Estratto dell’articolo di T.L. per il “Corriere della Sera”
PIERLUIGI BERSANI & MASSIMO D'ALEMA BY CARLI
«Seguirò la linea che ci darà il compagno Speranza», continua a ripetere in privato Massimo D’Alema tutte le volte che gli chiedono quando la tessera del Pd, di quel partito che anni fa aveva definito «un amalgama mal riuscito», tornerà a farsi largo nel suo portafogli. […] Roberto Speranza […] nell’ultima direzione nazionale di Articolo 1 fissa l’orizzonte politico dell’adesione al Pd […] La relazione di Speranza mette l’accento su un punto, e cioè che «non è giusto dire che questo è il nostro ritorno nel Pd, ritorno non è la parola corretta».
Il ragionamento dell’ex ministro è che «non ritorniamo, anzi, andiamo tutti insieme in un nuovo Pd. C’è qualcuno di voi che può sostenere che questo Pd è il Pd di Renzi, quello da cui siamo andati via?». Dalle webcam, decine di volti fanno no con la testa.
[…] Il percorso è tracciato. Anche se nella testa di Speranza, che per tradizione e vocazione personali rimane affezionato alla regola aurea secondo cui in politica la forma è sostanza, ci sono ancora dei passaggi da fare. Dei tredicimila iscritti ad Articolo 1, novemila (tra cui Speranza) hanno sfruttato la possibilità di pre-aderire al Pd un mese fa e votato al congresso nei circoli per Elly Schlein (salvo qualche eccezione pro Gianni Cuperlo), garantendo alla futura segretaria quasi un sesto dei consensi ottenuti nella prima fase delle assise; degli altri quattromila, alcuni (tra cui Pier Luigi Bersani) si sono presentati ai gazebo per votare Schlein mentre altri (tra cui D’Alema) sono rimasti a casa.
[…] «La verità è che abbiamo avuto ragione noi», argomenta spesso Arturo Scotto. «Eravamo usciti dal Pd perché non era il partito che volevamo. Siamo in questo Pd perché è quel partito che volevamo già allora, un Pd del lavoro, dalla parte degli ultimi». […]