Andrea Scanzi per il “Fatto quotidiano”
lucia borgonzoni foto di bacco (2)
Chiamata a difendere venerdì scorso l' indifendibile, cioè Siri, Lucia Borgonzoni si è esposta a Otto e mezzo alla mitraglia come un San Sebastiano per nulla convinto delle proprie argomentazioni. "Siri ha portato avanti un emendamento che comunque era all' interno dei programmi sia del M5S , sia della Lega ed era nel contratto di governo sul tema delle rinnovabili".
Per nulla: glielo ha scritto Arata e i 5 Stelle l'han bloccato ogni volta che han potuto. "Ci fidiamo totalmente di Siri. Chi lo conosce sa che è una persona perbene e specchiata". Mica tanto: ha patteggiato una condanna per bancarotta fraudolenta. Otto e mezzo, più che un programma, è non di rado una tomba di carriere mediatiche: chiedere per conferma, tra i tanti, alle Boschi & Castelli. La Borgonzoni non è certo al capolinea della sua parabola: tenendo conto dei sondaggi, con la Lega in gran spolvero avrà modo di divertirsi. Le vanno poi attribuiti due meriti. Il primo è aver reagito con giusto fastidio alla definizione, che la accompagna da sempre, di "Boschi della Lega".
lucia borgonzoni foto di bacco (1)
"Questo non è un complimento", ha risposto a Un giorno da pecora, "per me la Boschi è un po' sciapa. Non rientra nei miei canoni di bellezza". Come darle torto: se ci è lecito dissertare di erotismo e bellezza senza con ciò passar da sessisti, la Borgonzoni sta alla Boschi come Jimmy Page a Gianni Drudi. L'altro suo merito, e si è visto pure venerdì, è quello di non sottrarsi al confronto: laddove quasi tutti (anche nella Lega) scappano, la Borgonzoni va ovunque. Forse si sopravvaluta o forse è molto democratica, ma di questi tempi non è poco.
lucia borgonzoni foto di bacco (5)
In un articolo di Italia Oggi, uscito nel 2016 pochi giorni prima del ballottaggio (perso) per divenire sindaco di Bologna, veniva descritta così: "Leghista sui generis, laureata all' Accademia delle Belle Arti con una tesi in Fenomenologia degli stili. Ha esposto i suoi quadri in varie mostre in Italia e come interior designer ha arredato locali pubblici. Il nonno materno era un partigiano comunista. Lei però ha detto che il 25 aprile non lo festeggerebbe neanche da sindaco".
Stesso articolo, una sua ex vicina di casa ricordava: "Averla come vicina nella mansarda sopra il mio appartamento è stato indimenticabile. Musica a tutto volume e viavai notturni da chiamare i vigili per il rumore, cani che lasciavano le loro deiezioni sul mio/nostro pianerottolo e che nessuno puliva. La signora inavvicinabile fino alla tarda mattinata, perché dormiva. Alla fine ho cambiato casa".
Lei: "Sono stata barista del Link, storico locale underground bolognese, e tutti sapevano che ero leghista. Non rinnego quel periodo, ma un tempo le persone che giravano dentro i centri sociali erano diverse. Nessuno mi ha mai proposto di andare a spaccare le vetrine, in quegli anni non mettevano la città sottosopra". Consigliere provinciale, comunale e coordinatrice del Gruppo politico leghista femminile. Candidata sindaca in quella Bologna dove è nata nel '76 (il padre architetto le augurò buona fortuna, dicendo però che non l' avrebbe votata mai).
lucia borgonzoni foto di bacco (6)
Quindi senatrice dal 2018. Da sempre leghista: "Avevo 12 anni e mia madre, che votava Lega lombarda, mi faceva trovare tutto il 'merchandising' su Alberto da Giussano. Mi ha fatto un lavaggio del cervello". Ora è sottosegretario ai Beni culturali, ruolo nobilissimo che ha festeggiato così: "Leggo poco, l' ultimo l' ho letto tre anni fa". Bello. Un po' come chiedere al macellaio se la carne è buona, e lui: "Che ne so, io son vegano!". Daje Lucia: contro tutto e contro tutti. A costo pure del martirio.
lucia borgonzoni e maria elena boschi a dimartedi lucia borgonzoni e maria elena boschi a dimartedi