nic. car. per "la Stampa" - Estratti
DAVIDE CASALEGGIO - UN GIORNO DA PECORA
Davide Casaleggio osserva da spettatore interessato l'ultimo strappo tra Giuseppe Conte e Beppe Grillo. «Strano che il presidente abbia comunicato la sua decisione a Vespa e non al diretto interessato», ironizza.
Però, diciamolo, nessuna sorpresa: il rapporto tra i due è al capolinea, no? E, alla fine ne resterà uno solo… «Sì, un solo elettore. Battute a parte, penso che la strada sia segnata, ora manca il passaggio nell'assemblea costituente, dove verrà approvata la proposta di Conte di far fuori Grillo anche come garante».
La proposta di Conte? Non è stata la base del Movimento a fare le proposte?
«Mi pare che siamo di fronte a un maquillage democratico per legittimare decisioni che sono già state prese. Abbiamo una "anonima iscritti": un gruppo di persone, che non si sa chi siano, chiamato a decidere. Conte li ha estratti a sorte, non si sa bene come, poi lui partecipa direttamente alle riunioni».
In realtà, Conte assicura di «non toccare palla»…
GRILLO CASALEGGIO CONTE BY OSHO
«A me risulta che a ogni riunione online con gli iscritti ci sia un suo saluto iniziale. Qui mi pare ci sia poco di democratico, penso sia un percorso di Conte per gestire il problema delle Europee, che sono state un disastro elettorale».
Un modo per mettersi in discussione, no?
«Non credo che il ruolo di Conte sia in discussione, il suo mandato di presidente scade tra otto mesi e punta a blindarsi, con un semplice voto di ratifica, senza altri candidati.
Mentre è il primo responsabile di aver perso 880 consiglieri comunali, sei milioni di voti alle Politiche e altri due alle Europee. Ma, del resto, sulle votazioni del Movimento c'è un problema di trasparenza».
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beppe grillo davide casaleggio giuseppe conte 1
Dunque, non siamo di fronte a un «processo di partecipazione democratica che riporta agli ideali originali di Casaleggio», come dice Conte?
«Credo che citi mio padre a sproposito, non ha niente a che fare con lui».
Pensa che questo non sia più il Movimento pensato da suo padre?
«Non è più compatibile con quella storia. Fanno bene ad avviare un nuovo partito, con un nuovo nome e un nuovo simbolo: è inutile fingere di ispirarsi a principi che sono stati disattesi per tre anni».
davide casaleggio - otto e mezzo