1. DATI RUBATI: PM,GALLO ASSICURAVA PASSAPORTI A PREGIUDICATI
(ANSA) - C'è un capitolo sul "rilascio 'facile' dei passaporti" pur in "presenza di precedenti penali o di polizia" che richiedono procedure più lunghe o il "diniego" nell'indagine della Dda di Milano su una rete di presunti spioni che ha rubato e venduto informazioni riservate.
Come si legge negli atti, per la "collaborazione e disponibilità (...) pressochè totale" dell'apposito ufficio del Commissariato di Rho, nel Milanese, Carmine Gallo, l'ex super poliziotto ai domiciliari, "riesce ad assicurare a clienti e amici, anche pregiudicati" passaporti "spesso "merce di scambio" per avere "utilità per lui o per altri a lui legati".
2. CALAMUCCI, DA ANONYMOUS AL BUSINESS DEI DATI VENDUTI
(ANSA) - "Con loro, che sono più o meno 3mila persone condividiamo (...) uno dice abbiamo trovato 30 account violati a chi interessano?". Così Nunzio Samuele Calamucci, l'hacker della presunta banda di cyber-spie, che avrebbe messo sotto scacco settori dell'imprenditoria e della politica con ricerche a tappeto di informazioni su tutte le banche dati, descrive, intercettato, i "rapporti che intrattiene" con Anonymous, l'organizzazione che è riuscita in passato "addirittura a violare il sistema informatico del Pentagono".
carmine gallo samuele calamucci
Gli atti dell'inchiesta della Dda di Milano tracciano la figura di Calamucci, 44 anni di Bollate, nel Milanese, il vero "esperto informatico", la mente tecnologica del gruppo guidato anche dall'ex super poliziotto Carmine Gallo.
Il 44enne è socio di minoranza della Mercury Advisor, una delle tre società di investigazione privata al centro dell'indagine e sequestrate, ma è soprattutto lui, forte anche dell'esperienza con gli hacker di Anonymous, a "coordinare", scrivono i magistrati, il prelievo massiccio di informazioni dalle banche dati, ma anche il successivo passaggio di quei file tra i componenti della banda e attraverso canali sicuri, ad esempio con le "proton-mail", non intercettabili.
L’hard disk e il pc di Nunzio Samuele Calamucci
E' sempre Calamucci, secondo le accuse, a dirigere la squadra di "analisti", i cosiddetti "ragazzi", in parte non identificati, che materialmente fanno incetta di dati che finiranno nei report. Così come Carmine Gallo, però, intrattiene anche i rapporti coi "clienti", coloro che commissionano i dossieraggi. Tra questi, raccontano le carte dell'inchiesta, c'è chi offre anche centinaia di migliaia di euro.
Si tratta, scrive il pm Francesco De Tommasi, di Lorenzo Sbraccia, imprenditore romano "privo di scrupoli e ossessivamente proiettato verso l'acquisizione abusiva e illecita di informazioni riservate e segrete, da utilizzare per salvaguardare se stesso e i propri affari" e "per colpire quelli che ritiene essere sui nemici".
ENRICO PAZZALI ATTILIO FONTANA
Per ottenerle, si legge sempre negli atti dell'accusa, il 57enne, indagato, avrebbe "assicurato" a Calamucci e agli altri del gruppo "profitti annui" per oltre 400mila euro, ossia una "fetta importante degli utili conseguiti" dalla Equalize di Enrico Pazzali, amministrata da Gallo.
Calamucci è anche "l'ideatore e realizzatore" della piattaforma Beyond, un sistema che aggrega informazioni e che la banda nell'ultimo periodo era sempre più interessata ad usare per "business", ma anche, stando alle indagini, come arma di potere e ricatto. "Con i report che abbiamo noi in mano possiamo sputtanare tutta l'Italia", diceva intercettato Calamucci.
Samuele Calamucci - Carmine Gallo - LEONARDO MARIA DEL VECCHIO - Matteo Arpe