CITTADINANZA, LINEA DURA DELLA LEGA “RICHIESTA SOSPESA PER REATI GRAVI”
ANTONIO TAJANI - MATTEO SALVINI - MEME BY VUKIC
La Lega lancia l’ennesimo segnale contro qualsiasi apertura a modifiche della legge sulla cittadinanza. Non solo una nuova chiusura a Forza Italia dal vicesegretario Andrea Crippa ( «Sia chiaro: non saremo mai d’accordo a votare lo Ius scholae o qualsiasi altra proposta che accorci i tempi per concedere la cittadinanza italiana. La legge va bene così com’è e non si tocca») ma ora anche un ordine del giorno che preveda la sospensione della richiesta di cittadinanza per chi sia accusato di reati gravi.
L’atto, a prima firma della deputata leghista Laura Cavandoli, verrà presentato nella discussione sul ddl sicurezza che riparte a Montecitorio da domani.
L’odg mira a impegnare il governo «a ricusare la cittadinanza agli stranieri condannati per gravi delitti verso lo Stato e verso le persone. Inoltre, se durante il procedimento per acquisire la cittadinanza ci sono dei gravi reati contestati, si chiede di sospendere il termine che permette di arrivare al rilascio — spiega a la deputata — Chiaramente se c’è un’assoluzione la sospensione viene cancellata mentre se invece si arriva a condanna è chiaro che l’effetto è quello di precludere la cittadinanza». L’odg La deputata della Lega Laura Cavandoli che firma l’odg.
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IUS SCHOLAE, LA ROAD MAP DI FORZA ITALIA ALTOLÀ LEGA: ORA STRETTA SUI PERMESSI
Francesco Bechis per “il Messaggero” - Estratti
Sarà anche un fuori-programma, come ha fatto intendere la premier Giorgia Meloni, ma intanto si è preso i riflettori del dibattito politico di questa ripresa post-agostana. Parliamo dello Ius Scholae, la legge sulla cittadinanza che ora divide la maggioranza e fa sguainare le spade a Lega e Forza Italia. Antonio Tajani, vicepremier e leader azzurro, non ha intenzione di fare passi indietro.
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Al contrario: come ha spiegato a questo giornale, ha dato mandato ai suoi capigruppo alla Camera e al Senato Paolo Barelli e Maurizio Gasparri, in un pre-vertice a cui è seguito venerdì il faccia a faccia con la premier e gli alleati, di «studiare» una proposta di legge sulla cittadinanza agli stranieri che studiano nel nostro Paese. Fumo negli occhi del Carroccio.
Dopo i ripetuti no di Matteo Salvini, «non è nel programma», torna all'attacco Andrea Crippa, vicesegretario e braccio destro del "Capitano". Ius Scholae? «Non è certo una priorità», l'affondo dell'hardliner di via Bellerio. Segue la messa in mora degli alleati: «La Lega, sia chiaro, non sarà mai d'accordo a votare lo Ius Scholae o qualsiasi altra proposta che accorci i tempi per concedere la cittadinanza italiana», rincara parlando con Affariitaliani.it. Si preannuncia un match agguerrito. Per Salvini il dossier Ius Scholae non è neanche da prendere in considerazione. A scanso di equivoci, il segretario ha dato mandato ai suoi di rilanciare con una stretta sui permessi.
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