Da open.online
Mentre Vladimir Putin si trova a dover fronteggiare il nemico interno Yevgeny Prigozhin, che ieri ha invitato il popolo russo alla ribellione, il mondo sta col fiato sospeso. Guarda, da lontano, cosa potrebbe succedere all’ombra del Cremlino dopo che il gruppo Wagner ha deciso di non seguire più la linea sia del presidente russo che del ministro della Difesa Shoigu.
La Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, «segue con attenzione gli eventi che si stanno svolgendo in Russia e che testimoniano come l’aggressione all’Ucraina provochi instabilità anche all’interno della Federazione Russa», riferisce in una nota Palazzo Chigi.
Più tardi è Meloni stessa a dichiarare in conferenza stampa con il cancelliere austriaco Karl Nehammer, dopo il bilaterale a margine dell’Europa Forum Wachau. «Stiamo seguendo gli sviluppi su quello che sta accadendo nelle ultime ore in Russia. La consapevolezza è di una situazione di caos all’interno della Federazione russa che stona un po’ con certa propaganda vista negli ultimi mesi», ha detto Meloni. «Sono accadimenti delle ultime ore – ha aggiunto – non è facile dire esattamente cosa stia succedendo: approfitto anche per annunciare alla stampa che, finito questo appuntamento a cui non ho voluto mancare, ho convocato i ministri competenti e l’intelligence italiana per avere elementi maggiori.
Yevgeniy Prigozhin e Vladimir Putin
Non posso fare pronostici su come le cose possono andare. C’è una riunione convocata a livello di ministri degli Esteri per ora, per fare il punto e cercare di scambiare le informazioni, siamo tutti in contatto». Stesso atteggiamento prudenziale lo mantengono il governo tedesco e quello francese. L’Eliseo aggiunge però che il capo dello Stato Emmanuel Macron «resta concentrato sul sostegno all’Ucraina».