“MELONI LASCI IL RESORT NEL SALENTO E VENGA NEL MIO LIDO OPERAIO” – ANTONIO CAPACCHIONE, PRESIDENTE DEL SINDACATO ITALIANO DEI BALNEARI, LANCIA IL GUANTO DI SFIDA ALLA DUCETTA, CHE HA “TRADITO” I PROPRIETARI DEGLI STABILIMENTI: “MA SONO SICURO CHE NON AVRÀ IL CORAGGIO" - "SIAMO ANCORA IN ATTESA DI UNA PRESA DI POSIZIONE DEL MAGGIOR PARTITO DI GOVERNO E CHE DA DUE ANNI È ANCORA SILENTE. E SIAMO COSTRETTI A CONSTATARE CHE HA FATTO DI PIÙ IL GOVERNO DRAGHI CHE L'ATTUALE…”

-

Condividi questo articolo


Antonio Capacchione Antonio Capacchione

(ANSA) - "Il mio non è uno stabilimento vip, è un lido nazional popolare di Margherita di Savoia frequentato da contadini e operai, ma visto che la premier Meloni sta in Puglia, la sfido a venire da me a parlare qui, sotto l'ombrellone, per chiarirci. Ma sono certo che non avrà il coraggio, preferisce il resort nel Salento".

 

L'invito arriva da Antonio Capacchione, presidente Sindacato Italiano Balneari aderente a Fipe/Confcommercio che insieme alla Fiba-Confesercenti ha animato la protesta degli ombrelloni chiusi contro il silenzio dell'esecutivo in tema di concessioni. "La risposta è arrivata oggi, forte e chiara - dice all'ANSA - e mi auguro che il governo abbia compreso che non c'è più tempo da perdere", argomenta Capacchione, soddisfatto dei risultati della mobilitazione, "con un'adesione tra il 70 e l'80%", ma pronto "ad adottare nuove iniziative, anche incisive, a settembre, se neanche allora arriveranno risposte".

 

giorgia meloni al mare giorgia meloni al mare

Intanto sono state revocate le altre iniziative di protesta ipotizzate per il 19 e 29 agosto: "Ieri sera - spiega il presidente del Sib - ho riunito il consiglio direttivo e abbiamo deciso di sospendere la mobilitazione per agosto. Se fonti anonime, e quindi autorevoli, del governo hanno fatto sapere che la questione sarà affrontata agli inizi di settembre, ha più senso aspettare. Ma restiamo vigili e attenti, perché siamo fermamente convinti che difendendo il lavoro delle nostre aziende tuteliamo la stessa competitività europea nel mercato internazionale delle vacanze".

 

"Purtroppo - sottolinea - siamo ancora in attesa di una presa di posizione di Meloni che rappresenta il maggior partito di governo e che da due anni è ancora silente. E siamo costretti a constatare che ha fatto di più il governo Draghi che l'attuale: la legge Draghi almeno riconosceva il diritto di prelazione, l'indennizzo, tutelava la concessioni familiari.

 

UN MERCOLEDI DA MELONI - MEME BY EMILIANO CARLI UN MERCOLEDI DA MELONI - MEME BY EMILIANO CARLI

Abbiamo criticato quella legge perché annullava gli atti di proroga già rilasciati e diversi Tar, nonché il Consiglio di Stato su Castiglion della Pescaia ci hanno dato ragione, anche perché in un anno non era possibile fare decine di migliaia di gare. E abbiamo criticato la mancanza di effetto giuridico della mappatura delle coste. Ma rispetto al nulla, meglio la legge Draghi, ribadisco, perché il far west è un danno per tutti".

 

"A questo punto sediamoci attorno a un tavolo e ragioniamo con serietà e senso di responsabilità: abbiamo bisogno di fatti. È possibile che qualsiasi categoria che ha protestato, i tassisti, gli ambulanti, i rider, sia stata ricevuta a Palazzo Chigi e noi, dopo due anni e otto lettere, siamo ancora in attesa di un riscontro?

Antonio Capacchione Antonio Capacchione

 

Ecco perché abbiamo scelto la strada di questo sciopero gentile, riuscito alla grande", si accalora Capacchione. Tra l'altro "questa manifestazione può essere utile allo stesso governo nella trattativa con l'Europa". A Capacchione non sono sfuggite le dichiarazioni critiche di Angelo Bonelli, deputato di Avs e portavoce nazionale di Europa Verde, che ha definito "ridicoli" i canoni di concessione: "Era capogruppo dei Verdi quando è stata fatta la legge sui canoni, con che coraggio si esprime così? Ma lasciamo perdere le polemiche: oggi è arrivato un monito alla politica e al Paese: il problema concessioni va risolto in tempi brevi e con senso di equità. Chi ha creduto nelle leggi del Paese non può essere esodato".

GIORGIA MELONI AL MARE A SANTA MARINELLA - MEME BY 50 SFUMATURE DI CATTIVERIA GIORGIA MELONI AL MARE A SANTA MARINELLA - MEME BY 50 SFUMATURE DI CATTIVERIA giorgia meloni in bikini al mare foto novella 2000 giorgia meloni in bikini al mare foto novella 2000 CONCESSIONI STABILIMENTI BALNEARI CONCESSIONI STABILIMENTI BALNEARI LE CONCESSIONI BALNEARI - GRAFICO LA STAMPA LE CONCESSIONI BALNEARI - GRAFICO LA STAMPA CONCESSIONI BALNEARI - MEME BY OSHO PER IL TEMPO CONCESSIONI BALNEARI - MEME BY OSHO PER IL TEMPO GIORGIA MELONI ALL HOTEL VILLA DELLE PALME A SANTA MARINELLA GIORGIA MELONI ALL HOTEL VILLA DELLE PALME A SANTA MARINELLA Antonio Capacchione Antonio Capacchione

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

VENETO DI PASSIONE PER SALVINI – IL “CAPITONE” PROVA AD ALZARE LA CRESTA E USCIRE DALL’ANGOLO: “CHIEDEREMO IL VENETO E IL TERZO MANDATO PER ZAIA”. MA SA BENE CHE IL DESTINO DELLA REGIONE, VERO FORTINO E CASSAFORTE DEL CARROCCIO, È SEGNATO: GIORGIA MELONI VUOLE METTERE LE MANI SUL NORD-EST. E COME DARLE TORTO? FORZA ITALIA CON L'8% GOVERNA PIEMONTE, SICILIA, BASILICATA E CALABRIA. LA LEGA, CON UNA PERCENTUALE SIMILE, HA IN MANO VENETO, LOMBARDIA E FRIULI. PERCHE' LEI, CHE GUIDA IL PARTITO DI MAGGIORANZA RELATIVA, DOVREBBE ACCONTENTARSI DI LAZIO, ABRUZZO E MARCHE? - LO PSICODRAMMA NEL CARROCCIO È INIZIATO DOPO CHE IL MITE LUCA ZAIA È USCITO ALLO SCOPERTO (“SE PERDIAMO QUI VA TUTTO A ROTOLI”). A VENEZIA SI PREPARA LA SCISSIONE, CON UNA “LISTA ZAIA”...

DAGOREPORT - COME MAI TRUMP NON HA FATTO GRAN CASINO SULLA FORNITURA DI ARMI ALL’UCRAINA (MISSILI A LUNGO RAGGIO E MINE ANTI-UOMO) DECISA DAL PRESIDENTE USCENTE JOE BIDEN? SECONDO FONTI AUTOREVOLI DI WASHINGTON, TRA I DUE C’È STATO UN ACCORDO, CHE PERMETTERÀ POI A TRUMP DI NEGOZIARE CON PIÙ FORZA UNA PACE CON PUTIN. COSÌ, DA UNA PARTE, IL TYCOON COL CIUFFO A PENZOLONI SI E' LIMITATO A UN MISERO TWEET. DALL’ALTRA A PUTIN NON CONVIENE DI FARE ORA IL DOTTOR STRANAMORE PER DUE BUONI MOTIVI…