Estratto dell’articolo da www.repubblica.it
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È un Alessandro Giuli a tutto campo quello che ha parlato da Andria all’evento "Prima le idee, ritorno al futuro" promosso dal gruppo alla Camera dei deputati di Fratelli d'Italia. Da Musk a Renzi passando per Schlein, il ministro della Cultura ne ha per tutti.
[…] Giuli si è soffermato su Elon Musk: "Oggettivamente è un fico […] credo sia interessante come figura. Mi sembra sia uno dei migliori interlocutori, insomma, se fosse un mio amico sarei contento perché ci sarebbe un solo grado di separazione con Donald Trump e forse anche meno rispetto a Marte. È un'altra storia molto americana, sicuramente sta facendo impazzire così tante persone che finora hanno vissuto in una realtà parallela".
[…] il ministro non ha risparmiato la leader del Pd Elly Schlein: "Io credo che Elly Schlein stia mancando un'opportunità enorme, e questo va a vantaggio della maggioranza […] Cerca di essere sfidante su temi concreti, lei sta provando a fare la laburista malgrado l'allure da inquilina del privilegio, ma non c'è progetto e non c'è coesione. E poi sono rimasti tutti i vizi che hanno trasformato le sinistre in altrettante storie di insuccesso".
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Facendo riferimento alle ironie sul suo linguaggio, Giuli non ha risparmiato una stoccata anche all’ex premier Matteo Renzi: "C'è il gioco delle parti, quando si deve ragionare in termini più politici si indossano delle maschere – dice-. Per esempio Matteo Renzi indossa quella del teppista quando mi dice che parlo come il conte Mascetti con le sue supercazzole, ma poi ne esce a pezzi perché gli dico 'adeguerò il mio eloquio alle tue capacità cognitive'".
Rispetto ai problemi avuti con le recenti dimissioni del capo di gabinetto Francesco Spano, il responsabile della Cultura ha commentato: "Non esiste alcun caso Spano se non nel caso in cui Francesco Spano, un eccellente tecnico di area progressista che ha lavorato con me due anni molto bene al Maxxi ha subito una mostrificazione che io ho definito barbarica da parte di frange di fanatici capeggiati da coloro che lo avevano attaccato in passato, e che sono gli esponenti di un circo mediatico che non guarda in faccia nessuno e che di certo non è di destra".