Giovanna Vitale per “la Repubblica”
IMAGINE ONLUS - IGNAZIO MARINO
Si difende dall’inchiesta per truffa, «sono parte lesa», e continua a martellare Angelino Alfano, «segretario del partito di Alemanno, accusato di associazione mafiosa, quando si candidò a sindaco contro di me». Il terzo affondo in tre giorni contro il ministro dell’Interno.
Ha cambiato strategia, Ignazio Marino.
Stufo degli attacchi sulle sue vacanze ai Caraibi mentre in città infuriava la polemica sui funerali-show del boss Casamonica, infastidito dalla decisione del consiglio dei ministri che il 27 agosto ha chiuso il “caso Roma” affidando al prefetto Gabrielli il ruolo di tutor sugli atti del Campidoglio, il chirurgo dem è passato al contrattacco. Puntando il Viminale per colpire l’intero governo. E mandare un messaggio chiaro: a fare il capro espiatorio, io non ci sto più.
Specie dopo che è stata resa nota l’indagine sulla sua onlus Imagine. «Ho denunciato prima delle elezioni 2013 un dipendente infedele e sono certamente parte lesa, non sono assolutamente preoccupato», ha spiegato ieri Marino ai microfoni del Tg3. Per poi rilanciare, a proposito dell’elicottero che ha sparso petali sul feretro di Casamonica: «Stiamo per iniziare un Giubileo, il primo dopo l’11 settembre e l’inizio dell’aggressione dell’Isis. La sicurezza non doveva certo garantirla il Comune: ci sono delle agenzie dello Stato che devono proteggere lo spazio aereo della capitale d’Italia».
IMAGINE ONLUS - IGNAZIO MARINO
E se qualche giorno fa ha bollato come «datato » il dossier presentato da Alfano in consiglio dei ministri — dove «era sbagliato che presenziassi perché in quella sede si doveva giudicare se Roma con la mia amministrazione era ancora infiltrata dalla mafia, come ai tempi di Gianni Alemanno» — è perché «in questi due anni è stato fatto moltissimo: abbiamo pulito la casa del sindaco precedente, che adesso è indagato per associazione mafiosa e che tra l’altro era il candidato sindaco del partito di cui Angelino Alfano era il segretario, e ora ricostruiamo la città».
ignazio marino alla manifestazione antimafia capitale
Ne ha per tutti, Marino. Per Rutelli, che nel Duemila ricevette «2mila milioni di euro, mentre il nostro sarà il Giubileo dello spirito ». E per il suo assessore anti-romanista Esposito: «Credo che un sindaco non debba partecipare a dibattiti calcistici, ho raccomandato a tutti di occuparsi delle proprie aree strategiche».
Dura la replica di Alemanno: «L’unica arma che rimane a Marino per salvarsi dal disastro creato dalla sua incapacità è scaricare la colpa sulla mia amministrazione ». Sarcastico il pd Anzaldi: «Visto il polverone alzato contro il Viminale, meglio che sia rimasto in ferie per il cdm su Roma».