Cesare Zapperi per corriere.it - Estratti
ANTONIO TAJANI - MATTEO SALVINI - MEME BY VUKIC
Lo ius scholae «non è nell’agenda del governo, non è nel programma, non è sul tavolo di nessuno. Prendo atto che hanno questa idea, rimarrà una loro idea». Per Matteo Salvini la proposta lanciata da Forza Italia è nulla più che un sogno di mezza estate che non ha nessuna possibilità di realizzarsi.
«Con la legge attuale sulla cittadinanza, l’Italia è il Paese che, nel 2022, ha concesso più cittadinanza in tutta Europa, più della Francia, più della Spagna, più della Germania. La legge c’è, funziona, non capisco il motivo per cambiarla».
Il leader della Lega risponde alle sollecitazioni ma vuole godersi le tre ore di full immersion accaldata negli stand della Fiera di Rimini, tra abbracci, selfie, incontri, dichiarazioni, photo opportunity sul trattore di Confagricoltura e viaggio virtuale sul ponte sullo Stretto grazie al simulatore che, per gentile concessione, ha messo a disposizione del popolo del Meeting nel padiglione allestito ad hoc dal ministero delle Infrastrutture (finito al centro delle polemiche per i costi della sponsorizzazione).
Sul tema della cittadinanza interviene anche il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, a sua volta ospite della kermesse ciellina, con una frase che viene interpretata come segnale di apertura («bisogna porsi il problema di come rendiamo i migranti nostri cittadini») seguita però da una serie di dati che non lasciano dubbi sulla linea del Viminale: nel 2023 gli stranieri che hanno acquisito la cittadinanza sono stati poco meno di 200 mila, mentre nel 2022 erano stati 213 mila (il 76% in più rispetto al 2021). «La nostra legislazione — chiarisce il titolare del Viminale — è quella che consente il maggior numero di concessioni in tutta Europa. L’Italia detiene il record nel 2015, 2016, 2017, 2020 e 2022».
Anche per Piantedosi, quindi, non vi è alcuno spazio per aprire allo ius scholae, mentre per Salvini la questione è già chiusa: «Penso di escludere che Forza Italia voti col Pd e con i 5 Stelle su temi legati all’immigrazione. Il programma per cui ci hanno votato gli italiani è leggermente diverso». Nel lungo pomeriggio riminese del vicepremier c’è posto per tante altre cose.
antonio tajani giorgia meloni matteo salvini
Consapevole del rilievo anche mediatico della vetrina, lo sfrutta fino in fondo per lanciare messaggi verbali ma non solo, come la tradizionale visita allo studio di Radio Maria per ribadire il suo afflato religioso in un territorio sensibile. Sul piano politico, Salvini garantisce che il governo ha di fronte un orizzonte lungo fino alla fine della legislatura (2027).
«Abbiamo ancora davanti tre anni e due mesi di lavoro. Ci hanno votato per 5 anni e noi per 5 anni andiamo avanti a governare perché questa è la missione che ci siamo imposti». Con Meloni, assicura il ministro, si lavora d’amore e d’accordo. Nel recente incontro con la premier nella masseria pugliese dove sta trascorrendo le vacanze «non abbiamo parlato di politica, abbiamo fatto merenda».
antonio tajani matteo salvini giorgia meloni
Alle porte c’è la legge di Bilancio. «La priorità è riuscire a mantenere la grande operazione di taglio delle tasse per i lavoratori dipendenti fatta l’anno scorso, che ha fruttato aumenti netti in busta paga anche di 100 euro al mese. Confermare questi aumenti di stipendi e il taglio di tasse per chi ha redditi fino a 35 mila euro è la priorità del governo». Sulle pensioni, invece, il superamento dell’odiata legge Fornero è un obiettivo da raggiungere entro la fine della legislatura. In tempi più brevi, negli obiettivi del ministro c’è l’apertura entro l’anno dei cantieri per la realizzazione del ponte sullo Stretto
MATTEO SALVINI - GIORGIA MELONI - ANTONIO TAJANI
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