Estratto da www.ilmessaggero.it
«Lascio tutto alla mia bimba che si è occupata di me». Con queste parole l'anziana prima di morire aveva espresso le sue ultime volontà nel testamento e aveva deciso di donare 700mila euro alla sua badante.
Atto però che alla sua apertura fu impugnato dai parenti della donna morta a 78 anni. Ora dopo 10 anni da quel momento la battaglia legale è chiusa e la badante lucchese è riuscita ad ereditare i 700mila euro. La storia inizia nel 2009, quando la donna - senza marito nè figli e con diverse malattie - decide di cercare qualcuno che si potesse occupare di lei.
[…] Un'eredità importante fatta di buoni postali dal valore di 700mila euro. «Lascio tutto quello che ho alla mia badante, questa è la mia volontà perché è stata la mia bimba che mi ha guardato in questi anni», si legge nel testamento olografo firmato dalla 78enne.
Una decisione quella dell'anziana che non è andata bene ai suoi familiari che hanno deciso di denunciare la badante per circonvenzione di incapace. Viene così richiesto l'annullamento del testamento con la motivazione che nel momento della stesura - avvenuta pochi mesi prima della morte della 78enne - la donna non era in grado di intendere e volere. Il processo penale verso la badante viene aperto e i beni sequestrati. Poi nel 2022 la decisione: la collaboratrice domestica lucchese viene assolta dalle accuse «perché il fatto non sussiste».
[…] A dieci anni dalla morte dell'anziana ora la badante potrà incassare anche i 700mila euro a lei destinati grazie alla sentenza della corte civile d’appello di Firenze, che l’ha riconosciuta come unica erede universale. Una decisione che lascia l'amaro in bocca ai parenti dell'anziana che ora si trovano anche a dover pagare 40mila euro di spese legali.
ANZIANO IN CARROZZINA CON BADANTE badante