SUGLI INCARICHI NEL PD, ELLY SCHLEIN E’ GIA RIUSCITA A FARE INCAZZARE TUTTI (PERFINO LA EX COINQUILINA CHIARA GRIBAUDO) - COTTARELLI MEDITA DI USCIRE, L'EX CAPOGRUPPO MARCUCCI È PRONTO A RICONGIUNGERSI CON RENZI, I CATTOLICI DI CASTAGNETTI SONO IN SUBBUGLIO - RISCHIA DI SALTARE LA NOMINA NELLA SEGRETERIA DELLA MOGLIE DI FRANCESCHINI, MICHELA DI BIASE, ARTEFICE DELLA CANDIDATURA DI ELLY – PADELLARO: "LE CORRENTI NEL PD HANNO TRATTO NUOVA LINFA DAL VOTO NEI GAZEBO. UNA DONNA SOLA AL COMANDO HA MESSO IN ALLARME VECCHI E NUOVI POTENTATI"

-

Condividi questo articolo


Estratto dell'articolo di Antonio Padellaro per il “Fatto quotidiano”

 

(...)

GRIBAUDO SCHLEIN GRIBAUDO SCHLEIN

Domanda: visto che la presa di potere della Schlein, sulla spinta del favore popolare ha generato sondaggi assai favorevoli al Pd (si parla di un milione di voti in più) come interpretare la germinazione di nuove correnti e sottocorrenti?

 

Tre le principali ipotesi al vaglio degli studiosi. 1) Il correntismo è connaturato al Pd che in esso trova il suo naturale habitat e si propaga come l’edera sui muri, resistente a qualsiasi defoliante.

2) Le correnti hanno tratto nuova linfa dal voto nei gazebo. Tra i militanti che sono rimasti in fila per ore segnalati fan a frotte di Area e Giovani Turchi (tesi non del tutto verificata al pari dell’esistenza dei marziani).

 

3) La novità di una donna sola al comando ha messo in allarme vecchi e nuovi potentati che scavano trincee, alzano cavalli di Frisia e marcano il territorio. Sarebbe questo il motivo che spinge la segretaria a introdursi negli uffici del Nazareno solo nelle ore notturne quando gli allarmi collegati con casa Franceschini sono disattivati.

 

chiara gribaudo elly schlein chiara gribaudo elly schlein

 

SCHLEIN-CONTE, ALLEANZA FRAGILE

Antonio Bravetti e Carlo Bertini per “la Stampa”

 

(...)

 

Sotto i riflettori c'è Franceschini, al punto che rischia di saltare la nomina della moglie, Michela Di Biase, nella segreteria. «Sarebbe uno strapotere eccessivo», frenano i puristi. I maligni del Pd raccontano pure che l'intesa con Chiara Gribaudo, amica ed ex convivente di Schlein, coordinatrice della sua campagna nei territori, si sia raffreddata dopo la nomina a vicepresidente e non capogruppo, decisione che le avrebbe lasciato l'amaro in bocca. Anche se Gribaudo va sempre in tivù per il Pd e Schlein pare avesse già deciso di prendere a Roma un appartamento più ampio la sera della vittoria.

 

michela di biase elly schlein 1 michela di biase elly schlein 1

Insomma, in principio ci fu l'entusiasmo. E poi, come accade sempre nel magico mondo dem, gelosie e malumori sono venuti a galla, mettendo in discussione il nuovo ordine regnante della sovrana, che ha tenuto tutti alla larga decidendo sempre da sola e con pochi intimi. «Alla faccia della gestione collegiale promessa all'atto della sua proclamazione», dicono i tanti fuori dal suo perimetro più stretto.

 

A un mese dalla sua incoronazione, arrivano i primi abbandoni e i primi mugugni, in attesa di nuove collocazioni nella segreteria: organo esecutivo e di potere. Schlein oggi ne doveva discutere con Stefano Bonaccini, ma il round per decidere se dare alla minoranza sconfitta al congresso 4 dei 15 incarichi totali previsti da statuto, potrebbe tenersi domani a Modena, dove i due sono attesi a una serie di incontri.

 

michela di biase elly schlein 1 michela di biase elly schlein 1

A prendere le distanze è Carlo Cottarelli, ex Fondo Monetario Internazionale, economista, critico sulla svolta radical e sulla ricerca di alleanze con M5s; per le stesse ragioni l'ex capogruppo Andrea Marcucci guarda al Terzo Polo, pronto a ricongiungersi con Renzi; l'ex deputata Alessia Morani avvisa sul «rischio di una fuga silenziosa di un pezzo di elettorato». I cattolici di Pierluigi Castagnetti sono in subbuglio su adozioni gay e maternità surrogata: Famiglia Cristiana si chiede se vi sia posto per loro nel nuovo Pd, Beppe Fioroni è già uscito sdegnato, Graziano Delrio fa il pompiere. Andrea Orlando dicono sia perplesso sulle mosse interne, la sinistra dem sta a guardare cosa farà la segretaria con chi l'ha appoggiata, senza però essere messo a parte delle decisioni iniziali.

 

carlo cottarelli foto di bacco (3) carlo cottarelli foto di bacco (3)

La "destra" del Pd è sull'orlo di una deflagrazione: Lorenzo Guerini è combattivo, Base Riformista rivendica deleghe pesanti in segreteria per Simona Bonafè, Davide Baruffi e per Alessandro Alfieri quella ambita degli Esteri: già riservata, nelle intenzioni della segretaria, a Peppe Provenzano... (...)

MARCUCCI RENZI MARCUCCI RENZI

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – QUANDO IL BRACCIO DESTRO IN ITALIA DI ELON MUSK, ANDREA STROPPA, EVOCA IL COMPLOTTONE SULLE MAZZETTE-SOGEI, NON HA TUTTI I TORTI - L'ARRIVO DEI SATELLITI DI MUSK, ALTERNATIVA ALLA COSTOSISSIMA FIBRA, HA FATTO SALTARE GLI OTOLITI A KKR-FIBERCOP E OPENFIBER: LA DIGITALIZZAZIONE BALLA SUI MILIARDI DEL PNRR - NON SOLO: È IN ATTO UNA GUERRA APERTA DI STARLINK A TIM PER OTTENERE L'ACCESSO ALLE FREQUENZE NECESSARIE PER CONNETTERE LE STAZIONI DI RICEZIONE SATELLITARE AI TELEFONINI - NON E' FINITA: INFURIA LA  BATTAGLIA TRA KKR E PALAZZO CHIGI SU OPEN FIBER..

DAGOREPORT - AL CUOR DI GIULI NON SI COMANDA! ACCECATO DAL FASCINO DARDEGGIANTE DI FRANCESCO SPANO, IL MINISTRO BASETTONI L’HA DESIGNATO SUO CAPO DI GABINETTO. MAI NOMINA FU TANTO SCIAGURATA: COLLABORATORE DI GIULIANO AMATO E DI MARIA ELENA BOSCHI, SEGRETARIO GENERALE AL MUSEO MAXXI EPOCA MELANDRI, IL TENEBROSO SPANO FU TRAVOLTO NEL 2017 DA UNO SCANDALETTO CHE LO COSTRINSE, TRA L'ALTRO, A DICHIARARE LA SUA OMOSESSUALITÀ - UN PEDIGREE LONTANO UN VENTENNIO DAI VALORI DI “IO SONO GIORGIA: SONO UNA DONNA, SONO UNA MADRE, SONO CRISTIANA” - AGGIUNGERE L’ARROGANZA IN GILET DAMASCATO DI GIULI-RIDENS CHE SE N’È ALTAMENTE FREGATO DI COMUNICARE AI SOTTOSEGRETARI MANTOVANO (ULTRA-CATTOLICO) E FAZZOLARI (ULTRA-TUTTO), DELLA SUA VOLONTÀ DI NOMINARE IL SUO COCCO GAIO E DE SINISTRA - L’INCAZZATURA DELLA FIAMMA TRAGICA DEFLAGRA AL PENSIERO CHE SPANO PARTECIPERÀ AI PRE-CONSIGLI DEI CDM. METTERÀ PIEDE NEL SANCTA SANCTORUM DEL GOVERNO, OCCHI E MANI E ORECCHIE SUI DOSSIER IMPORTANTI, E PER UNA SQUADRA DI GOVERNO OSSESSIONATA DAI COMPLOTTI, ESASPERATA DAI TRADIMENTI E INFILTRATA DAGLI “INFAMI” LA SUA PRESENZA SARÀ COME GETTARE BENZINA SUL FUOCO

DAGOREPORT - A METÀ NOVEMBRE SI CONOSCERÀ IL DESTINO DELL’ARMATA BRANCAMELONI: RIMPASTO SÌ, RIMPASTO NO? - LA MELONI VORREBBE LIBERARSI DI MINISTRI INCAPACI O IMPALPABILI E TAJANI SAREBBE BEN FELICE DI SOSTITUIRE LO ZOPPICANTE ZANGRILLO (PUBBLICA AMMINISTRAZIONE), L’INESISTENTE BERNINI (UNIVERSITÀ), L’INCONCLUDENTE PICHETTO FRATIN (AMBIENTE E SICUREZZA ENERGETICA), EREDITATI DALLA GESTIONE BERLUSCONI-FASCINA-RONZULLI - IL MINISTRO DELLA SALUTE SCHILLACI NON VEDE L’ORA DI GIRARE I TACCHI VISTO COME È RIDOTTO IL SISTEMA SANITARIO ITALIANO - TRABALLA DANIELA SANTANCHE’ (IN POLE C’E’ FOTI), PER IL DOPO-FITTO SCALPITA CIRIELLI, MELONI VORREBBE SILURARE URSO E "RICOMPENSARE" RAMPELLI - SALVINI E LE SMANIE DI VANNACCI: SOGNA DI FARE IL MINISTRO…