Estratto dell'articolo di Marco Franchi per il “Fatto quotidiano”
Il 10 maggio 2006 è l’ultimo giorno ufficiale del terzo governo Berlusconi, quello di “fine legislatura” iniziato con l’uscita dell’Udc ad aprile 2005 e concluso con le elezioni del 9 e 10 aprile 2006. L’esecutivo era in carica per gli affari correnti, l’indomani si sarebbe insediato il nuovo premier, Romano Prodi. Quel giorno, in Gazzetta Ufficiale venne pubblicato il decreto della ministra uscente all’Istruzione e Università, Letizia Moratti, che forniva il riconoscimento ad altre 5 università telematiche (oltre le 11 già autorizzate nei 3 anni precedenti). Tra queste, l’Università “Niccolo Cusano” di Stefano Bandecchi, dove fino ai giorni nostri si sono laureati (in maniera del tutto regolare) almeno 50 politici italiani, tra cui l’attuale ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida.
Questa sera, su Rai 3, Report ripercorre l’ascesa imprenditoriale e politica del nuovo sindaco di Terni e presidente della Ternana. Bandecchi è indagato dalla Procura di Roma per evasione fiscale. È accusato di aver finanziato, attraverso la sua università, tutta una serie di attività commerciali – compresa la società di calcio della Ternana – utilizzando agevolazioni fiscali applicabili solo ad attività connesse all’Ateneo. Per tale motivo la Finanza aveva sequestrato all’Università quasi 21 milioni di euro.
Bandecchi, come illustra il servizio di Luca Bertazzoni, è diventato negli anni il più grande finanziatore di Forza Italia alle spalle solo di Silvio Berlusconi.
(...) Oltre al suo stesso partito – Alternativa Popolare, fondato da Angelino Alfano, che ha ottenuto dall’Unicusano oltre 100 mila euro – a quanto dichiara a Report ha contribuito alle campagne elettorali del neo governatore del Lazio, Francesco Rocca (che ha restituito l’erogazione), a quella del suo rivale di centrosinistra, Alessio D’Amato e, con 30 mila euro, a Impegno Civico di Luigi Di Maio. “Finanzio anche Di Maio come finanzio anche altri – racconta lui stesso – come ho finanziato anche persone del Pd. Io sono un uomo centrista, sono un popolare, sono una persona che pensa che al centro sta la virtù”. A un certo punto si avvicina pure al Terzo Polo: “Renzi disse ok e Calenda disse che ero un fascista. Ma io non sono mai stato fascista”.