“ABBIAMO UCCISO UNA VENTINA DI BAMBINI E FATTO SALTARE IN ARIA 50 PRIGIONIERI FERITI” – DUE MERCENARI RUSSI DELLA BRIGATA WAGNER (EX DETENUTI LIBERATI PER ESSERE MANDATI A COMBATTERE) CONFESSANO I TERRIBILI CRIMINI DI GUERRA CHE HANNO COMMESSO BAKHMUT A SOLEDAR, IN UCRAINA – IL LORO CAPO, IL “CUOCO DI PUTIN”, PRIGOZHIN NEGA DI AVER ORDINATO DI UCCIDERE DEI BAMBINI - LE DIFFICOLTÀ DELL’ESERCITO DI KIEV NEL DONBASS: I RUSSI SONO TRINCERATI DAL 2014 E I MILITARI UCRAINI NON RIESCONO A SFONDARE…

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Estratto dell’articolo di Lorenzo Cremonesi per il “Corriere della Sera”

 

Azamat Uldarov Azamat Uldarov

[…] A sottolineare la crudeltà della guerra giungono anche i titoli del sito d’informazione Ukrainska Pravda , che riprende le notizie diffuse da quello della dissidenza russa Gulagu.net , secondo il quale due ex commando della milizia mercenaria Wagner avrebbero confessato gli omicidi brutali di bambini ucraini nelle cittadine contese di Bakhmut a Soledar, situate poche decine di chilometri a nord di qui.

 

I due sono Azamat Uldarov e Alexei Savichev, entrambi ex detenuti di colonie penali in Russia liberati per decreto presidenziale l’anno scorso in cambio del loro reclutamento tra i ranghi della Wagner. I due avrebbero ammesso di avere ucciso una ventina di bambini, oltre ad avere fatto saltare in aria una fossa con 50 prigionieri feriti e alcuni dei loro che rifiutavano di obbedire all’ordine di uccidere gli ucraini appena catturati.

 

fosse comuni in ucraina 7 fosse comuni in ucraina 7

Uno dei due spiegherebbe anche di avere assassinato una bambina di cinque anni con un con un colpo alla testa. Il padrone-comandante della Wagner, Yevgeny Prigozhin, ha immediatamente reagito smentendo che i suoi uomini «sparino a donne e bambini» e riservandosi di affrontare meglio la vicenda dopo avere visionato il video. Troveremo e puniremo chi uccide i bambini», promette invece il capo dell’ufficio presidenziale a Kiev, Andriy Yermak.  […]

 

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«Nel Donbass la nostra lotta è resa più complicata da due fattori: i russi vi si sono trincerati sin dal 2014, e dunque risulta difficile scacciarli; in secondo luogo, dopo la fuga di massa verso occidente negli ultimi anni degli strati di popolazione legata al governo di Kiev, nel Donbass ormai i filorussi superano l’80 percento. I nostri soldati sono continuamente costretti a guardarsi alle spalle, le spie al servizio di Mosca collaborano col nemico», ammettono apertamente tra le unità dei Marines dispiegate nel settore di Bakhmut e sino a Marinka. […]

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