Laura Bogliolo per “il Messaggero” - Estratti
JORIT MURALE VALERIO VERBANO AL TUFELLO
«È un artista? E allora pensi all'arte, non alla politica: dopotutto è assurdo che nel 2024 ci siano ancora le guerre». Dalle periferie che ospitano i murales di Jorit si alza un coro di polemiche sulle dichiarazioni dello street artist al Festival Mondiale della Gioventù che si è tenuto a Sochi.
«Presidente Putin, le chiedo di fare una foto insieme per mostrare all'Italia e a tutti che lei è umano come tutti e che la propaganda che viene diffusa è falsa perché siamo tutti umani», ha detto Jorit al termine di un incontro al Forum.
Dal Tufello, al Quarticciolo, fino al Trullo, lo street artist Jorit - al secolo Ciro Cerullo - ha realizzato opere soprattutto sulle facciate dei palazzi popolari. Le periferie sonnacchiose romane, indaffarate con i guai metropolitani di tutti i giorni, non hanno reagito bene all'esternazione fatta dall'artista napoletano, 33 anni, sul presidente russo Vladimir Putin.
«Bisogna parlare di pace, ci sono morti, tanti e da entrambe le parti, ma dopotutto è stata la Russia a invadere l'Ucraina» dice Mauro, 77 anni, da sempre residente al Tufello. Nel quartiere, in via delle Isole Curzolane, Jorit nel 2021 ha firmato il ritratto in memoria di Valerio Verbano. «Il murale è bellissimo - aggiunge Nadia - nulla da dire sulla sua arte, ma non sono d'accordo con quello che ha detto a favore di Putin».
Il dipinto venne finanziato dalla Regione Lazio e dal III Municipio. «Va bene il pensiero critico - commenta Paolo Marchionne, attuale presidente del III Municipio - ma a tutto ovviamente c'è un limite. Quello che posso dire è che sicuramente non avremo più il piacere di ospitare altre sue opere nel nostro territorio».
Anche al Quarticciolo c'è chi resta sorpreso delle dichiarazioni dell'artista. Per molti residenti sembra quasi ci sia stata una sorta di "corto circuito", con i messaggi lanciati dalle sue opere. «Da noi ha dipinto il ritratto di Marielle Franco, attivista per i diritti uccisa nel 2018 in Brasile - dice una signora - abbiamo sempre pensato che fosse un messaggio a favore dei diritti civili, della libertà dopotutto». C'è poi chi pensa ad altro: «In periferie come le nostre i problemi sono altri...» borbotta un anziano. Un altro ironizza: «Il selfie con Putin? Ma non c'era anche Ornella Muti? Io lo avrei fatto con lei».
La scia delle polemiche innestate dalle dichiarazioni di Ciro Cerullo a Sochi, nella Russia meridionale, è arrivata anche a Roma Ovest, nel popolare quartiere del Trullo, dove c'è il murale "Il Campione", quello che ricorda il film di Leonardo D'Agostini girato per le strade.
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«Non condivido le dichiarazioni di Jorit - ha commentato Gianluca Lanzi, minisindaco dell'XI Municipio - ma l'opera realizzata al trullo nel 2018 in occasione delle riprese del film "Il Campione" e quelli di molti altri artisti hanno arricchito il quartiere». Il minisindaco ha fatto sapere che «verranno realizzati altri cinque murales grazie a un bando regionale vinto nel 2022».
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