INCLUSIVO” CON UN CORSO ON-LINE - L’ULTIMA FOLLIA DEL POLITICAMENTE CORRETTO APPLICATA ALL’EDITORIA SERVIRA’ PER APPRENDERE UN “USO NON SESSISTA DELLA LINGUA ITALIANA” E PER “EVITARE L’USO DEL MASCHILE SOVRAESTESO”: IN PRATICA, IL MATTINALE DEI CARABINIERI RISULTERÀ IN FUTURO MOLTO PIÙ ACCATTIVANTE DEI TITOLI INCLUSIVI - SUL LAVORO BISOGNA EVITARE LE MICRO-AGGRESSIONI, TIPO L’UOMO CHE SIEDE A GAMBE SPALANCATE (LA DONNA MAI?) - PER NON FARSI MANCARE NULLA ARRIVANO LE INDICAZIONI SU COME CHIAMARE I NERI E I TRANS -INSOMMA, CONTINUANDO CON QUESTA FINTA E IPOCRITA “ECOLOGIA DEL LINGUAGGIO” POI NON LAMENTATEVI SE TRIONFA TRUMP!