“IL CENTRODESTRA NON C’È PIÙ. QUESTA È UNA DESTRA CHE, A FURIA DI ALZARE MURI, CI CHIUDE TUTTI IN UN RECINTO” – LETIZIA MORATTI CONFERMA LA SUA CANDIDATURA ALLA REGIONE LOMBARDIA: “CI VUOLE UN APPROCCIO NUOVO, PIÙ LAICO, UNA SINTESI TRA RIFORMISMO E PRAGMATISMO. IL TICKET CON COTTARELLI? LO STIMO MOLTO, MA SONO DECISIONI CHE DEVE PRENDERE IL PD” – “IL LIBERI TUTTI SUL COVID? STRIZZARE L'OCCHIO AI NO VAX NELLA REGIONE CHE HA PAGATO IL PREZZO PIÙ ALTO IN TERMINI DI MORTI MI PROVOCA DOLORE”

-

Condividi questo articolo


 

 

Da www.open.online

 

letizia moratti manifestazione pace milano letizia moratti manifestazione pace milano

La «dottoressa» sarà candidata alla Regione Lombardia. Letizia Moratti ha annunciato ieri che correrà per il Pirellone con il Terzo Polo. E in un’intervista a Repubblica oggi spiega che lo fa «perché ci sono momenti in cui si deve scegliere da che parte stare».

 

Per questo per la sua candidatura prenderà esempio dal padre partigiano e dal Comitato di Liberazione Nazionale durante la Resistenza: «Come allora si tratta di mettere insieme forze diverse – riformisti, liberali e socialisti – per rimodellare un’offerta politica nuova e vincente».

 

tweet lega contro letizia moratti tweet lega contro letizia moratti

Per Moratti «il centrodestra non c’è più. Lo si è visto anche con i primi provvedimenti del governo. Questa è una destra che, a furia di alzare muri, ci chiude tutti in un recinto. Ma la chiusura è quanto di più lontano dal Dna della Lombardia, una regione aperta al mondo, solidale, attenta all’inclusione».

 

Moratti ribadisce il suo dissenso nei confronti di Attilio Fontana e del governo Meloni per i medici No vax riammessi al lavoro. E critica la premier per l’uso distorto della parola “devianze”: «Quando c’è di mezzo la salute mentale non si può improvvisare così. Dobbiamo aiutare i più fragili, senza dar loro uno stigma che li farebbe chiudere ancora di più».

 

Poi spiega che la sua candidatura «nasce a partire dalla lista civica Lombardia Migliore, naturalmente dal Terzo polo di Calenda e Renzi, ma anche da molte realtà civiche che hanno scelto di far parte del progetto. Mi rivolgo anche al Partito democratico e a tutte le altre forze politiche che vogliono interpretare questa fase nuova di cambiamento. E le rivelo una cosa: in queste ore molti del Pd mi stanno chiamando, e non parlo solo di quelli che immagina più facilmente…».

 

CARLO CALENDA LETIZIA MORATTI CARLO CALENDA LETIZIA MORATTI

Poi sostiene di aver ricevuto incarichi a destra per il fatto di essere una manager: «Quando ho accettato responsabilità politiche l’ho sempre fatto mettendomi al servizio delle istituzioni come manager e amministratrice. Agli amici del Pd dico solo questo: è cambiato lo scenario.

 

letizia moratti attilio fontana letizia moratti attilio fontana

Non c’è più il centrodestra, c’è una destra-destra al governo del Paese e questo obbliga tutti noi – me stessa in primis ma anche loro – a una “revisione” del nostro posizionamento. Ci vuole un approccio nuovo, più laico, una sintesi innovativa tra riformismo e pragmatismo. Quale posto migliore dove sperimentarlo se non in Lombardia?». Infine, apre a un ticket con l’altro possibile candidato alla presidenza: «Stimo molto Cottarelli, sono in contatto con lui così come con tanti altri interlocutori. Ma sono scelte che non mi competono, si tratta di decisioni che deve prendere il Pd».

Salvini Letizia Moratti Salvini Letizia Moratti GUIDO BERTOLASO CON ATTILIO FONTANA E LETIZIA MORATTI GUIDO BERTOLASO CON ATTILIO FONTANA E LETIZIA MORATTI letizia moratti manifestazione pace milano letizia moratti manifestazione pace milano LETIZIA MORATTI PIRELLONE LETIZIA MORATTI PIRELLONE letizia moratti corte pace milano letizia moratti corte pace milano LETIZIA MORATTI CARLO COTTARELLI LETIZIA MORATTI CARLO COTTARELLI LETIZIA MORATTI E ATTILIO FONTANA LETIZIA MORATTI E ATTILIO FONTANA letizia moratti salvini letizia moratti salvini letizia moratti e matteo salvini letizia moratti e matteo salvini

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - L’INIZIATIVA DI OLAF SCHOLZ DI CHIAMARE PUTIN PER TROVARE UNA SOLUZIONE ALLA GUERRA, CON CONSEGUENTE INCAZZATURA DI ZELENSKY, HA UN COMPLICE: LA POLONIA DI TUSK – LA MOSSA È INNESCATA NON SOLO DALLA CRISI ECONOMICA TEDESCA MA ANCHE DAL TRIONFO DI TRUMP - CON URSULA VON DER LEYEN DEBOLISSIMA, I LEADER DI GERMANIA E POLONIA HANNO CAPITO CHE NON POSSONO LASCIARE L’INIZIATIVA DI UNA TRATTATIVA DI PACE CON PUTIN AL TRUMPONE E ALLA SUA POLITICA ISOLAZIONISTICA CHE DELL’EUROPA SE NE FOTTE...

I PRIMI 90 ANNI DI CARLO DE BENEDETTI INIZIANO ALL’HOTEL PALAZZO PARIGI DI MILANO ALLE 19.30 CON UN APERITIVO E TERMINANO CON UN BRINDISI ALLE 22.30 - 100 ATTOVAGLIATI TRA CUI IL NEO 90ENNE IL PATRON EMERITO DEL POTERE BANCARIO, “ABRAMO’’ BAZOLI, ZANDA E GENTILONI (UNICI POLITICI), EZIO MAURO E GAD LERNER – DA RCS: CAIRO, DE BORTOLI, ALDO GRASSO E LILLI GRUBER (CHE HA SCODELLATO IERI SERA SU LA7 UNA PUNTATA REGISTRATA) - MOLTI HANNO NOTATO L’ASSENZA DELLA MOGLIE DI MARCO, PAOLA FERRARI, DA SEMPRE AVVERSARIA DEL SUOCERO: “E’ IL NONNO DEI MIEI FIGLI MA MI DISSOCIO DALLE PAROLE DISGUSTOSE DETTE SU GIORGIA MELONI” – E CARLETTO NON SOLO NON L’HA INVITATA MA AVREBBE SOTTOLINEATO AL FIGLIO MARCO CHE LA PRESENZA DELLA MOGLIE PAOLA NON ERA PER NULLA GRADITA….

DAGOREPORT – L'EFFETTO TRUMP RINGALLUZZISCE LE DESTRE EUROPEE E LA ''MAGGIORANZA URSULA'' RISCHIA DI IMPLODERE - OLTRE ALL'INETTA SCELTA DI RAFFORZARSI CONCEDENDO A GIORGIA MELONI UNA VICEPRESIDENZA ESECUTIVA (SU FITTO CONTRARI SOCIALISTI E LIBERALI), A DESTABILIZZARE LA VON DER LEYEN SONO I POPOLARI SPAGNOLI CHE MIRANO A FAR CADERE IL GOVERNO SANCHEZ BOCCIANDO IL COMMISSARIO SOCIALISTA RIBEIRA – PER URSULA SI PREFIGURANO TRE SCENARI: 1) LA CRISI RIENTRA E PASSANO LE NOMINE, FITTO COMPRESO; 2) ACCONTENTA I SOCIALISTI E RIFORMULA LE NOMINE DEI COMMISSARI; 3) SALTA LA ''MAGGIORANZA URSULA'' E SI TORNA AL VOTO (COSA MAI SUCCESSA…)