“IL 20-30% DEI CITTADINI TEDESCHI NON CONDIVIDE LA FORNITURA DI ARMI ALL’UCRAINA” – IL CANCELLIERE TEDESCO, OLAF SCHOLZ, SI FA USCIRE DI BOCCA QUELLO CHE TUTTI SANNO (ED EVITANO DI DIRE): L’OPINIONE PUBBLICA EUROPEA INIZIA A ESSERE STANCA DEL SOSTEGNO ALL’UCRAINA. “DOBBIAMO TENERLO PRESENTE SE VOGLIAMO RESTARE UNITI COME SOCIETÀ. MOLTI PENSANO CHE LA LINEA PRUDENTE DEL GOVERNO SIA GIUSTA". CHISSÀ INVECE CHE PENSANO GLI ITALIANI...

-

Condividi questo articolo


 

Da www.ilfattoquotidiano.it

 

OLAF SCHOLZ MARIO DRAGHI OLAF SCHOLZ MARIO DRAGHI

La priorità è quella di non “arrivare a un conflitto diretto tra Russia e Nato“, anche se Berlino resta impegnata nel sostenere “al massimo l’Ucraina” anche col rifornimento di “armi molto importanti in questa guerra, artiglieria e difesa aerea” ma “nessuna azione unilaterale”.

 

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz, in un’intervista su Repubblica, torna a parlare del conflitto ucraino e delle conseguenze anche sul piano del fabbisogno energetico

bundeswher esercito tedesco bundeswher esercito tedesco

 

E per quanto nei giorni scorsi le ministre degli Esteri e della Difesa tedesche, Annalena Baerbock e Christine Lambrecht abbiano chiesto in una lettera inviata al ministro delle Finanze Christian Lindner di aumentare il budget di aiuti militari all’Ucraina di un altro miliardo e mezzo di euro per il prossimo anno, portando il totale a 2,2 miliardi, Scholz, in coda all’intervista, sottolinea: “La mia impressione, parlando con i cittadini, è che il 20-30 per cento di loro non condivida né la politica delle sanzioni, né la fornitura di armi. Vale – dice – per gli elettori di quasi tutti gli orientamenti politici”.

 

annalena baerbock annalena baerbock

E aggiunge che “molti pensano che la linea prudente del governo sia quella giusta” e che “il ventaglio di opinioni è quindi molto ampio. Dobbiamo tenerlo presente se vogliamo restare uniti come società”.

 

Il richiamo a una via alternativa a quella del riarmo era stato anche al centro dell’intervento del presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel corso dall’evento di Sant’Egidio, “Il grido della pace”, che ieri a Roma ha riunito centinaia di leader di tutte le religioni. Mattarella ha sottolineato l’urgenza di “una pace che non ignori il diritto a difendersi e non distolga lo sguardo dal dovere di prestare soccorso a un popolo aggredito.

 

MARIO DRAGHI OLAF SCHOLZ MARIO DRAGHI OLAF SCHOLZ

In Ucraina, come altrove, occorre riannodare i fili dell’umanità che la guerra spezza: vite, famiglie, legami umani e sociali”. Per il capo dello Stato italiano “è anzitutto una sfida in Europa e per l’Europa”, motivo per cui l’Europa deve ricoprire un ruolo di “garante” perché “la sciagurata guerra mossa dalla Russia rappresenta una sfida diretta ai valori della pace”. L’idea di fare prevalere la diplomazia sulle armi è anche protagonista della manifestazione della pace prevista a Roma il prossimo 5 novembre, senza simboli di partito, per il cessate il fuoco e l’avvio dei negoziati

 

Il cancelliere tedesco, parlando dei rifornimenti militari a Kiev, spiega che Berlino nei giorni scorsi ha “consegnato l’Iris-T , il sistema di difesa area più moderno al mondo, che nemmeno il nostro esercito possiede” e sottolinea come la Germania abbia “garantito la consegna all’Ucraina di oltre 100 carrarmati che possono essere utilizzati immediatamente, provenienti da Repubblica ceca, Slovacchia, Slovenia, Grecia”.

 

ZELENSKY - DRAGHI - SCHOLZ - MACRON ZELENSKY - DRAGHI - SCHOLZ - MACRON

“La logistica, i pezzi di ricambio e le munizioni per questi carrarmati sono disponibili in Ucraina. Stiamo cercando di garantire rifornimenti anche da altri Paesi. Ma resta il fatto che la fornitura di armi è legata a un principio molto chiaro: nessuna azione unilaterale“, aggiunge, rispondendo a una domanda sui Leopard.

 

Quanto invece al gas russo, precisa: “Sapevo che andava bene usare il gas russo a basso costo, ma non potevamo permetterci di esserne dipendenti, bisognava attingere anche ad altre fonti di approvvigionamento“. “Dopo la nomina a cancelliere ho chiesto ai dipartimenti responsabili cosa avremmo fatto se dalla Russia non fosse più arrivato il gas. Purtroppo non esistevano piani – afferma – Il gas naturale non è il nostro futuro. La Germania sarà clima-neutrale entro il 2045″. “A quanto sappiamo oggi – conclude – supereremo l’inverno, ma esistono circostanze esterne su cui non abbiamo potere”.

carro armato leopard carro armato leopard

EMMANUEL MACRON OLAF SCHOLZ EMMANUEL MACRON OLAF SCHOLZ

ROBERT HABECK OLAF SCHOLZ CHRISTIAN LINDNER ROBERT HABECK OLAF SCHOLZ CHRISTIAN LINDNER

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – PER VEDERE FINALMENTE IL TRIONFO DI "TELE-MELONI", LA DUCETTA E GIAMPAOLO ROSSI HANNO DOVUTO INGOIARE UN BEL ROSPO: ROBERTO SERGIO COME DG È STATO IMPOSTO DA MATTEO SALVINI – DI FRONTE ALL'ULTIMATUM LEGHISTA (''O SERGIO DG, O SALTA ROSSI"), LA "NANA MALEFICA" (COPY CROSETTO) HA COSTRETTO IL “FILOSOFO DI COLLE OPPIO" A PIEGARE IL CAPINO - ROSSI ERA CADUTO IN DISGRAZIA PRESSO LA FIAMMA TRAGICA A CAUSA DEL DUPLEX CHIOCCI-SERGIO. E SOLO GRAZIE A BRUNO VESPA E' POI RIUSCITO A TORNARE NEL CUORE DELLA MELONA – IN CRISI DI ASCOLTI E SENZA IDEE, ROSSI SPERA IN UNA NUOVA “RAISET” INCIUCIONA. MA PIER SILVIO E' LONTANO - DOPO IL RISULTATO DEL VOTO DELLE TRE REGIONI, SI DECIDERA' IL DESTINO DI SIMONA AGNES - E SALVINI CARICA IL PISTOLONE DEL TAGLIO AL CANONE RAI…

L'INESAURIBILE BALLO IN MASCHERA DI GIORGIA MELONI - SULLA SCRIVANIA HA QUATTRO MASCHERE E LE USA CINICAMENTE PER UCCELLARE CHI HA DAVANTI: ROBA DA FAR VENIRE UN COCCOLONE A UN CAMALEONTE - UNA ZELIG IN GONNELLA DOTATA DI FACCIA DI BRONZO CHE DA DESTRA VA AL CENTRO, DA BIDEN RITORNA A TRUMP, SFANCULA DUE VOLTE URSULA E POI INVITA IL PPE AL CONGRESSO DEI CONSERVATORI – LA MELONA CHE UNA VOLTA  RUGGIVA CONTRO I "POTERI FORTI INTERNAZIONALI" E VOLEVA STATALIZZARE L'ITALIA, ECCOLA CHE AFFIDA LA RETE STRATEGICA DI TIM AL FONDO AMERICANO KKR, ED ORA STENDE IL TAPPETO ROSSO AL PIU' MILIARDARIO FONDO DEL MONDO, BLACKROCK, PER FARE CASSA SVENDENDO QUOTE DI ENI, POSTE, FERROVIE - NEL DUELLO CONTINUO LEGA-FORZA ITALIA SI INFILA LA MELONI A TARGHE ALTERNE: UNA VOLTA SPALLEGGIA IL CARROCCIO, LA TASSA SUGLI EXTRAPROFITTI, PER MANDARE UN MESSAGGIO AI FORZISTI E AI BERLUSCONI. UN’ALTRA, INVECE, SI AFFIANCA A TAJANI PER RALLENTARE LA RIFORMA DELL’AUTONOMIA CARA A SALVINI - UN BALLO IN MASCHERA PERMANENTE CHE VERREBBE SFRUTTATO DA UN’OPPOSIZIONE DECENTE. SE CI FOSSE...

DAGOREPORT – PERCHÉ MARINE LE PEN NON VOTA LA MOZIONE DI SFIDUCIA DELLA SINISTRA DI MELENCHON AL NEO GOVERNO DI MICHEL BARNIER? - LA DUCIONA DI FRANCIA TIENE IN PIEDI IL GOVERNO VOLUTO DA MACRON PERCHE' HA UNA FOTTUTA PAURA DI FINIRE IMPANATA E FRITTA NEL PROCESSO SUGLI ASSISTENTI PARLAMENTARI PAGATI DAL SUO PARTITO CON I FONDI EUROPEI: RISCHIA FINO A 10 ANNI DI CARCERE. E UNA VOLTA CONDANNATA, ADDIO AI SOGNI DI ELISEO. QUINDI: MEGLIO TENERSI BUONI I GIUDICI – QUEL VOLPINO DI MACRON LO SA E LA TIENE PER LA CROCCHIA LA VALCHIRIA TRANSALPINA…

FLASH – L’INCHIESTA SUI RAPPORTI TRA I GRUPPI ULTRAS E LE SOCIETÀ INTER E MILAN POTREBBE PRESTO ARRIVARE NELLA CAPITALE E SQUARCIARE IL VELO DI OMERTÀ SUI LEGAMI TRA CURVE DI ROMA E LAZIO E IL "MONDO DI MEZZO" CRIMINALE - LE RELAZIONI PERICOLOSE TRA I SUPPORTER LAZIALI E GLI ULTRÀ INTERISTI - CHISSÀ SE, NELLE PROSSIME SETTIMANE, VERREMO A SAPERE QUAL È LA VERA RAGIONE DELL’IMPROVVISO E INCOMPRENSIBILE ESONERO DI DANIELE DE ROSSI E DELLE CONSEGUENTI DIMISSIONI DI LINA SOULOUKOU...