“HO UNO SCHIAVO CHE È IDENTICO A CALENDA, LO PRENDO A CALCI NELLE PALLE” – LA CAMPAGNA ELETTORALE VISTA DA DOHA ZAGHI, IN ARTE LADY DEMONIQUE, LA DOMINATRICE SADOMASO CANDIDATA E POI ESCLUSA DA AZIONE ALLE ULTIME AMMINISTRATIVE: “BERLUSCONI HA UN PESSIMO GRAFICO E SEMBRA FATTO DI CERA. LA MELONI VESTE COME SE FOSSE UNA MAMMA CHE VA A PRENDERE I FIGLI A SCUOLA. SALVINI È IL PEGGIORE IN ASSOLUTO: QUELLA NUVOLETTA DI PELI CHE HA TRA UNA TETTINA E L’ALTRA È UNA COSA DA FANTOZZI – SE RINCONTRASSI CALENDA GLI DIREI: VEDI CHE TE L'HO MESSO NEL CULO...”

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Riccardo Canaletti per https://mowmag.com/

 

Lady Demonique Mowmag Lady Demonique Mowmag

Lady Demonique è a farsi i capelli. Risponde mentre incastra l’acconciatura tra gli impegni (uno alle 14:00, abbiamo un’ora). Le va bene darsi del tu, è simpatica, alla mano, non ha la voce da dominatrice che ci aspetteremmo. Ma in altri contesti, come dice nel suo sito, datele del “lei”. Ce la si può immaginare attorniata da amiche e parrucchiere che ascoltano la nostra intervista, e le sue riposte meriterebbero un pubblico in effetti.

 

Lady Demonique Lady Demonique

Dopo essere stata scaricata da Calenda e aver girato radio e giornali, l’abbiamo intervistata per avere il suo punto di vista. Si chiama Doha Zaghi, vende video hot, ha sculacciato un uomo di mezza età a gattoni con una maschera di Salvini in faccia, è cresciuta a Lilli Gruber e Michele Santoro, è una mistress. Nonostante il liberalismo (di facciata?) di Calenda, sembra che una professionista del genere non fosse adatta per il suo partito. Be’, peccato per loro.

 

Questi mesi soddisferanno sicuramente il tuo interesse per la politica. Come sta andando questa campagna elettorale?

«C’è stata molta confusione. Come al solito a sinistra c’è sempre litigiosità e allo stesso tempo la volontà di Letta di unirsi con tutti pur di sconfiggere la destra. Prendono da Fratoianni al M5S, da Calenda a Renzi.

 

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C’è un’ipocrisia di fondo, soprattutto se si guarda ai programmi che si concentrano molto su elementi specifici, dallo ius soli all’aumento delle tasse. Hanno pure raccattato Gelmini e Carfagna che sono state odiate dal PD fino a ieri. Nemmeno in un film comico di Checco Zalone ci sarebbe stata una cosa del genere».

 

E Calenda?

«Ipocrita pure lui. Fino a ieri gli faceva schifo Renzi e alla fine si mette con lui. Sono cose che non hanno senso».

 

La destra come sta?

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«È assurdo che in passato il partito con più elettorato potesse esprimere il premier della coalizione, mentre ora che tocca alla Meloni deve stare ai comodi di Salvini e Berlusconi. Fino a quando era piccolina andava bene avere una donna in mezzo, ma quando cresce e ti calpesta vorresti tagliarle le gambe».

 

Chi è il peggiore del centrodestra?

«Politicamente sono lontana anni luce da Giorgia Meloni. Però dal punto di vista personale sicuramente Salvini, per la sua incoerenza soprattutto».

 

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Il programma politico del centrosinistra è praticamente inesistente. Quale dovrebbe essere la proposta che non può mancare?

«Dal momento che si tratta di uno schieramento che, sulla carta, è dalla parte dei lavoratori, dovrebbe esserci una riduzione delle imposte relativo al lavoro dipendente. Un imprenditore paga il doppio di ciò che arriva nelle tasche del dipendente, solo che la metà va allo Stato. Ci dovrebbe essere una riduzione del cuneo fiscale. È uno di quei problemi arcaici che non viene affrontato mai in Italia».

 

Calenda o Bonino avrebbero potuto cogliere l’occasione per muoversi in questa direzione in modo significativo?

«Certo. Oggi ci si concentra sul Pnrr, soldi che dovremo restituire prima o poi. Questi soldi daranno lavoro? Ok, ma il punto è un altro. Lo insegnano al primo anno di Economia: il lavoro fa defiscalizzato. Invece non ci pensano».

 

A cosa pensano?

 

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«A postare una storia al giorno sui social. Io carico un video hot al giorno, ma la politica non può ridursi a questo».

 

Cosa potrebbero copiare dal tuo modo di lavorare?

«Io gestisco un’azienda vera e propria. Visto che qualche rudimento di economia ce l’hanno, dovrebbero iniziare a trattare lo Stato come un’impresa. Investimento e rischio, proporre un bilancio, evitare uscire casuali, soprattutto nell’epoca dei social e di una memoria a capacità infinita come quella del web».

 

Che ne pensi di Chiara Ferragni? Lei si espone molto politicamente.

doha zaghi lady demonique doha zaghi lady demonique

«È sempre una questione di bacino di utenti. Se sei Chiara Ferragni non puoi certo esporti in una maniera che non sia inclusiva. Il mondo va in quella direzione lì. Che poi è l’unica maniera giusta di esporsi, perché è assurdo fare distinzioni per via del sesso, del genere, del colore della pelle o cose così. Se uno fa schifo fa schifo».

 

A Iva Zanicchi, se si espone a favore della Meloni, rompono le palle però, alla Ferragni no.

«È una questione di età anche. Se lo fa una signora della sua età, il popolo dei social la prenderà di mira, perché la vedrà sempre come l’incarnazione di valori che potevano andar bene cinquant’anni fa».

 

Se la son presa anche con quella suora che separa le due modelle che si baciavano.

«Io non avrei insultato né la suora né le due ragazze. La cosa davvero assurde del video è il fatto che la suora tocchi delle estranee. A me dà fastidio che qualcuno mi tocchi mentre parlo. Reputo fuori dal mondo andare a dividere delle sconosciute, non tanto il disprezzo di una signora di quell’età per le coppie omo».

 

Perché Calenda non ti ha voluto?

doha zaghi con carlo calenda doha zaghi con carlo calenda

«Due galli in un pollaio non vanno bene. Ti viene in mente qualcuno oltre a Calenda quando pensi ad Azione? Deve essere lui la prima donna, sempre. Inevitabilmente doveva cacciarmi via. Anche se per merito mio si è parlato di lui per diversi mesi. Dovrebbe ringraziarmi».

 

Hai più clienti e follower tu di Calenda lo sai?

«È vero. Lui avrà 25mila follower. Io su un sito dove vendo i video ho 30mila persone».

 

Lo vorresti come cliente uno come Calenda?

«Assolutamente sì. Tra l’altro io ho uno schiavo che è identico a Calenda».

 

DOHA ZAGHI LADY DEMONIQUE E L'UOMO CON LA MASCHERA DI SALVINI DOHA ZAGHI LADY DEMONIQUE E L'UOMO CON LA MASCHERA DI SALVINI

Avresti dovuto dirglielo.

«Diciamolo qui. È identico. Lo prendo a calci nelle palle».

 

Di destra vorresti qualcuno?

«Salvini sarebbe fantastico. Lui è proprio facile».

 

Cosa pensi di Crisanti e della sua candidatura nel PD?

«Mi aspettavo che dopo tutto questo periodo questi virologi si candidassero a destra e a sinistra. Era sicuro, perché la loro presenza costante in TV li ha trasformati da perfetti sconosciuti a personaggi che possono spostare dei voti».

 

Quali sono gli scienziati della TV che hai preferito, o che vedresti bene in politica?

«Bassetti e Zangrillo».

 

Burioni?

DOHA ZAGHI LADY DEMONIQUE E L'UOMO CON LA MASCHERA DI SALVINI DOHA ZAGHI LADY DEMONIQUE E L'UOMO CON LA MASCHERA DI SALVINI

«Be’, mi sembra un bravo cazzaro, quindi un bravo politico. Siam partiti che il Covid era banale influenza, ma poi ha dovuto ritrattare. È sul mood giusto di Salvini e Calenda: dichiarazione e ritratto, dichiarazione e ritratto. È proprio bravo».

 

Vittorio Brumotti è stato picchiato un’altra volta. Ma se le cerca? Potrebbe essere un tuo cliente?

“Penso di no. Mi sembra più un danno collaterale. Fa bene il suo lavoro ma pecca di imprudenza. Lo sai che ti prendi le mazzate se vai in mezzo agli spacciatori».

 

Chi voterai?

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«È proprio dura. Sono indecisa. Calenda è come un ex fidanzato che ti ruba gli amici. Sta facendo terra bruciata tra le mie papabili scelte. Avevo rivalutato Renzi ma me lo ha rubato. Comunque sono nel Partito Gay, abbiamo depositato il simbolo, vediamo come si mette e se riesco a trovarmi davanti Calenda».

 

Te lo trovi di fronte. Cosa gli diresti?

«Io sono una persona estremamente rancorosa, forse la butterei sullo scherzo: vedi che te l’ho messo nel culo? Alla fine dei conti io sono una consigliera comunale in provincia di Como, mentre lui non ha consiglieri comunali a Como, come Borghi. Tutta gente che l’ha presa nel culo».

 

DOHA ZAGHI LADY DEMONIQUE E L'UOMO CON LA MASCHERA DI SALVINI DOHA ZAGHI LADY DEMONIQUE E L'UOMO CON LA MASCHERA DI SALVINI

Che stai leggendo in questo momento?

«Io sono il potere. Confessioni di un capo di gabinetto, un libro scritto da un funzionario che ha scelto di rimanere nell’anonimato. Poi mi leggo spesso Lilly Gruber».

 

Ci sono donne a Palazzo che promuoveresti?

«Maria Elena Boschi e Mara Carfagna. Direi a 360 gradi».

 

Ti sto rubando tempo, so che hai un impegno.

«Ma no, ora sono dal parrucchiere. Spero non ti dia fastidio il phon».

 

DOHA ZAGHI LADY DEMONIQUE E L'UOMO CON LA MASCHERA DI SALVINI DOHA ZAGHI LADY DEMONIQUE E L'UOMO CON LA MASCHERA DI SALVINI

Assolutamente. A proposito, faresti un restyling a qualche nome grosso della politica?

«Berlusconi è seguito molto bene per quel che riguarda l’immagine, anche se ha un pessimo grafico e sembra fatto di cera. La Meloni ha un bravo stylist, perché quello che deve trasmettere lo trasmette bene: non veste mai in modi provocanti, come se fosse una mamma vestita comoda per andare a prendere i figli a scuola. Sembra una donna forma, ma anche una donna di casa che pensa alla famiglia».

 

Gli inguardabili?

«Letta e Salvini. Salvini è il peggiore in assoluto. Non dobbiamo essere tutti palestrati e con la tartaruga. Ma almeno i peli sul petto… Quella nuvoletta che ha tra una tettina e l’altra è una cosa da Fantozzi, non so come possano permetterglielo. E poi sta sempre a rubare magliette e felpe alle autorità».

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Vuoi fare un pronostico per settembre?

 

«Non sono partite di calcio, evitiamo le scommesse».

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