Trump bragged that he’d encourage Russia to “do whatever the hell they want” to our NATO allies if they didn’t spend enough on defense.
He’s more interested in aggrandizing himself and pleasing Putin than protecting our allies.
It would be enough to make Reagan ill. pic.twitter.com/jDwelIxw95
— Adam Schiff (@RepAdamSchiff) February 11, 2024
Estratto dell’articolo di Massimo Basile per www.repubblica.it
Donald Trump ha detto che “incoraggerebbe” la Russia ad attaccare gli alleati Nato non in regola con i pagamenti delle quote. La dichiarazione, fatta durante un comizio elettorale in South Carolina, ha seminato inquietudine tra gli alleati, irritato il segretario generale della Nato, e spinto la Casa Bianca a parlare di affermazioni “spaventose e folli”.
Le dichiarazioni controverse
“Uno dei presidenti dei più grandi Paesi - ha raccontato Trump ai sostenitori, riferendosi a un vertice Nato, probabilmente del 2018 - si era alzato e mi aveva detto, ‘bene, signore, se noi non paghiamo e veniamo attaccati dalla Russia, voi ci proteggerete?”. “Io - ha continuato il tycoon - avevo risposto, “se non pagate, siete colpevoli’. No, io non vi proteggerei. Anzi, li incoraggerei a fare il diavolo che vogliono” […]
L'affermazione è stata presa sul serio dall’amministrazione americana e dai suoi alleati, anche perché arriva nei giorni in cui il Partito repubblicano è spaccato sull’invio di aiuti militari all’Ucraina, invasa due anni fa da Mosca. Il Senato sta lavorando a un piano bipartisan da 60 miliardi, mentre molti conservatori della Camera, che rispondono a Trump, sono contrari. I segnali di disimpegno americano nella Nato da parte del probabile candidato Repubblicano alle presidenziali sono un tema presente da tempo tra gli alleati.
Nel 2019 il New York Times aveva rivelato come il tycoon avesse considerato il ritiro Usa dall’alleanza, e di come si fosse vantato di aver “costretto” i Paesi membri a versare miliardi di dollari alla Nato “grazie" alle sue minacce. Ora Trump ha fatto un altro strappo, abbracciando la strategia dell’intimidazione cara al presidente russo Vladimir Putin.
[…] “La Nato - ha aggiunto il segretario generale Jens Stoltenberg - resta pronta e in grado di difendere tutti gli alleati, ogni attacco alla Nato avrà una risposta forte e unita”. “Qualsiasi affermazione - ha continuato - secondo cui gli alleati non si difenderanno a vicenda mina tutta la nostra sicurezza, compresa quella degli Stati Uniti, e mette ancora più a rischio i soldati americani e europei. Mi aspetto che, indipendentemente da chi vincerà le elezioni presidenziali, gli Stati Uniti restino un alleato della Nato forte e impegnato”.
Il ministro degli Esteri polacco Pawel Zalewski ha detto che “queste parole di un candidato alla presidenza devono essere prese sul serio”. “Significa - ha aggiunto, parlando a Politico - un cambio nella logica della presenza degli Stati Uniti nella Nato. E’ molto preoccupante. Lui richiama correttamente i Paesi membri a spendere di più sulla difesa, ma invita anche la Russia ad attaccare. Questo è assolutamente incomprensibile”.
Le frasi di Trump mostrano come il tycoon non conosca, o faccia finta di non conoscere, come funzioni il sistema Nato. Non c’è un budget centralizzato, e non ci sono “quote” da pagare. Ogni Paese membro mette soldi per la propria difesa, seguendo una linea ampiamente condivisa di stanziare almeno il 2 per cento del prodotto interno lordo entro quest’anno. Undici Paesi sui trentuno membri hanno raggiunto l’obiettivo. […]