Michela Bompani per genova.repubblica.it - Estratti
Scatta la protesta dei circoli Pd della Liguria contro lo stallo romano, tra Pd e M5s, che non “libera” il candidato in pectore Andrea Orlando, bloccando, di fatto, la partenza della campagna elettorale. Diversi segretari dei circoli stanno preparando una lettera congiunta da inviare alla segretaria nazionale Elly Schlein, chiedendole di ufficializzare al più presto il candidato: «Siamo al paradosso, siamo tutti d’accordo sul nome di Orlando, abbiamo la coalizione, abbiamo un’occasione preziosa di poter finalmente vincere la Regione dopo nove anni di centrodestra e di Toti e stiamo perdendo settimane preziose per le meline della politica nazionale».
Le fibrillazioni sarebbero diffuse, si sfogano nelle riunioni delle segreterie provinciali, anche tra coloro che inizialmente la candidatura di Orlando non scaldava troppo. «Se i circoli iniziano a protestare con il partito, allora la situazione è davvero assurda», confermava ieri un dirigente dem.
E non sembra così remoto, vista l’atmosfera di forzata immobilità, che la protesta dei circoli possa portarsi dietro anche parte dell’establishment. Intanto, i contatti romani tra Pd e M5s, si sarebbero intensificati nelle ultime ore. «È giusto considerare proposte diverse – dicono alcuni iscritti – ma la scelta finale deve essere nell’interesse della coalizione», alludendo alla candidatura alternativa, nel campo largo, del senatore M5s Luca Pirondini che però un recentissimo sondaggio commissionato dal Pd darebbe come meno performante alle urne, rispetto all’ex ministro.
mateo renzi e luigi marattin con giuseppe conte e ettore licheri
Entrato in silenzio stampa di riflessione, Orlando ieri avrebbe commentato con i suoi l’intervista a Repubblica di Pirondini, ribadendo la disponibilità e la possibilità di ragionare su altri nomi, ma ricordando al senatore che nel 2015 Toti vinse non perché forte, ma perché il centrosinistra, con le sue divisioni, lo aiutò.
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Il tempo stringe
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Quando avrà il candidato, però il centrosinistra ligure dovrà misurare il perimetro della coalizione, a cominciare dall’alleanza con Italia Viva, che nel Comune di Genova siede nella giunta di centrodestra di Marco Bucci. Dalle ultime indiscrezioni, i renziani sarebbero pronti a lasciare la squadra del sindaco (dove siedono un assessore e un consigliere delegato, eletti in una lista civica), ma attenderebbero una richiesta formale da parte della coalizione.