Estratto dell'articolo di Alessio Gemma per repubblica.it
L’ultimo bersaglio del presidente della Regione Vincenzo De Luca è una dirigente del ministero della Cultura: Annalisa Cipollone, capo dell’ufficio legislativo.
"Io non conosco questa dottoressa Cipollone - attacca De Luca nel corso della diretta Facebook di venerdì 11 febbraio - ma la dirigente ci contesta alcune misure di semplificazione burocratica approvate dal consiglio regionale spiegando alla Regione cosa significano paesaggio e tutela del paesaggio. Voi pensate che con le centinaia di dottoresse Cipollone che abbiamo nei ministeri italiani saremo in grado di realizzare il Pnrr o al massimo potremo farci un brodino vegetale? Con le dottoresse Cipollone rischiamo di non muovere una foglia".
Pronta la replica di Dario Franceschini: “L’avvocato Annalisa Cipollone, capo ufficio legislativo del ministero della Cultura, è una professionista di straordinaria competenza giuridica, della cui collaborazione io sono particolarmente orgoglioso". E aggiunge: "Il presidente De Luca dovrebbe cercare di utilizzare argomenti giuridici per rispondere alle 18 pagine di parere sulla legge 31/21 della Regione Campania, anziché usare battute offensive, aggravate da un sapore maschilista, di cui credo farebbe bene a scusarsi”.
E così il governatore riapre lo scontro col ministero guidato dal suo collega di partito Dario Franceschini, dopo la vicenda del caso San Carlo e del contratto al direttore generale del teatro lirico (di cui ha brevemente riparlato nella diretta Fb di venerdì). Questa volta De Luca difende a spada tratta due norme in materia di urbanistica approvate in regione a dicembre. In primis, la riduzione dei tempi di approvazione delle varianti, pensata per velocizzare i progetti del Pnrr. E poi l’ennesima proroga del piano casa che dal 2009 consente a certe condizioni cambi di destinazione d’uso e aumenti di volumetrie in barba spesso ai piani urbanistici (...)
dario franceschini foto di bacco (2) vincenzo de luca