Da open.online
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La magra consolazione per il partito del senatore ex grillino è di aver superato il M5s a Milano. La beffa è stata fermarsi a pochissimi voti dalla soglia di sbarramento
Quel 2,99 per cento per Gianluigi Paragone grida vendetta. Secondo il leader di Italexit, candidato sindaco a Milano, dietro il risultato della sua lista ci potrebbe essere una manina che ha voluto escluderlo dal Consiglio comunale: «Se è vero che ci siamo fermati al 2,99% – ha detto – è chiaro che hanno fatto la porcata per tenerci fuori».
I risultati definitivi delle elezioni comunali a Milano dicono che il Pd resta il primo partito tornando a superare il 30%, Fratelli d’Italia quadruplica i suoi voti rispetto al 2016, mentre il Movimento 5 Stelle fa il percorso inverso rispetto al partito di Giorgia Meloni e dal 10% scende al 2,7%. E viene superato anche dal movimento di Gianluigi Paragone Italexit che però rimane lui pure fuori dal consiglio comunale fermandosi al 2,99%, a un soffio dalla soglia di sbarramento del 3%.
Per quanto riguarda i sindaci, a scrutinio terminato (1248 sezioni su 1248), il sindaco uscente Giuseppe Sala è stato confermato al primo turno con 277.478 preferenze (50 mila in più rispetto al primo turno del 2016), pari al 57,73% dei votanti. Lo sfidante del centrodestra Luca Bernardo ha ottenuto 153.637 voti pari al 3,97%. Gianluca Paragone con 14.366 voti, ha superato la candidata del M5s, Layla Pavone con 12.953 voti.
I conti non tornano
A Paragone non sembra vero di aver mancato il seggio di palazzo Marino, soprattutto dopo aver osservato l’andamento dello scrutinio: «Siamo sempre stati sopra il 3% e solo all’ultimo siamo scesi al 2,99. Ora vediamo cosa esce. Il 2,99 fa sorridere per quanto è sporca». L’ex senatore grillino non esclude anche di far ricorso per riconteggiare i suoi voti. Ma intanto festeggia i risultati del suo partito in generale: «a Roma alle supplettive al 4,1%. A Milano abbiamo superato i 5stelle con Conte che è venuto qui, quindi siamo soddisfatti di questa prima uscita».
La prima di una lunga serie, secondo Paragone, convinto che i numeri delle ultime ore possano solo aumentare: «Sappiamo di esserci, che quei voti ci sono e fra un anno alle regionali Italexit ci sarà. Io mi metto pancia a terra e da domani mi rimetto a girare l’Italia». (ANSA).
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