FUNERALI PER LE VITTIME DELLA STRAGE A CHARLIE HEBDO
Una bara ricoperta di scritte e disegni. Montreuil, la banlieue di Parigi dove viveva Tignous, celebra così uno dei disegnatori uccisi nella strage a Charlie Hebdo. «Abbiamo ricevuto tante testimonianze d’affetto», racconta la moglie, Chloé Verlhac, ricordando come il vignettista, 57 anni, non risparmiasse nessuno nei suoi disegni, praticando spesso un’ironia pesante. «Dobbiamo continuare a difendere la laicità, soprattutto nelle scuole », continua la vedova, davanti al ministro della Giustizia Christiane Taubira, venuta a rendere un ultimo omaggio. «Mio marito e gli altri disegnatori di Charlie Hebdo erano pacifisti e non violenti».
FUNERALI PER LE VITTIME DELLA STRAGE A CHARLIE HEBDO
L’arrivo della bara coperta di vignette nella sede del municipio è stata accompagnata da un lungo applauso. Tra le prime a prendere la parola, Coco, la disegnatrice che è stata presa in ostaggio dagli attentatori per entrare nella redazione. «Il nostro giornale continuerà a vivere» ha detto la donna chiamando il collega semplicemente “Titi” e definendolo «genio del colore».
FUNERALI TIGNOUS - CHARLIE HEBDO
«Tu non avevi mai paura. Non temere, neanche noi» ha continuato Coco. «Dico così, ma non è vero. Sono morta di paura e vorrei che tu ora potessi darmi un abbraccio paterno, rassicurandomi ». Tra il discorso della vedova e quello di Christiane Taubira, è stato intonato il canto Bella Ciao accompagnato da uno struggente violino.
FUNERALI TIGNOUS - CHARLIE HEBDO
Tignous è stato poi sepolto al cimitero del Père-Lachaise, dove Wolinski è stato cremato nel pomeriggio. L’urna con le ceneri del disegnatore ottantenne dall’immaginazione fertile e corrosiva è stata inumata nel cimitero di Montparnasse. La famiglia aveva esposto uno degli ultimi disegni di Wolinski: una coppia mentre fa l’amore, la donna che tende la mano verso un altro uomo che vola in cielo, dirigendosi verso San Pietro.
FUNERALI PER LE VITTIME DELLA STRAGE A CHARLIE HEBDO 3
«Per tutti sei ancora vivo. Ma per me, non ci sei più», ha scritto la figlia, Elsa, in una toccante lettera di addio pubblicata sulla rivista Elle . «Visto che sei morto, mi dirai finalmente se Dio esiste», continua la donna rivolgendosi al papà. «Tutti ti immaginano in Paradiso, circondato da ragazze nude e ridono. Ma io, io so quello che stai facendo. Molto probabilmente hai chiesto una matita per disegnare un tavolo, dei fogli e una lampada. E ora, sicuramente starai disegnando una copia della mamma perché sia con te lassù».
Centinaia di persone hanno sfilato a Bernay, in Normandia, davanti allo striscione “Je suis Francky” in onore del poliziotto Franck Brinsolaro, 49 anni, guardia del corpo del direttore Charb. La moglie, giornalista di un quotidiano locale, ha camminato nel corteo funebre con la tessera da cronista alzata verso il cielo.
Altri funerali dei membri di Charlie Hebdo sono stati organizzati in forma privata, come ad esempio per l’economista Bernard Maris e la psichiatra Elsa Cayat. Anche la famiglia di Cabu, il padre di “Beauf”, lo stereotipo del conservatore francese della classe media, ha scelto delle esequie intime, celebrate già mercoledì.
Stessa scelta per il vignettista Honoré, che sarà sepolto stamattina: i parenti non hanno voluto comunicare né luogo né ora delle esequie. I funerali del direttore e patron del settimanale, Charb, 47 anni, si svolgeranno invece oggi a Pontoise, la città non lontano da Parigi dove era cresciuto l’ enfant terrible del settimanale. In mattinata si svolgerà un incontro con la famiglia e la redazione di Charlie Hebdo, non aperto al pubblico, ma ritrasmesso su degli schermi esterni, in piazza. La sepoltura avverrà nel piccolo cimitero locale, in forma strettamente privata.
wolinski e tignous di jef aerosol