Estratto dell’articolo di Lorenzo De Cicco per “la Repubblica”
[…] Arianna Meloni appare allo stabilimento Blue Moon al Lido degli Estensi alle otto e tre quarti, l’aspettano 200 persone. È la prima apparizione da quando l’affare Boccia ha squassato mezzo governo e l’ex consulente-amante di Gennaro Sangiuliano continua a distillare allusioni e avvertimenti, tirando in ballo pure lei, la sorella d’Italia, e l’ex compagno, il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, che pare ormai fuori dal cerchio magico di Giorgia.
La presenza di Arianna alla festa di FdI in Emilia Romagna è un segnale al partito in tutto lo Stivale: si va avanti, come nulla fosse. O quasi. Voltare pagina, di fretta. La sorella della premier, che da un anno esatto ha i galloni di capo segreteria dei Fratelli, dopo tre mesi comizia in pubblico — l’ultima volta era in campagna per le Europee — e anzi prepara un mini-tour, che la porterà oggi a Cesenatico, sempre con la candidata governatrice emiliana Elena Ugolini, poi in Umbria, forse in Liguria, poi ancora a Brucoli nel Siracusano, per un raduno dei gruppi parlamentari.
[…] «Questa è l’estate di Arianna Meloni, è diventata una star!», l’accoglie benevolo il condirettore di Libero , Pietro Senaldi. «Vorrei essere più rilassata, ma il periodo è sicuramente un po’ teso», ammette lei. Si tratteggia come vittima: «È da un anno che mi tirano in mezzo, ma è tutto inventato. Qual è il gioco? Hanno provato ad attaccare Giorgia in tutti i modi, non ci sono riusciti allora passano dalle persone che le stanno più vicino, da Giambruno a me, chi frequentano... è morbosità. Ma se ne facciano una ragione: non molliamo».
Elogi à gogo per la sorella: «Parla benissimo tutte le lingue, ed è un po’ una novità in Italia» (prima c’era Mario Draghi). Difende Lollobrigida, dopo giorni di gelido silenzio sul suo declassamento interno: «Se ne facciano una ragione, fa il ministro perché è bravo. Non c’è nessuna questione di familismo. Non è cambiato niente. Lo cacciamo? Pietà, la sinistra è invidiosa. Noi siamo la bella politica».
Il caso Boccia? «È chiuso, direi anche basta: se n’è parlato fin troppo. Sangiuliano ha fatto un grande lavoro, ma si è voluto dimettere per una faccenda di gossip pompata dalla stampa. Noi non siamo ricattabili», dice attingendo al repertorio della sorella. Nega problemi di classe dirigente: «Non c’è solo Giorgia, siamo un esercito. Il mio ruolo? Mi occupo di tesseramento e di segreteria politica, uno dei tanti dipartimenti. Non sono il segretario, non passa tutto per me. C’è un presidente e io non mi voglio candidare al suo posto».
Poi applaude quando il deputato Francesco Filini, in ascesa dentro FdI, difende Francesco Tagliaferri, fedelissimo di Arianna nominato al vertice della partecipata Ales: «É esageratamente bravo», sentenzia Filini. Ma il timore di molti è che la tormenta pompeiana non si sia ancora esaurita. «Non so cosa sappia Boccia, ma se ha delle cose le tiri fuori», dice il capogruppo alla Camera, Tommaso Foti.
ARIANNA MELONI SINGLE SU TINDER - MEME
Dopo le settimane tribolate del caso Boccia, FdI prova a mostrarsi compatta, a dare l’idea della falange di sempre. Ma le ripercussioni dello scandalo politico mediatico che ha portato al siluramento dell’ex ministro della Cultura, all’indebolimento di Lollobrigida, alimenta spinte centrifughe che finora via della Scrofa era sempre riuscita a governare e reprimere. E così capita per esempio che a Roma, cuore pulsante del melonismo, vengano a galla iniziative che sin qui non erano mai state tollerate: mentre Arianna Meloni è lontana dal quartier generale, a Rieti si organizza una convention di corrente, capeggiata da Roberta Angelilli, vicepresidente della giunta del Lazio, sempre più traballante, di Francesco Rocca. Iniziativa che ha già indispettito l’ala dei rampelliani, spesso tacciati dal giro dei meloniani stretti di volersi strutturare: «Ma non erano proibite le correnti?».
MEME SULLA SEPARAZIONE TRA ARIANNA MELONI E FRANCESCO LOLLOBRIGIDA
Nervosismo, malumori che turbinano nel corpaccione del primo partito italiano.