“HEZBOLLAH TERRORISTI”, LE PAROLE DI SALVINI IN ISRAELE CREANO “PREOCCUPAZIONI E IMBARAZZO” AL MINISTERO DELLA DIFESA (A GUIDA 5 STELLE): COSÌ METTE A RISCHIO LA MISSIONE IN LIBANO – LA REAZIONE DI DI MAIO – IL SOTTOSEGRETARIO AGLI ESTERI PENTASTELLATO MANLIO DI STEFANO: “PARLARE DI GEOPOLITICA SENZA COGNIZIONE DI CAUSA SOLO PER SCHIERARSI DALLA PARTE DEL PIÙ FORTE FA MALE A QUEI POPOLI E ALLA PACE”

-

Condividi questo articolo


Davide Frattini per il Corriere della Sera

 

salvini salvini

Da una settimana i genieri dell' esercito setacciano le montagne al confine con il Libano. A caccia di gallerie - ne hanno per ora trovate tre - che partono sotto le case nei villaggi arabi per sbucare dalle parti dei kibbutz israeliani. Usano sonde ipersensibili che i laboratori militari hanno sviluppato sul modello di quelle per misurare i terremoti.

 

luigi di maio elisabetta trenta luigi di maio elisabetta trenta

L' operazione Scudo del Nord - come l' hanno chiamata i generali - ieri ha fatto registrare una scossa sul sismografo politico italiano. Quando il vicepremier Matteo Salvini, in visita alle truppe israeliane dispiegate sulla linea tra i due Paesi, ha twittato: «I terroristi islamici di Hezbollah scavano tunnel per attaccare il baluardo della democrazia in questa regione». Parole che hanno creato «preoccupazioni» e «imbarazzo» dentro al ministero della Difesa - a guida 5 stelle - perché «mettono in evidente difficoltà i nostri uomini impegnati con l' Unifil».

salvini salvini

 

«Una delle missioni di pace più importanti nel mondo e per noi dei 5 Stelle un modello super partes», commenta l' altro vicepremier Luigi Di Maio. «Parlare di geopolitica senza cognizione di causa solo per schierarsi dalla parte del più forte fa male a quei popoli e alla pace», attacca Manlio Di Stefano, sottosegretario agli Esteri e considerato l' esperto di Medio Oriente nel M5S.

 

Le reazioni dei partner sulla definizione di Hezbollah lasciano perplesso Salvini: «Sono orgoglioso del lavoro dei nostri soldati. Ma a casa mia i terroristi si chiamano terroristi». E forse lo lasciano perplesso gli alleati in generale: «Non parlatemi di Di Maio, queste polemiche sono molto lontane» dice davanti al Muro del Pianto.

elisabetta trenta luigi di maio elisabetta trenta luigi di maio

 

salvini salvini

Gli italiani impegnati nel sud del Libano sono oltre un migliaio e assieme ai soldati di 43 nazioni pattugliano quella che dal 2006 - dopo i 34 giorni di guerra tra Israele ed Hezbollah - è stata un' area relativamente calma. Il premier israeliano Netanyahu - che Salvini incontra questa mattina - ha spinto perché le truppe dell' Onu avessero un atteggiamento più muscolare verso le milizie filoiraniane. Per mesi - ha spiegato - le case da cui partono gli scavi sono state segnalate ai Caschi Blu perché intervenissero. Anche l' Ue considera dal 2013 l' ala militare di Hezbollah un' organizzazione terroristica. Gli Usa non fanno distinzioni tra il movimento politico e il suo braccio armato, tutti e due colpiti da sanzioni.

 

Nelle 24 ore che passa in Medio Oriente il leader della Lega non incontra Abu Mazen, il presidente palestinese: «Conto di vederlo al più presto. L' Ue in questi anni è stata poco equilibrata, condannando Israele ogni quarto d' ora».

salvini salvini matteo salvini sull elicottero militare in israele matteo salvini sull elicottero militare in israele

 

matteo salvini in israele matteo salvini in israele

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - L’INIZIATIVA DI OLAF SCHOLZ DI CHIAMARE PUTIN PER TROVARE UNA SOLUZIONE ALLA GUERRA, CON CONSEGUENTE INCAZZATURA DI ZELENSKY, HA UN COMPLICE: LA POLONIA DI TUSK – LA MOSSA È INNESCATA NON SOLO DALLA CRISI ECONOMICA TEDESCA MA ANCHE DAL TRIONFO DI TRUMP - CON URSULA VON DER LEYEN DEBOLISSIMA, I LEADER DI GERMANIA E POLONIA HANNO CAPITO CHE NON POSSONO LASCIARE L’INIZIATIVA DI UNA TRATTATIVA DI PACE CON PUTIN AL TRUMPONE E ALLA SUA POLITICA ISOLAZIONISTICA CHE DELL’EUROPA SE NE FOTTE...

I PRIMI 90 ANNI DI CARLO DE BENEDETTI INIZIANO ALL’HOTEL PALAZZO PARIGI DI MILANO ALLE 19.30 CON UN APERITIVO E TERMINANO CON UN BRINDISI ALLE 22.30 - 100 ATTOVAGLIATI TRA CUI IL NEO 90ENNE IL PATRON EMERITO DEL POTERE BANCARIO, “ABRAMO’’ BAZOLI, ZANDA E GENTILONI (UNICI POLITICI), EZIO MAURO E GAD LERNER – DA RCS: CAIRO, DE BORTOLI, ALDO GRASSO E LILLI GRUBER (CHE HA SCODELLATO IERI SERA SU LA7 UNA PUNTATA REGISTRATA) - MOLTI HANNO NOTATO L’ASSENZA DELLA MOGLIE DI MARCO, PAOLA FERRARI, DA SEMPRE AVVERSARIA DEL SUOCERO: “E’ IL NONNO DEI MIEI FIGLI MA MI DISSOCIO DALLE PAROLE DISGUSTOSE DETTE SU GIORGIA MELONI” – E CARLETTO NON SOLO NON L’HA INVITATA MA AVREBBE SOTTOLINEATO AL FIGLIO MARCO CHE LA PRESENZA DELLA MOGLIE PAOLA NON ERA PER NULLA GRADITA….

DAGOREPORT – L'EFFETTO TRUMP RINGALLUZZISCE LE DESTRE EUROPEE E LA ''MAGGIORANZA URSULA'' RISCHIA DI IMPLODERE - OLTRE ALL'INETTA SCELTA DI RAFFORZARSI CONCEDENDO A GIORGIA MELONI UNA VICEPRESIDENZA ESECUTIVA (SU FITTO CONTRARI SOCIALISTI E LIBERALI), A DESTABILIZZARE LA VON DER LEYEN SONO I POPOLARI SPAGNOLI CHE MIRANO A FAR CADERE IL GOVERNO SANCHEZ BOCCIANDO IL COMMISSARIO SOCIALISTA RIBEIRA – PER URSULA SI PREFIGURANO TRE SCENARI: 1) LA CRISI RIENTRA E PASSANO LE NOMINE, FITTO COMPRESO; 2) ACCONTENTA I SOCIALISTI E RIFORMULA LE NOMINE DEI COMMISSARI; 3) SALTA LA ''MAGGIORANZA URSULA'' E SI TORNA AL VOTO (COSA MAI SUCCESSA…)