“IL FEMMINISMO NON PUÒ TRASFORMARSI SOLO IN UN X FACTOR PER UN POSTO IN PARLAMENTO” – LA PORTAVOCE DI LETTA MONICA NARDI MENA DURO SULLA RETORICA IPERFEMMINISTA MONTATA A SINISTRA DOPO LA VITTORIA DI ELLY SCHLEIN E CONFERMA CHE LA QUESTIONE FEMMINILE TRA LE DONNE DEM E’ SOLO UNA BATTAGLIA DI POTERE – “IL CONFLITTO, MOTORE DI OGNI CONQUISTA FEMMINISTA, IN QUESTI ANNI È STATO RISERVATO SOLO ALLA RINCORSA DI UN POSTO AL SOLE” 

-

Condividi questo articolo


Estratto dell’articolo di Daniela Preziosi per Domani

 

elly schlein elly schlein

(...) «Elly Schlein non è solo la prima segretaria di un partito della sinistra ma è anche espressione di un nuovo modo di costruire la leadership», secondo Livia Turco, che alla vigilia delle primarie ha organizzato un confronto pubblico fra candidata e femministe di altre generazioni. «Ha messo in gioco carattere, coraggio, ambizione insieme ad una pratica politica del noi. Ha saputo interpretare il distacco dei giovani, delle donne, del popolo di sinistra dal Pd e dalla politica. Ha costruito un rammendo sociale».

livia turco livia turco

 

 

Per farlo bisognerà «superare metodi e pratiche a misura di uomini di cui finora il Pd è stato intriso», secondo Valeria Valente, senatrice, già presidente della Commissione sulla violenza di genere

 

(...)

Terza e ultima questione: perché a fare l'assalto al cielo non ha provato una donna di partito; neanche della sua Conferenza delle donne? La portavoce, Cecilia D'Elia, si è schierata con Schlein e legge la vittoria comunque come una conferma del percorso interno: «In tante avevamo creduto che questo partito potesse essere il luogo in cui far vivere anche il femminismo, un rapporto nuovo con le associazioni e movimenti, la ricostruzione del senso di una storia politica delle donne e delle loro battaglie, una proposta di cambiamento attraversata dalla libertà femminile»

 

elly schlein elly schlein

(...) Ma a tentare una spiegazione è Monica Nardi, portavoce di Letta, dunque osservatrice molto speciale; femminista ma poco indulgente nei confronti degli atteggiamenti rivendicativi delle dirigenti: «È evidente che l'elezione di Schlein segna una cesura. E mi piace ricordare che nei due anni della segreteria Letta siamo passati dal cortocircuito sulle donne dem in rivolta perché escluse dal governo Draghi a un potere al momento tutto femminile o quasi, con quattro donne su cinque nei ruoli apicali». Ma non è detto che una leadership dichiaratamente femminista risolva tutto da sola: «Nei giorni delle liste per le elezioni politiche, il confronto nella Conferenza delle donne sembrava una puntata di Orange is the new black: le escluse, le salvate, le note anonime, altro che sorellanza. Mi chiedo: ha ancora senso un organismo così?».

 

 

monica nardi monica nardi

Domanda amara da persona informata dei fatti, che si risponde ancora più amaramente: «A me pare che il conflitto, motore di ogni conquista femminista, in questi anni sia stato riservato solo alla rincorsa di un posto al sole. Le "donne di sotto", le donne che vivono e spesso non ce la fanno più, sono rimaste molto, troppo, sullo sfondo. E lo abbiamo pagato nel rapporto col Paese. Il femminismo senza un ritorno  anche faticoso nei luoghi del conflitto e del disagio non può trasformarsi solo in un X Factor per un posto in parlamento».

elly schlein 8 elly schlein 8

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

ULTIME DAI PALAZZI: GIORGIA MELONI E L'OSSESSIONE DI "NON TRADIRE": AL CAPO DEL PARTITO POPOLARE SPAGNOLO, FEIJOO, RICORDA IL SUO RAPPORTO D'AMICIZIA CON SANTIAGO ABASCAL (NONOSTANTE VOX SIA PASSATO CON I “PATRIOTI”) – LA DUCETTA TEME LE AUDIZIONI AL COPASIR DI CROSETTO, CARAVELLI E MELILLO: RESTERANNO SEGRETE? - MOLLATO DA MARINE LE PEN, SALVINI IN GINOCCHIO DA ORBAN PER AVERLO A PONTIDA – TAJANI FACCE RIDE': “NON SONO UNO STRUMENTO NELLE MANI DI MARINA”. MA SE LA CAVALIERA GLI TOGLIE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO E CHIEDE INDIETRO I 90 MILIONI DI CREDITO, CHE FINE FA FORZA ITALIA? - LE MANCATE CRITICHE A BONACCINI PER L'ALLUVIONE E LA GITA A ORTIGIA PRO-LOLLO DELLA SORA GIORGIA 

DAGOREPORT - L’IPOTESI DI (CON)FUSIONE TRA F2I E IL GRUPPO VENETO DI MARCHI INDISPETTISCE CDP E IL GOVERNO. RAVANELLI RESTA ALLA FINESTRA? E FRENI FRENA – IL PATRON DI SAVE, SOCIETÀ DEGLI AEROPORTI DI VENEZIA, VERONA E BRESCIA, SI SAREBBE MESSO IN TESTA DI FONDERE LA SUA SGR FININT INFRASTRUTTURE NIENTEPOPODIMENO CHE CON LA SOCIETÀ F2I. MARCHI HA GIÀ PRESENTATO IL PROGETTO A PALAZZO CHIGI E AL MEF, ED È PROSSIMO A UN INCONTRO ANCHE CON GIUSEPPE GUZZETTI, MA NELLE STANZE DEI BOTTONI MELONIANI SONO DUE GLI ARGOMENTI IN DISCUSSIONE…

PRIMO ATTO DOPO LA DENUNCIA DI GENNARO SANGIULIANO: LA PROCURA DI ROMA HA PERQUISITO L’ABITAZIONE E SEQUESTRATO IL TELEFONINO DI MARIA ROSARIA BOCCIA. NELLA SUA CASA TROVATI ANCHE GLI "OCCHIALI-SPIA" - LA "POMPEIANA ESPERTA" E' INDAGATA PER LESIONI E VIOLAZIONE DELLA PRIVACY - L'EX MINISTRO "GENNY DELON", SOTTO INDAGINE PER PECULATO E RIVELAZIONE DEL SEGRETO D'UFFICIO, AVEVA ALLEGATO NELLA DENUNCIA MESSAGGI E FOTO CON L'EX AMANTE, DAL GRAFFIO IN TESTA ALLA FEDE SCOMPARSA: "MI HAI SFREGIATO" – L'IRONIA DI SELVAGGIA E IL MESSAGGIO (A GENNY?) DELLA "BAMBOLONA DI POMPEI" CHE DURANTE IL G7 DELLA CULTURA POSTA UNA FOTO DA…